lunedì 18 gennaio 2010

SAPA.. UN SILENZIO CHE FA "RUMORE"

INTERESSANTE RIFLESSIONE DI CARLO D' ALBERTO SULLA QUESTIONE "SAPA A FELTRE" PUBBLICATA SUL GAZZETTINO E CHE CONDIVIDIAMO

Silenzio sulla realizzazione della nuova fonderia della Sapa. Un silenzio che fa rumore fra coloro che stanno attendendo notizie precise sull'iter tecnico per la costruzione dell'impianto. Domani il sindaco incontrerà gli ambientalisti ma questo, ai cittdini sembra non bastare.
Timori che l'ingegner Carlo D'Alberto,che si fa portavoce degli abitanti della zona sud-est di Feltre preoccupati per la mancanza di informazioni, ha deciso di mettere nero su bianco.
«È dal 9 luglio scorso, giorno in cui il sindaco di Feltre ha organizzato una riunione per “informare la cittadinanza” sull'iter della nuova fonderia Sapa, che sulla vicenda sembra sceso il silenzio. Rassicurati dal Dirigente dell'Ufficio Urbanistica comunale che l'autorizzazione riguardava un ampliamento del piazzale di stoccaggio e di una torre piezometrica, tutto tace sul Piano di Intervento attuativo e sul Piano di Assetto del Territorio».
Alla luce di questo, D'Alberto dice che «non si sa nulla nemmeno sulla sorte dei forni di seconda mano, già acquisiti prima dell'ottenimento delle concessioni e rivelatisi non della migliore tecnologia, come ammesso dal direttore dell'azienda».
«Nessuna notizia circa una presunta fornitura da parte della stessa Sapa di rottame da fondere, in assenza di disponibilità di billette (lingotti cilindrici in alluminio), dimostratasi non utilizzabile per la presenza di materiale “spurio” - continua D'Alberto, ma nemmeno sul ricevimento da parte della Ulss 2 di Feltre delle assicurazioni da produrre da parte della Sapa in base alle prescrizioni richieste». «Non si è saputo nulla nemmeno delle proposte formulate dal Presidente del Consiglio comunale, Dario Bond, sulle prescrizioni da porre all'azienda in tema di futuri controlli a sorpresa sulla qualità di materiale ed emissioni. E ora che l’alluminio primario potrebbe venira a mancare con la possibile chiusura degli stabilimenti Alcoa di Porto Marghera e Porto Viesme, che ripercussioni ci potranno essere per la Sapa di Feltre».
D'Alberto conclude con una stoccata: «Tutto tace, ora è il tempo per la campagna elettorale per le regionali, alle problematiche ambientali del territorio feltrino si penserà dopo».

LUNEDì 18 L'INCONTRO DEL SINDACO VACCARI CON "GLI AMBIENTALISTI" SULLA QUSTIONE SAPA. PER RISPONDERE AD ALCUNE MAIL CHE CI SONO GIUNTE RICORDIAMO CHE A TALE INCONTRO IL COMITATO NON HA PARTECIPATO
...DI SEGUITO L'ARTICOLO PUBBLICATO OGGI DAL GAZZETTINO SULL'INCONTRO IN QUESTIONE

"SAPA: IL COMUNE CONTROLLA"
Comune e Wwf per una volta a braccetto. A unirli, la questione dell’ampliamento dello stabilimento Sapa. È il risultato dell’incontro di ieri mattina tra il sindaco Gianvittore Vaccari, l’assessore Ennio Trento e i rappresentanti dell’associazione ambientalista, con in prima fila il presidente Augusto De Nato. Un incontro interlocutorio che però avrebbe gettato le basi per una collaborazione concreta tra Comune e sezione feltrina del Wwf. L’associazione si è impegnata a consegnare al sindaco entro breve una scheda con le valutazioni tecniche che servirà poi a creare un sistema di prescrizioni di garanzia. Indicazioni importanti, già anticipate nell’incontro di ieri dal Wwf e che sarebbero condivise in pieno dall’Amministrazione di Feltre.
«Abbiamo spiegato ai rappresentanti del Wwf – ha detto Vaccari – che come Comune non abbiamo dato un via libera incondizionato alla Sapa, ci sono dei miglioramenti sulla sicurezza ambientale e sul sito stesso che l’azienda deve garantire. Il Comune vuole stendere un protocollo di controllo preciso e per questo la collaborazione del Wwf è molto importante. Ci faranno avere le loro valutazioni tecniche puntuali in modo che potremo costruire un sistema di prescrizioni di garanzia per tutti che comunicheremo sia alla Provincia, che ha competenza ambientale, che alla Sapa».
Soddisfatto ma cauto, com’è nel suo stile, De Nato. «Il sindaco si è dimostrato molto disponibile e particolarmente aperto con noi – commenta – se son rose fioriranno, oggi abbiamo chiacchierato, la prossima volta vediamo se alle parole seguono i fatti. La questione è molto delicata, si parla di tutela dell’ambiente e della qualità della vita dei cittadini di Feltre, di posti di lavoro. Noi vogliamo garanzie che qui verrà trattato prodotto pulito, non vogliamo che Feltre si trasformi nel ricettacolo degli scarti di tutta Europa».

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