domenica 26 aprile 2009

APPUNTAMENTO E APPELLO !!!

Ennesimo appuntamento di "COLTIVARE CONDIVIDENDO" (per CONDIVIDERE, DIFFONDERE, SAPERI E CONSOCENZE LEGATI AD AGRICOLTURA, AMBIENTE, PAESAGGIO..PER AIUTARE LE AUTOPRODUZIONI (AGRICOLE E NON)
MARTEDI’ 28 APRILE
(appuntamento quindicinale) dalle ore 20.30 a FARRA di FELTRE(via Dolci) presso SEDE WWF sopra il CENTRO GIOVANI:
PARLEREMO INSIEME DI:


TERRITORIO e PAESAGGIO”…


...l’ ASSALTO...


.. BONIFICHE AGRARIE..cosa sono e che GRAVE MINACCIA rappresentano


.. MELETI INTENSIVI..una questione che riguarda tutti, cronistoria e cosa fare ora?

PRESENTAZIONE INIZIATIVA “ACQUA BENE COMUNE


ed inoltre: CONTINUA LA RACCOLTA DI MATERIALE E LA COSTRUZIONE DELLAMOSTRA ITINERANTE”..


.................. DI SEGUITO L'APPELLO CHE STIAMO DIFFONDENDO............
Recentemente abbiamo partecipato a un incontro in trentino, durante il quale alcuni tecnici ed esperti (in ambito paesaggistico e ambientale) ci hanno rivolto un forte, pressante e sentito appello:
“FATE MASSIMA ATTENZIONE ALLE COSIDETTE “BONIFICHE AGRARIE”
Sempre più spesso dietro a questa dicitura si nascondono delle vere e proprie CAVE.. che in certi casi vengono poi
riempite con materiali di incerta provenienza e natura.
E’ di fondamentale importanza pertanto che i cittadini, ma anche le istituzioni, gli amministratori e chi di dovere vigili con la massima attenzione e scrupolo
..” troppo spesso per impiantare frutteti, vigneti e quant’altro sono stati fatti sbancamenti di 5-6-10 metri, con mega scavatori che hanno lavorato per mesi e mesi. (un qualcosa di insensato anche dal punto di vista economico).. e spesso si sono notati camion che giungevano in loco all’imbrunire o di notte e scaricavano materiali di riempimento.. che solo Dio sa cos’ era..”
.. parole che ci hanno fatto sobbalzare e convinti a lanciare un appello a tutti i comitati, alle associazioni.. ai cittadini bellunesi e trentini..

.. E’ VITALE VIGILARE !!!
(essere delle vere e proprie sentinelle)

Siamo a disposizione per ogni approfondimento di situazioni, per informazioni e azioni condivise

sabato 25 aprile 2009

PETIZIONE/AZIONE PER L' ACQUA BENE COMUNE(riceviamo e pubblichiamo)


L'Assemblea costitutiva di ieri a Belluno a sostegno della petizione/azione Acqua Bene Comune è stata un bel segnale di primavera: veramente tanti e motivati gli interventi di adesione, diverse le sensibilità di provenienza, unitari gli obiettivi in un clima di forte coesione e di positiva determinazione. Evidentemente l'acqua purifica incrostazioni da trasparenza e fluidità al sentire comune; così è stato possibile ascoltare decine di interventi diversi ma simili, unitari ma autonomi, fraterni anche tra persone che si incontravano per la prima volta; un importante primo passo per un lungo cammino.
Valter Bonan
-Di seguito riporto primo elenco di chi ha aderito nel primo incontro di ieri alla petizione del Comitato Acqua Bene Comune :
CAI ,Bacini di pesca della provincia di Belluno ,Coordinamento provinciale Associazioni Ambientaliste (WWF, Italia Nostra, Ctg, LegaAmbiente), Centro Internazionale Civiltà dell'Acqua, Pas Per Altre Strade, Comitato Prà Gras, Ass. Tina Merlin , Mountain Wilderness, Ufficio per la cultura e gli stili di vita in montagna Diocesi Belluno-Feltre, Samarcanda Commercio equo e solidale, Ass. Canne Blu, Mosca club Val Belluna, Gruppo Natura Lentiai , Ass. Culturale Magazzini Prensili, Ass. Culturale Confini Comuni, Ass. Culturale Per Sospirolo, Gruppo Acquisto Solidale El Ceston, Anpi, Csa BL.itz, Cooperativa guide naturalistiche-ambientali Mazarol .
-Onde evitare un intasamento dei gruppi di discussione abituali ne abbiamo costituito uno apposito su questa iniziativa:chi è interessato invii la propria mail con la manifestazione di interesse a : acqua.belluno@libero.it
-E' inoltre attivo un semplice blog/sito di snella informazione a sostegno dell'iniziativa : www.acquabenecomunebelluno.info
-Sono a disposizione i moduli stampati per la raccolta firme.

articolo di oggi suol Gazzettino (leggi)

mercoledì 22 aprile 2009

E' INDISPENSABILE.. VIGILARE !!!!

Molto interessante il pomeriggio passato a Montebelluna (al festival “questa terra è la nostra terra”) vagando tra banchetti di produttori biologici e di comitati che si battono a difesa di territorio, ambiente, salute, paesaggio.. stabilendo contatti e consolidando relazioni Pomeriggio caratterizzato dagli interventi fermi, chiari e decisi di una serie di autorevoli relatori che hanno sbugiardato cioè che viene detto per dimostrare l’utilità di OGM e nucleare , svelandone tutte le loro magagne e dannosità
Da Montebelluna, una delegazione del Comitato Prà Gras ha poi raggiunto la Valsugana dove ha partecipato a una interessantissima serata organizzata dal comitato “Barbieri Sleali” che da qualche mese sta chiedendo spiegazioni e chiarimenti sulle acciaiarie di Borgo. Da tempo c’è un forte e saldo legame tra i due comitati, una sorta di gemellaggio, una condivisione continua di conoscenze, saperi, pratiche, contatti e di mutua assistenza
A caratterizzare la serata importanti presenze, in primis quella del Professore emerito Jobstraibitzer dell’Università di Padova (perito in moltissime cause di natura geologica e ambientale), ma anche il dott. e Sindaco R. Cappelletti e due esperti trentini (in ambito ambientale) di primo piano.
Molto si è parlato della questione acciaierie e della indagine (della forestale) che probabilmente chiarirà l’impatto che questa industria pesante ha avuto e ha sull’ intera vallata. Sconcertante comunque apprendere che i reati legati all’inquinamento ambientale sono troppo spesso puniti con pene irrisorie (anche per coloro che hanno contaminato con diossine e metalli pesanti vaste aree e territori) Da qui l’importanza che ci sia un comitato che svolga un azione di informazione forte, di sensibilizzazione diffusa e di presa di consapevolezza tale da chiedere azioni politiche mirate alla conversione degli impianti
Si è comunque parlato molto anche di feltrino, sia delle recenti dichiarazioni sulla Sapa che su una serie di progetti che so vorrebbero realizzare in questa nostra valle.
Forte e pressante l’appello rivoltoci dagli esperti presenti: FATE MASSIMA ATTENZIONE ALLE COSIDETTE “BONIFICHE AGRARIE”. Sempre più spesso dietro a questa dicitura si nascondono delle vere e proprie cave. Riempite poi con materiali di incerta provenienza e natura.
E’ di fondamentale importanza pertanto che i cittadini, ma anche le istituzioni, gli amministratori e chi di dovere vigili con la massima attenzione e scrupolo
..” troppo spesso per impiantare frutteti, vigneti e quant’altro sono stati fatti sbancamenti di 5-6-10 metri, con mega scavatori che hanno lavorato per mesi e mesi. (un qualcosa di insensato anche dal punto di vista economico).. e spesso si sono notati camion che giungevano in loco all’imbrunire o di notte e scaricavano materiali di riempimento..che solo Dio sa cos’ era..” .. parole che ci hanno fatto sobbalzare e convinti a lanciare un appello a tutti i comitati, alle associazioni.. ai cittadini bellunesi e trentini..

.. E’ VITALE VIGILARE !!! (essere delle vere e proprie sentinelle)

E’ nostra intenzione, quanto prima, dedicare una serata a questa preoccupante situazione che, a quanto pare, andrà a caratterizzare vaste aree del territorio montano e pedemontano con effetti irrimediabilmente devastanti

martedì 21 aprile 2009

ALTanon & Comitato di Arsiè (contro lo sfruttamento delle valli di Nap e Usè)

La maggioranza assicura che il rinvio non è stato voluto per indebolire la resistenza dei tanti cittadini che – mossi dal nostro gruppo di Facebook e dal partito di Altrementi – erano pronti a scendere (anzi salire!) in piazza per partecipare alla seduta del consiglio comunale del 24 aprile.
Il rinvio di certo non ci fiacca, anzi ci rafforza. Proprio questo rinvio ci da infatti l’opportunità di mostrare a tutti i cittadini di Feltre che il piano dell’Altanon, così come progettato (con i suoi 50mila metri cubi, le 13 palazzine di 15-18 metri, i nuovi alloggi per oltre 500 persone, le migliaia di metri quadri destinati al commercio) susciti perplessità non solo fra la stragrande maggioranza della popolazione, ma anche all’interno della stessa amministrazione comunale. Innanzitutto perché va a disattendere le previsioni del PAT che in quell’area prevede un’ampia fascia di parco urbano che permette la vista sul Seminario e sulla città storica. Secondo perché va ad aggiungere alloggi per oltre 500 persone e decine di negozi di cui a Feltre non se ne sente proprio il bisogno. A Feltre noi cittadini avremmo bisogno forse di più spazi pubblici (gioco, sport, cultura) comuni a tutta la cittadinanza, ma questi nel progetto sono solo in minima parte e comunque subordinati alle altre costruzioni private. Ma non dovrebbe per lo meno succedere il contrario?
Per questo invitiamo i nostri consiglieri comunali a pensare bene prima di fare una scelta che sarà irreversibile; a parlare ed ascoltare anche i bisogni di tutti quei cittadini che con quel progetto dovranno poi conviverci.
Il nostro gruppo ringrazia le numerose persone che hanno aderito alla causa, che si sono rese partecipi avanzando idee e proposte o che ci hanno appoggiato nella stampa e diffusione dei volantini e manifesti.
Da parte nostra assicuriamo un livello di attenzione massimo fino al giorno in cui il piano Altanon verrà portato in Consiglio Comunale, sia che questo capiti in maggio, in giugno o durante le vacanze estive.

il gruppo facebook "No agli scempi architettonici a Feltre ALTanon”

E DAL COMITATO di ARSIE' UN APPELLO AI CANDIDATI SINDACO "FRONTE COMUNE CONTRO CAVE E MINIERE" (leggi articolo Gazzettino)

lunedì 20 aprile 2009

IL FIUME DI RENATA

Non poche le persone che hanno deciso di passare un sabato sera “diverso” Rinunciando alla partita, alla “sbevazzata” al bar o al giro nel locale di tendenza. Alcune decine di persone hanno infatti deciso di passare la loro serata ascoltando Renata.
Renata era una “semplice casalinga e madre di famiglia” quando venne a conoscenza che nel suo comune (Capriana-Val di Fiemme) l’Amministrazione Comunale stava cercando di autorizzare una discarica, proprio nell’ alveo del fiume Avisio
Renata, scandalizzata da questa notizia, preoccupata da questa “folle idea” decise di “darsi da fare”.. di non cedere all’ inerzia e al disinteresse e di buttarsi, anima e corpo in questa battaglia. Una battaglia durata 9anni (e conclusasi nel 2001), una battaglia durissima costellata di minacce, di intimidazioni.. che la ha vista emarginata e infamata.
Molto toccante il suo racconto, il suo commuoversi narrando di una vicenda che le è costata tantissimo in termini di salute, di denaro, di affetti
Se oggi quella discarica (che avrebbe accolto “rifiuti speciali” portati fin lassù dalla mafia calabrese) non c’è è sicuramente merito suo Una battaglia vinta grazie alla sua incredibile determinazione e forza, ma anche all’aiuto di Luigi casanova (CIPRA) che le è stato sempre vicino, la ha sostenuta e supportata. (e che ci ha romanzato il bellissimo libro presentato sabato sera)
La serata, organizzata dal comitato di Arsiè, ha lasciato in tutti noi una serie di sensazioni molto forti ed intense. Innanzitutto una profonda ammirazione per questa donna timida ma determinata che non si è piegata allo strapotere di lobby politiche, affaristiche e mafiose. Ma anche sgomento nel constatare che nel “paradisiaco” trentino, nel tanto celebrato Nord Est non siano rari episodi di EcoMafia che solo la determinazione di cittadini coraggiosi che non accettano compromessi e di piegare il capo) riescono a svelare.
Nella serata arsiedese si è inevitabilmente parlato di smaltimento illecito di rifiuti.. dell eroico comitato di S.Pietro di Rosà, delle discariche “scoperte” recentemente in trentino (es a Marter), ma anche della pericolosità che qualcosa di illecito si nasconda dietro alle tanto diffuse “bonifiche agrarie”. Qualcuno ha anche citato, ponendo una serie di domande, la situazione dei meleti intensivi di Cesio e l’immenso sbancamento fatto (cosa ci preoccupa non poco)
Crediamo che dinnanzi a scenari del genere sia di fondamentale importanza non abbassare la guardia ma anche e soprattutto che sia sempre più forte e sinergico il legame tra quella miriade di comitati, associazioni, realtà, singoli cittadini che hanno a cuore le sorti del paesaggio, della salute, dell’ambiente e del territorio che ci ospita.
Una rete capace di condividere conoscenze, saperi, pratiche, informazioni, contatti e riuscire così a contrastare efficacemente i troppo progetti devastanti e il disinteresse di molte.. troppe amministrazioni
Unica nota dolente della serata i pochi libri a disposizione. Nonostante il grande successo e la richiesta del bellissimo libro “il fiume di Renata” (scritto da L. Casanova) hanno deciso di non ristamparlo ….(vedi link)

venerdì 17 aprile 2009

SULLA FONDERIA SAPA....(riceviamo e pubblichiamo)

Siamo venuti casualmente a conoscenza durante i nostri banchetti che la ditta SAPA (ex Alcoa) di Feltre ha in progetto la costruzione di una nuova fonderia nella sua sede di Feltre. Incuriositi ci siamo recati presso l’Ufficio Urbanistica del Comune di Feltre che ci ha consegnato un “malloppo” contenente il progetto e la Valutazione di Impatto Ambientale.
Leggendolo siamo rimasti assolutamente sconcertati sia per la grandezza della fonderia prospettata ma soprattutto dai dati che l’azienda stessa fornisce sulla fonderia attualmente installata.
Dal progetto infatti vengono prospettate varie soluzioni, la prima è di mantenere l’attuale impianto che produce 168 Tonn/giorno di alluminio e 12000 Tonn/anno, lavorando al 30% della capacità. Questa soluzione non è più accettabile poiché viene scritto che non esiste attualmente nessun impianto di filtraggio e trattamento dei fumi e che l’impianto non è a norma (“non in accordo con le valutazioni dell’autorità competenti”).
Infatti ci sono i dati delle attuali emissioni in atmosfera, che sono molto preoccupanti: il particolato (polveri sottili) emesso è di 16.08 μg/m³, molto al di sopra dei limiti europei (1-5 μg/m³) ma entro i limiti autorizzati (autorizzati da chi???, in deroga alla norma?). Viene dichiarato ufficialmente (e sicuramente è per difetto) che vengono scaricati in ambiente 891 grammi all’ora di particolato e 4810 Kg all’anno!!!, creando una zona circostante (dove abitano oltre il 50% della popolazione di Feltre) un inquinamento pari a 1.7 μg/m³, il che significa che da sola la fonderia contribuisce a oltre il 5% delle polveri sottili registrate in questi giorni!)
Senza parlare degli altri inquinanti fuori limiti europei come gli ossidi di azoto (155μg/m³- 100μg/m³) o i cloruri (6.24 μg/m³- 5 μg/m³), inviando ad esempio in atmosfera 14130 Kg di monossido di carbonio o 8893Kg ossidi di azoto all’anno.
Per questo motivo l’azienda ha deciso di intervenire, anche perché con questo impianto non può aumentare la produzione annua, essendo già fuori norma già attualmente al 30% della capacità.
Ci sarebbero altre soluzioni, la prima è di chiudere la fonderia e portare tutta la materia prima dall’esterno, ma non realizzabile sia perché si sposterebbero gli effetti negativi della fonderia in altra sede e ci sarebbe maggior traffico veicolare, ma soprattutto aumenterebbe i costi di produzione “aggravando il bilancio con risvolti critici nel breve periodo e immediata perdita di occupazione”.
L’ultima proposta è quella di installare una nuova fonderia che permetterebbe di aumentare la produzione da 12000 Tonn/anno a 36000 tonn/anno, rifondendo oltre che scarti propri di lavorazione anche “scarti da mercato”, impianto di ultima generazione con sistema di filtraggio che abbatterebbe di molto le emissioni in atmosfera e la produzione di scorie. Ammettono però che utilizzando scarti esterni, oltre ad un aumento del traffico veicolare pesante del 30%, questi potrebbero essere contaminati da olii e vernici e che quindi potrebbero esserci emissioni di ossidi metallici. Questo potrà essere però verificato con un monitoraggio ANNUALE delle emissioni….
C’è infine un aspetto urbanistico da definire, poiché questa fonderia prevede un ampliamento nella parte sud dello stabilimento con la costruzione di una torre alta 27 metri con i camini di emissione, cosa non prevista dall’attuale PAT se non con uno specifico Piano degli Interventi (art. 47 Norme Tecniche PAT). Sempre questo strumento nell’allegato F prevede per area dell’ALCOA (SAPA), il PAT indirizza eventuali trasformazioni confermando l’attività produttiva di eccellenza accompagnato da terziario avanzato o parchi tecnologici, oltre a contenere le altezze dei fabbricati. Una fonderia è una produzione di “eccellenza”?
Non vogliamo assolutamente e soprattutto in un periodo di crisi come questo mettere in discussione importanti investimenti (quasi 9 milioni di €) e la continuità produttiva di un’azienda storica come la SAPA, però pretendiamo come cittadini garanzie sulla salute e chiarezza sia dall’Amministrazione Comunale che dagli enti preposti (ULSS, ARPAV) che in questi anni (gli attuali forni sono dei primi anni 90) hanno permesso che quest’azienda potesse emettere fumi e inquinanti fuori da ogni limite e controllo e che nessuno gli abbia obbligati a installare un minimo sistema di filtraggio, cosa normale in un azienda situata in pieno centro cittadino.

Come potremo fidarci dei controlli annuali del prossimo impianto?
Alla faccia del primato feltrino di tumori e problemi respiratori….

Mauro Vettor Davide De Martini Bonan
Altrementi – Provincia di Belluno
www.altrementi.info

mercoledì 15 aprile 2009

COSTRUISCI ANCHE TU, INSIEME A NOI LA MOSTRA ITINERANTE SU: "TERRITORIO E PAESAGGIO"

Una serie di foto adagiate sul "tavolo" e un intrecciarsi fitto di ragionamenti, riflesisoni, denunce, proposte.. Possiamo sintetizzare così l'incontro che s'è svolto martedì 14aprile presso la sede WWF (sopra il centro giovani a Feltre) Le cave, i meleti intensivi, la cementificazione, le aree e i capannoni industriali, gli impienti di risalita.. questi le principali questioni affrontate, alle quali saranno dedicati una serie di pannelli da riempire con foto, scritti, considerazioni.. Inizia così a prendere forma la "mostra itinerante" su "territorio e paesaggio" Una mostra autoprodotta alla cui costruzione speriamo partecipino svariati comitati, associazioni, gruppi e cittadini.. desiderosi di evidenziare bellezze e brutture, ipotesi di progetto devastante e intuizioni vistuose..
INVITIAMO TUTTI A PARTECIPARVI E ANTICIPIAMO ALCUNE FOTO GIUNTE DA DIVERSE ZONE DEL TERRITORIO BELLUNEDE E TRENTINO (A BREVE CRONOSTORIA IN FOTO DEL MELETO INTENSIVO DI CESIOMAGGIORE)
SCATTI DALLA VAL DI NON..VOGLIAMO CHE SIA "RIDOTTA COSì ANCHE LA VAL BELLUNA? O SAREBBE MEGLIO INVECE GUARDARE ALLA VAL DI GRESTA? (Valle che ha scelto di diventare distretto del biologico)











E' QUESTO IL FUTURO CHE VOGLIAMO PER IL BASSO FELTRINO E PER ARSIE' ?





E NON POTEVA MANCARE IL PROGETTO ALTANON (contro cui si batte un aguerrito gruppo di feltrini che ha una frequentatissima pagina su Facebook)





ECCO COME SARà IL DEVASTANTE PROGETTO SUL COL BRICON (riserva integrale!!!)...PER FINIRE DUE PAROLE POETICHE DI NICOLA CHIAVERELLI (PRIMIERO VIVA): l tema paesaggio è FON DA ME TA LE se considerato come emozione culturale e storica dei luoghi,vorrei poter guardare e sentire il paesaggio che ci resta – intatto - come una preziosa memoria, memoria collettiva, familiare, vitale …… e penso alla piana di Fonzaso con il rivolo d’acqua che la bagna tra le viti – elogio all’auto produzione da salvaguardare anche per il ritmo di vita rallentato che inspira, penso allo slancio della mezzacosta di Cesio verde verdissimo, un respiro luminoso per la mente, sfondo per le Feltrine.... poesia....
Possiamo mescolare le emozioni ?. Vogliamo controbattere alla corsa la sosta ?
Mi piacerebbe affiancare all’analisi delle UNITA’ di PAESAGGIO, distinte per quota, per orientamento e per Regione (?) il verbo poetico.
Una sorta di genius loci amplificato, diffuso, un credo che passa parola per richiamare con forza da dentro, la memoria del paesaggio.
Facciamo vedere le brutture, d’accordo, solleviamo l’indice contro chi sta speculando, occhei ma in più, chiamiamoci a raccolta sulle emozioni: linfa vitale di noi ambientalisti disorientati da chi forza la mano ovunque.

giovedì 9 aprile 2009

..PAESAGGIO..e altre importanti INIZIATIVE

Cosa unisce una ragazza che si batte contro l’insediamento di una fonderia ad un impiegato che seleziona, classifica e conserva semi antichi, o un pensionato che chiede spiegazioni e propone alternative a un impianto di risalita impattante a uno studente che crede in un agricoltura biologica e si oppone alle monoculture?
Sicuramente ciò che unisce tutte queste e molte altre persone è un profondo amore per il territorio, il paesaggio che ci ospita. Un amore che è essere in e di questo territorio.. Un esserci che è capacità di non arrendersi all’inerzia, alla passività, alla rassegnazione che “tanto noi noi possiamo farci nulla” ..che è invece consapevolezza che.. si puo’, si deve fare
Un essere in e di questo territorio che è anche un sorridere..un guardarsi attorno per contemplare la “bellezza”.. una bellezza che è di questo paesaggio che ci avvolge ed è in noi.. del nostro essere.. una bellezza che sfugge a concetti di valorizzazione..di sfruttamento.. una bellezza che è tale in quanto si palesa.. c’è!
Una bellezza che è anche contrapposizione netta e inconciliabile con la “bruttura” dell’animo.. delle devastazioni ambientali..alle “monoculture”.. le aberranti “costruzioni” generatrici di interessi.. alle scelte fatte da pochi e che condizionano il futuro di molti..
Una bellezza che è anche contrapposizione all’abitudine alle brutture.. perché anche le brutture più atroci pian piano entrano a far parte della consuetudine e si accettano (gli sforamenti costanti delle polveri, l'elevata incidenza dei tumori, la perdita di diritti, l’aridità di pensiero e di animo..)
Un essere in e di questo territorio che è anche un riappropriarsi..ognuno col suo ritmo, con le sue sensibilità..ma inevitabilmente con un sorriso che illumina il volto e l’animo

Ed è con questo spirito che svariate persone provenienti da trentino e bellunese.. dal feltrino e dal primiero.. dalla valsugana e da folgaria..hanno iniziato a incontrarsi, non solo in rete ma anche fisicamente. Consapevoli che questo bellissimo territorio che ci ospita è si minacciato da una miriade di progetti impattanti e devastanti (cave, meleti intensivi, industrie pesanti, impianti di risalita, inceneritori ecc..) ma che in esso vi siano anche molte conoscenze, saperi, sensibilità che è importante interagiscano tra di loro.
Assieme si sono costruiti “spazi”, luoghi, momenti di confronto, dialogo, condivisione di/tra queste “conoscenze”, un arricchimento reciproco finalizzato a costruire consapevolezza, anche con serate informative, tavole rotonde, forum, iniziative e progetti concreti soprattutto in ambito agricolo (puntando sul biologico, la valorizzazione di varietà autoctone, auto-produzioni.. ) e rurale(ma non solo)
Ed è così che da questi incontri quindicinali sono nati progetti davvero interessanti:
-una serie di serate informative sul fotovoltaico (e un Gruppo di Acquisto Solidale di pannelli fotovoltaici)
- un progetto finalizzato a incentivare le autoproduzioni agricole con scambi di semi antichi e loro classificazione. Si è iniziato a dare vita a una rete che consente di avere suggerimenti di agricoltura biologica, biodinamica e di mettere in contatto alcuni GAS (gruppi di acquisto solidale) e piccoli autoproduttori. Scoprendo tra l’altro che in questa nostra zona sono molti di più coloro che cercano certi prodotti locali (patate, fagioli ecc..) di coloro che le producono (con metodi biologici o antichi).
Non mancano poi spazi in cui raccontare storie, condividere esperienze e percorsi Come quelli di Renata (che sarà ad Arsiè sabato 18aprile assieme a L. Casanova) che ha lottato per anni contro una discarica devastante o come molte altre di donne e uomini che non hanno piegato il capo dinnanzi a opere impattanti calate dall’alto e generatrici di interessi solo per pochi.
Martedì 14 aprile sempre alle 20.30 e sempre presso la sala WWF sopra il centro giovani a Farra di Feltre.. ci ritroveremo, per l ennesima volta attorno ad un tavolo. Sarà sicuramente interessante iniziare una riflessione ed avviare una serie di iniziative legate al “Paesaggio” Molte le idee in cantiere..in primis quella di una “mostra itinerante” in cui proporre una serie di immagini (ma anche di considerazioni e analisi) di questo territorio bellunese-trentino così pesantemente minacciato, spesso sfregiato e a tratti ancora integro e da tutelare. (interessante valutare insieme anche dell vero “impatto” ambientale e sociale che hanno certe opere troppo spesso autorizzate da organismi e commissioni che si soffermano solo su parametri e tecnicismi così lontani dalla realtà delle cose.)
Invitiamo pertanto tutte e tutti a partecipare all’ incontro il programma il 14 aprile: PER PENSARE E PROPORRE UNA RIFLESSIONE COMUNE SU QUESTA IMPORTANTE TEMATICA .. MA ANCHE PER RACCOGLIERE MATERIALI E FOTO PER COSTRUIRE INSIEME UNA “MOSTRA ITINERANTE

...INIZIATIVE PROSSIME VENTURE...
IL COMITATO CONTRO LO SFRUTTAMENTO ESTRATTIVO DELLA VAL DI NAPP E VAL D’USE’
INCONTRA
SABATO 18 APRILE ORE 20.30 SALA RIUNIONI CASSA RURALE DELLA BASSA VALSUGANA Arsie’
LUIGI CASANOVA (AMBIENTALISTA e GIORNALISTA)
RENATA TAVERNAR (MOUNTAIN WILDERNESS)

PRESENTAZIONE DEL LIBRO IL FIUME DI RENATA
LA BATTAGLIA CIVILE DI UNA DONNA (di LUIGI CASANOVA) E’ la storia di una donna semplice ma determinata che mai si era inserita nella politica attiva e che voleva difendere i luoghi della sua infanzia dalla costruzione di una discarica,
Sfidando la burocrazia, le incomprensioni familiari, le paure dei compaesani e le minacce di oscuri personaggi.Una donna tenace che ha vinto, un esempio che ci sosterrà
(vedi link)
..ED INOLTRE..
"QUESTA TERRA E' LA NOSTRA TERRA" (clicca per vedere blog) Dal 18 al 20 aprile 2009 si terrà in provincia di Treviso il summit del G8 dei ministri dell’Agricoltura in cui verranno definite le politiche mondiali in tema di agricoltura.Crediamo che questa sia un’occasione importante per dare voce alle esperienze di tutt* coloro che, nel nostro territorio e nel mondo, lottano per la sovranità alimentare, contro gli OGM, per la qualità dell’ambiente e del cibo, per la difesa, l’uso sostenibile e la democrazia delle risorse naturali, in una parola, per la nostra terra.
Viviamo oggi la crisi profonda di un sistema globale, basato su sfruttamento, distruzione ambientale, saccheggio delle risorse, povertà, che ha dimostrato i suoi profondi limiti ed è per questo che pensiamo ci sia la necessità di intraprendere un nuovo cammino che ritrovi, nel rapporto con la terra e con l’ambiente, il senso di un’umanità degna.Per questo proponiamo a tutte le realtà della società civile, agli agricoltori, ai comitati per l’ambiente, ai gruppi d’acquisto solidale, di dare vita al Festival-Incontro "Questa terra è la nostra terra" come momento di discussione, confronto e mobilitazione in Provincia di Treviso nei giorni di aprile del G8.Un occasione per valorizzare in comune i legami con la terra, la civiltà contadina, la produzione agroalimentare tipica, libera dagli OGM, le mobilitazioni contro la devastazione ambientale, le alternative energetiche e la creatività dei nostri territori.Un momento di narrazione collettiva di un diverso rapporto con la terra, con l’ambiente e con le risorse.

martedì 7 aprile 2009

SCUOLA ELEMENTARE E AMIANTO

LA SCUOLA ELEMENTARE DI ARTEN E' SALVA !!!
tanti complimenti ai Genitori che si sono mobilitati e hanno innescato una forte e sentita partecipazione dei cittadini. Ci rendiamo sempre più contro che è solo grazie quando i cittadini vincono l inerzia, rinunciano a delgare e partecipano direttamente che si ottendono ottimi risultati. Nel frattempo il Conseglio d'Istitito resta vigile (leggi articolo)
IN QUESTI GIORNI SI STA CELEBRANDO A TORINO IL PROCESSO contro la ETERNIT
Vorremmo esprimere tutta la nostra solidarietà a tutti coloro che sono stati vittime, in vari luoghi e in diverse situazioni dell'amianto. Ma anche e soprattutto di un sistema che ha tenuto nascosti i dati che dimostravano la pericolosità di questa sostanza.. un sistema CRIMINALE che ha sacrificato al profitto migliaia di vite umane..
VI INVITAIMAO A VISIONARE QUESTO INTERESSANTISSIMO VIDEO (clicca qui per vederlo)
..e un pensiero va alle molte persone da noi conosciute.. a Mario Gris e agli esposti all'amianto del feltrino, agli amici di Tezze sul Brenta (questo è il loro sito) e di Sesto San Giovanni
SEMPRE SULL'AMIANTO, A BREVE, UN INIZIATIVA A FELTRE (leggi programma serata)

sabato 4 aprile 2009

RISPOSTA del COMITATO PRA' GRAS a QUANTO AFFERMATO dal SEGRETARIO FIOM DA RUGNA

..e invece, nonostante più tentativi, le porte vengono gentilmente chiuse in faccia, è ovvio che un’azienda va dove trova terreno più fertile. Una vicenda, quella della Pandolfo, che pare ripetersi in questi mesi con la Forgialluminio che chiede di ampliarsi a Fonzaso. Un percorso, il suo, reso difficoltoso da tanti soggetti che le mettono i bastoni tra le ruote sventolando un po’ ovunque l’allarme inquinamento. Mentre andrebbe detto che nel 2009 una fonderia, per nascere, rispetta mille rigidi parametri di sicurezza ambientale»... (dichiarazione del Segretario FIOM al gazzettino del 3aprile 2009)

Dopo l’attacco del Presidente degli Industriali bellunesi ecco quello del sindacalista della Fiom. Qualcuno, qualche decennio fa, avrebbe detto “tanti nemici tanto onore”, sta di fatto che a noi resta l’amaro in bocca per l’ennesimo attacco molto approssimativo e che apparentemente lancia delle insinuazioni inaccettabili. E’ forse colpa di noi cittadini (che, avendo ancora un po’ di educazione non ci permetteremmo mai di definire delle persone con l epiteto di “soggetti”) che ci permettiamo di porre delle domande, chiedere delle spiegazioni e non avendo riposte adeguate di cercare consulenze e pareri? Nell’attuale situazione se le industrie si trasferiscono, se c’è una crisi probabilmente strutturale, se operai vengono messi in cassa integrazione.. noi speriamo vivamente che nessuno si permetta di fare illazioni e attribuire colpe in modo così sommario e semplicistico (che magari servono solo a celare o non valutare responsabilità più importanti e dirette).
Si ribadisce con forza il diritto di ogni cittadino di sapere, capire, conoscere ciò che andrà a condizionare l’ambiente, la salubrità, il vivere sociale del territorio che lo ospita e dove egli ha investito e costruito. Non possiamo non ricordare che sia come cittadini che come Comitato non abbiamo mai avuto delle “verità dogmatiche” e atteggiamenti integralisti. Abbiamo avuto tantissimi incontri con politici, amministratori, tecnici, esperti, sindacalisti, cittadini con lo scopo di capire, condividere, confrontarci, di far luce sui tanti passaggi poco chiari.. per sapere con esattezza che cosa si andava a fare.
E’ forse una colpa dubitare di certezze (che paiono dogmi) sulla rigidità di “parametri di sicurezza ambientale”, su procedure e metodologie che abbiamo visto smentite dai fatti in altri ambiti e situazioni? E’ una colpa chiedere pareri e consulenze a tecnici di levatura nazionale quali il dott. Caldiroli, il dott. Ruzzenenti ,la dott.ssa Gentilini, il dott. Montanari e far visita a altri cittadini che sono costretti a vivere a stretto contatto con una fonderia?
Per fortuna tanta amarezza nata dalla colpa di essersi “interessati del proprio presente e domani” vincendo l’inerzia l’intontimento televisivo, dall’aver osato mettere in discussione il “pensiero unico” del “freghiamocene dell’ambiente, delle risorse del pianeta, dei diritti pur di produrre profitto e magari qualche posto di lavoro (magari precario) è stemperato dal constatare che non siamo soli. Che anche all’interno del sindacato c’è chi propone una profonda analisi di un sistema manifatturiero che in provincia di Belluno pesa per il 40% contro il 20% del resto del Veneto e il 17% dell’Italia Ormai si parla sempre più (a livello locale ma anche globale) di tutela del paesaggio, di economia verde, di sostenibilità, e ciò che noi auspichiamo è che invece di editti, di dita puntate, di accuse e insinuazioni prenda sempre più piede il desiderio di confronto, di dialogo di progettazione condivisa, che i cittadini siano sempre più coinvolti in decisioni che toccano il territorio che li ospita e non, come troppo spesso capita, siano tenuti ai margini e all’oscuro di tutto e magari subiscano passivamente situazioni di cui non hanno conoscenza e coscienza.
Se il desiderio di partecipazione, di conoscenza e di confronto è una colpa.. beh siamo orgogliosi di essere, per l’ennesima volta colpevoli.

venerdì 3 aprile 2009

A PROPOSITO degli INCENERITORI...

«In guardia dalla decantata efficienza degli inceneritori»
In questi giorni si stanno esaltando gli inceneritori, ad ogni livello. Viene magnificato l’inceneritore di Acerra sostenendo addirittura che inquinerebbe tanto come una decina di automobili, che ovviamente risolverà il problema della gestione dei rifiuti nella regione Campania, che recupererà energia utile ai cittadini campani, e via dicendo. Gli stessi argomenti che vengono sostanzialmente utilizzati anche nella nostra provincia dai sostenitori dei “termovalorizzatori”. Tra i vari argomenti citati dallo schieramento favorevole a questi impianti viene sottolineato immancabilmente l’inceneritore di Brescia e le performance di questo mega impianto tra i più efficienti in Europa. Bene: citiamo dati relativi all’inceneritore di Brescia ripresi dall’osservatorio sul “termovalorizzatore” della città lombarda, il cui sito viene costantemente aggiornato ed è ovviamente accessibile a chiunque. Nel 2003 all’inceneritore di Brescia vengono conferite 552.138 tonnellate di rifiuti cosi suddivisi: RSU 401.167 tonnellate; rifiuti speciali 27.839 tonnellate; biomasse 121.325 tonnellate. La combustione ha generato il seguente risultato: scorie da inviare in discarica per rifiuti pericolosi 124.546 tonnellate; polveri destinate a trattamenti per rifiuti speciali 28.286 tonnellate. Ricapitolando su 552.138 tonnellate di rifiuti bruciati oltre 152.832 tonnellate escono trasformati in rifiuti tossici che finiscono in discariche speciali. Questa è la tanto decantata efficienza di un inceneritore portato come esempio virtuoso da imitare. Queste poche righe sono un modesto contributo ad una discussione che sta coinvolgendo il nostro territorio e il suo futuro. Ci piacerebbe che i sostenitori degli impianti d’incenerimento rispondessero a questi rilievi per dar modo ai cittadini che seguono il dibattito di comprendere il reale quadro della situazione.
Augusto De Nato - Vicepresidente WWf Veneto
..E INOLTRE..
un interessante articolo da Officina Ambiente Trentino "CANDIDATI IMPEGNATEVI NEL RECICLAGGIO TOTALE" (leggi articolo cliccando qui)
..E INFINE.. "PIERO RICCA ALL'ASSALTO DI VERONESI" (per vedere clicca qui)

giovedì 2 aprile 2009

INCONTRI del 31 MARZO

E’ sempre un qualcosa di molto bello vedere le persone, i cittadini che si mobilitano. Che vincono l’inerzia del “tanto non si può fare nulla” e l’ipnosi della televisione e si presentano in massa a un appuntamento. E martedì erano davvero in tanti ad affollare la sala delle scuole medie di Fonzaso (chissà perché l incontro non è stato fatto ad Arten) per “aver lumi”, spiegazioni ma soprattutto per dire un forte NO alla chiusura della scuola elementare di Arten (come previsto dalla legge Gelmini)
Un grande plauso va a tutti quei genitori che per primi hanno dato il via alla protesta. Cittadini che hanno chiesto incontri, preteso chiarimenti, spulciato carte, leggi e norme
E’ sicuramente grazie a loro e a tutti coloro che hanno affollato la sala fonzasina se la scuola non verrà chiusa.
Ovviamente qualche nota stonata c’è stata. Innanzitutto un Preside che a molti è apparso poco chiaro e confusionario. Ma anche un Sindaco che ha approfittato della amplia platea per farsi un po’ di campagna elettorale. Speriamo che in molti se ne siano resti conto anche alla luce degli articoli di quest’oggi in cui i Sindacati accusano i Sindaci di “aver preso sotto gamba il problema” e di essersi disinteressati degli effetti devastanti della Legge Gelmini (nonostante i loro appelli e incontri, andati deserti)
http://carta.ilgazzettino.it/MostraOggetto.php?TokenOggetto=458058&Data=20090401&CodSigla=BL
Abbiamo trovato improprio anche l’attacco ai giornali, che a nostro avviso hanno fatto un ottimo lavoro. Se non fosse stato per certi articoli si rischiava di trovarsi dinnanzi al fatto compiuto senza che i cittadini sapessero nulla (e potessero più fare nulla)
Noi, nel nostro piccolo non possiamo che ribadire la nostra solidarietà e vicinanza ai genitori sicuri che non “molleranno la presa” e faranno sentire il fiato sul collo a politici e dirigenti scolastici. Pensiamo che la dimostrazione che la cittadinanza tutta è al loro fianco la abbiano avuta proprio martedì
Per concludere non possiamo non citare due messaggi giunti nel nostro blog
“è paradossale che coloro che sono stati citati come i paladini del “salvataggio della scuola” (sindaco, vice-sindaco Donazzan, De Bona) sono tutti appartenenti allo schieramento della Gelmini che ha fatto la legge che chiude la scuola..paradossi italiani”
In Italia è la norma fare leggi sbagliate, ingiuste e inique Poi chi ne subisce le conseguenze non si appella alla giustizia e al diritto ma cerca “amici”, “padrini”, “referenti” per esser escluso da quella legge. Questo non è una cosa degna di uno Stato di diritto ma di uno Stato “intriso di modi e mentalità mafiosa”

Molto più intimo invece l’incontro svoltosi a Farra di Feltre incentrato sulle iniziative che, una serie di comitati, associazioni e cittadini vorrebbero organizzare per i mesi a venire.
Già fissato l’appuntamento di 18 aprile ad Arsiè dove Renata verrà a raccontare la sua storia di amore per la sua valle, di lotta e resistenza contro una discarica devastatrice. Molto bello il libro scritto assieme a Luigi Casanova (che sarà presente alla serata)
Si è poi parlato molto di paesaggio e degli effetti devastanti e non rimediabili che provocano meleti intensivi (come a Cesiomaggiore), le cave (il pericolo riguarda Arsiè e il basso feltrino) ma anche cementificazione selvaggia e capannoni
Una riflessione a 360° che ha fatto nascere l idea di organizzare una sorta di “mostra itinerante” Un insieme di immagini dalla Val di Non (che ha scelto i meleto industriali), dalla Val di Gresta (che ha optato per il distretto del biologico puntando sulle biodiversità) ma anche dalla nostra vallata. Il prima e dopo dei lavori a Calliol ecc..
INVITIAMO TUTTI A DARCI SUGGERIMENTI, CONSIGLI, IMMAGINI, IDEE PER ORGANIZZARE ASSIEME SIA LA MOSTRA CHE UNA SERIE DI TAVOLE ROTONDE SU QUESTA IMPORTANTE QUESTIONE CHE RIGUARDA TUTTI E CHE TI TOCCA DA VICINO (per suggerimenti e idee: ariaprotetta@tiscali.it)