domenica 28 febbraio 2010

DUE IMPORTANTI APPUNTAMENTI


SI APRE FINALMENTE IL PROCESSO PER LA MORTE DEI LAVORATORI ALLA TRICOM
Dopo anni di tentativi d’insabbiamento, rinvii, richieste d'archiviazione, il 2 marzo si apre il processo a carico dei titolari della Tricom di Tezze sul Brenta.
E’ il primo processo per morti da cromo esavalente in Italia. Tocca a noi il triste primato di aprire un'ennesima causa per morte di lavoratori.
E’ importante sostenere questo processo con la presenza costante alle udienze e alle mobilitazioni che convocheremo.
IL 2 MARZO SARA` IL PRIMO APPUNTAMENTO ALLE ORE 10,00
DAVANTI AL TRIBUNALE DI BASSANO DEL GRAPPA


ALLA FINE DELL’UDIENZA CONFERENZA STAMPA SALA D. TOLIO
Via Jacopo Da Ponte
..PER SAPERNE DI PIù SULLA VICENDA CLICCARE QUI

INCONTRO SUL FOTOVOLTAICO E LE ENERGIE RINNOVABILI A FONZASO
FONZASO - 03 Marzo h 20.30 Municipio Sala Consigliare
riferimenti: info@pubblichenergie.it - http://www.pubblichenergie.it
CELL. 345.0375455 (Mauro Moretto)
PUBBLICHENERGIE
Progetto promosso dai Comuni di Ponte nelle Alpi, Mel, Trichiana, Lentiai ed Alano di Piave (ma al quale possono aderire anche i cittadini residenti in altri comuni del bellunese)

lunedì 22 febbraio 2010

MOSTRA SEMENTI ANTICHE A FONZASO (BL)


Spesso ci sono celebrazioni, ricorrenze, intitolazioni.. ma anche conferenze internazionali, che si sentono molto lontane da noi, anche se toccano questioni globali (e inevitabilmente locali) di indubbia importanza.
Probabilmente molti percepiscono in tal modo anche la scelta delle Nazioni Unite di proclamare il 2010 come “ANNO INTERNAZIONALE DELLA BIODIVERSITA’”
Crediamo sia utile far si che questa “proclamazione” non resti un qualcosa di lontano, impercettibile ed evanescente ma che diventi un occasione per costruire momenti e situazioni, tese a far conoscere l’enorme ricchezza di biodiversità presente in questo lembo di terra adagiata ai piedi delle Dolomiti (patrimonio dell’umanità) e di stimolare la consapevolezza della sua importanza.
Oltre a questa enorme ricchezza in biodiversità, (vi sono ad as. tantissime varietà di fagioli, mais, orticole, piante da frutto antiche ed altre essenze, tramandata e salvaguardate di generazione in generazione) ci sono anche tantissime persone che, negli anni, hanno assunto un vero e proprio ruolo di “raccoglitori e custodi di semi”, altre che hanno fatto importanti e interessanti ricerche storico – botaniche su queste varietà.
Come detto, diventa indispensabile mettere in collegamento tra di loro tutte queste sensibilità, conoscenze e competenze, ma anche far emergere tante altre situazioni rimaste per troppo tempo nell’ombra, coinvolgendo (dal basso) cittadini, associazioni, enti, realtà e tutti coloro che desiderano costruire un cammino condiviso di conoscenza e sensibilizzazione.
UN PROGETTO “DAL BASSO”
Siamo convinti che per auto costruire questo progetto condiviso sia indispensabile coinvolgere il maggior numero di persona, creando occasioni di dialogo, di confronto e scambio.
La data del primo di questi momenti di incontri è già stata fissata:
sabato 27febbraio a Fonzaso (BL) dalle 14.00 presso “Casel San Filippo” (dietro al Municipio di Fonzaso)

In quella occasione pensiamo di proporre:
- dalle 14.00 una “ESPOSIZIONI DI SEMI ANTICHI” abbiamo scelto un titolo che riteniamo esplicativo: “i semi di ieri per l’agricoltura di domani”
(oltre ad esporre i semi fin qui raccolti, inviteremo tutti a portare le loro sementi e a raccontarci esperienze e metodologie di coltivazione e conservazione)
Seguirà (dalle ore 17.30) una tavola rotonda/confronto aperto
“QUATRO CIACOLE SULE SEMENTI “DE NA OLTA”

- panoramica sulle diverse varietà di “sementi antiche” e descrizione di tipicità e potenzialità del “FASOL BONE de FONDASO”
- intervento di un rappresentante dei GAS (gruppi di acquisto solidale) cittadini che si uniscono per comperare prodotti sani, genuini e legati al territorio
(riflessione sul come costruire un cammino comune tra GAS e aziende locali)
- Accenni di tecniche di coltivazioni “sane” .. senza pesticidi

Va comunque detto che, a nostro avviso, la biodiversità è importante che sia legata alle tecniche di coltivazioni biologica, biodinamica e “antica”, cioè lontana da pesticidi, insetticidi e prodotti chimici di sintesi che sappiamo bene che impatto hanno su ambiente e salute.
Di pari passo a questa serie di iniziative è importante anche mettere in cantiere una serie di momenti tesi a “tutelare, a difendere la biodiversità”, soprattutto dalla minaccia che, pure in queste nostre valli si fa sempre più concreta..cioè quella della “monocoltura intensiva” (sia di frutteti, vigneti, mais ecc.)
E’ opportuno sottolineare come tutta questa serie di iniziative condivide non ha solo una valenza celebrativa, ambientale, sociale o culturale, ma è anche un grossa opportunità economica.
Infatti, abbiamo potuto notare il grande interesse che c’è da parte dei Gas (ma anche di molti singoli cittadini) della zona verso questo tipo di produzioni tipiche, autoctone, antiche coltivate senza uso di pesticidi e antiparassitari
… INOLTRE…
Ovviamente “l’aprire momenti di riflessione e condivisione” significa anche essere aperti a una miriade di proposte e iniziative

Molto interessante è l’idea di costruire, assieme a tutti coloro che desideranno sedersi attorno a un tavolo, una proposta di distretto del biologico o di parco agricolo o un qualcosa che favorisca “l’agricoltura senza chimica” evitando che costi e ulteriore burocrazia cada sulle spalle dei produttori. Dando (contemporaneamente) sicurezze e garanzie agli acquirenti
Stiamo anche studiando un ipotesi di “certificazione biologica condivisa” che siamo certi risponderebbe molto bene alle esigenze e alle caratteristiche di questo nostro territorio
Siamo convinti che conoscenza e consapevolezza, propensione alla condivisione e al costruire con gli altri.. sia il modo migliore per sentirsi parte di un territorio, di tutelarlo e di consentirgli di esprimere appieno le sue potenzialità e peculiarità
LANCIAMO OVVIAMENTE UN APPELLO A TUTTI COLORO CHE CONDIVIDONO QUESTO NOSTRO SENTIRE, DESIDERANO COSTRUIRE ASSIEME PROGETTI E INIZIATIVE E/O SONO INTERESSATI AD APPROFONDIRE DELLE QUESTIONI SPECIFICHE DI CONTATTARCI. MOLTO GRADITI SUGGERIMENTI, IDEE, CRITICHE E PROPOSTE

Per informazioni, suggerimenti e adesioni : ariaprotetta@tiscali.it coltivarcondividendo@libero.it - 3336889954

giovedì 18 febbraio 2010

DUE NOTIZIE CHE NON CI SONO PIACIUTE...


DOPO LE MIGLIAIA DI FIRME RACCOLTE IN PROVINCIA (contro la privatizzazione dell'acqua e per la difesa dei nostri fiumi).. DOPO LA RIUSCITISSIMA MANIFESTAZIONE DI BELLUNO.. DOPO IL PRESIDIO A BOLZANO BELLUNESE DURANTE LA PRESENTAZIONE DEL PIANO DEL PARCO E LA NOTEVOLE DIFFICOLTA' E IMBARAZZO, da parte del Direttore del Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi, SUL COME MAI SIA STATA AUTORIZZATA (alla ditta Valsabbia di Brescia) LA COSTRUZIONE DI UNA CENTRALE IDROELETTRICA ALL'INTERNO DEI CONFINI DEL PARCO.. (a detta di molti in palese violazione con la normativa del Parco) ..
..MENTRE IL COMITATO ACQUA BENE COMUNE SI STA ATTIVANDO PER PRESENTARE RICORSO AL TRIBUNALE SUPREMO DELLE ACQUA..
ECCO LA NOTIZIA CHE NON AVREMMO MAI VOLUTO LEGGERE..
"CENTRALINA, IL PARCO DECLASSA L'AREA"
Sempre più agile l’iter per chi vuole costruire la centralina idroelettrica in valle del Mis. Nel suo nuovo master plan, adottato ma non ancora approvato, il Parco ha declassato l’area che sarebbe interessata dai lavori: da zona B1 (riserva generale orientata) a zona D (area di promozione economica e sociale). (cliccare qui per leggere l'articolo del Corriere delle Alpi)

PER VISITARE IL BLOG DEL "COMITATO ACQUA BENE COMUNE E AVERE NOTIZIE RELATIVE SIA ALLA CENTRALE DEL MIS CHE PER ALTRE INIZIATIVE CLICCARE QUI




DOPO L'APPROVAZIONE DEL PIANO ALTANON
una interessante inchiesta del "corriere Veneto" sulla ditta Pontalpi (che andrà a cementificare l'area feltrina)
"La società immobiliare trevigiana è legata al progetto. Troppi debiti con le banche"
SENZA ALTANON LA PONTALPI RISCHIA LA CHIUSURA"

per leggere l'intero articolo cliccare qui

Per visitare la Pagina su Facebook del gruppo "No agli scempi architettonici a Feltre.. cliccare qui

sabato 13 febbraio 2010

DUE LETTERE CHE CI SONO PIACIUTE...


CASO ALTANON
DOPO L'APPROVAZIONE DA PARTE DEL CONSIGLIO COMUNALE DI FELTRE DEL PIANO ALTANON
(per avere le delucidazioni del caso cliccare qui)
LUCIO D'ALBERTO HA INVIATO LA SEGUENTE LETTERA AL GAZZETTINO:
«POZZOBON, GRAZIE DAI CITTADINI»
Gentile consigliere comunale Andrea Pozzobon, grazie. Ti ringrazio di aver saputo guardare al progetto Altanon ponendo in primis il bene della città e non gli accordi politici. A parer mio hai saputo comportarti da vero consigliere comunale. Hai dimostrato coraggio, determinazione e soprattutto fedeltà al ruolo che ricoprivi verso noi cittadini. Non conosco le dinamiche della politica per capire la necessità di dimettersi. Immagino ci fosse un accordo di rispetto umano che ti ha fatto abbandonare. Se vi fosse solo una ragione politica noi concittadini non ci meritiamo le tue dimissioni, a parer mio sei l'unico che ha dimostrato di voler anteporre gli interessi della collettività a quelli di marchio politico, sei l'unico che merita di mantenere la "poltrona" di consigliere comunale. Dai giornali apprendo i commenti e le congratulazioni degli altri consiglieri comunali, in parte anche molto squallide che fanno presumere un basso profilo umano e temo anche politico. Leggo che Zatta, dopo averti elogiato di avere onestà e spessore morale ha detto «... ma la sua posizione sull'Altanon era inconciliabile con quella della maggioranza». La preoccupazione sua non è l'inconciliabilità con la cittadinanza, ma con la maggioranza che sembra quindi diventare il fine ultimo dell'essere consigliere. Da Bond apprendiamo che non ha mai visto «un comportamento così corretto»; ricordiamoci di questa frase e staremo a vedere se riuscirà lui stesso in futuro a riconoscere i momenti in cui lui avrà opportunità di comportarsi con così tanta correttezza. Anche Gorza è sulla stessa linea di Bond «dimostra quanto i consiglieri possano essere indipendenti»; speriamo in futuro anche lui abbia l'occasione di dimostrare che sa essere così indipendente. E speriamo che anche Bona sappia sempre riconoscere la dignità di consigliere che ti riconosce. A quanto pare questa è la politica. Non so se hai intenzione di continuare nell'avventura da politico, se stai decidendo di non farlo più ti chiedo però di attuare il tuo impegno e lealtà verso la nostra Città anche da libero cittadino. Ancora grazie.

ED ORA LA LETTERA CHE IL PROF. DANIELE GAZZI HA INVIATO AL CORRIERE DELLE ALPI ..
W LA SOPRESSA
un ragionamento sul panino McItaly DEVO proprio decidermi ad entrare in un McDonald: “La carne utilizzata per i McItaly è carne 100% bovina, di nascita, allevamento e macellazione esclusivamente italiana” (Roberto Masi ad McDonald’s Italia, La Repubblica 4 febbario 2010, p. 19). Accipicchia: in macelleria io trovo la carne bovina sempre dentro un triangolo: bovino nato in Polonia, allevato in Francia, macellato in Italia. Che nei MD ci sia carne 100% italiana è affermazione che dovrebbe far riflettere i Nas. In quanto ad altri prodotti Igp, come la bresaola e lo speck, ma via, non lasciamoci infinocchiare! Igp vuol dire che nella filiera di produzione è sufficiente che un solo passaggio sia fatto nella Val Padagnotta perché una bresaola sia riconosciuta Igp di quella valle: poniamo un manzo francese, trasformato in bresaola in quella valle, e voilà, il gioco è fatto: signori e signore bresaola Igp della Val Padagnotta. Oppure un maiale irlandese lavorato in Val Tracagnotta: speck IGP di quella valle. Se i postulati sono corretti, allora nel suo panino tricolore McItaly, gentile Ministro della Repubblica, io potrei mangiare manzo polacco-francese e maiale irlandese, però profumati da mani di trasformazione italiane. Con il paradosso che alimenti spacciati per Italy non sono passati per allevamenti italiani. Con la conseguenza che i “40 milioni di euro all’anno che MD riversa sui nostri campi” (Luca Zaia, la Repubblica 4 febbraio 2010, p. 19) ingrassano invece campi polacchi, francesi e irlandesi. Perciò vede, gentile signor Ministro della Repubblica, a me non la dà a bere e di conseguenza il suo panino tricolore tanto meno da mangiare. Ciàpelo merlo! W il panino con la soprèssa, meglio se con il filetto. Infine: non so cosa dire circa la foto di marketing di un ministro in maniche di camicia che addenta lupo famelico un panino con una presa a due mani: è un segno dei tempi. Ognuno giudica secondo le sensibilità culturale che è riuscito a maturare. Certo Bonomi e Bisaglia avevano un altro stile (almeno quello bisogna riconoscerglielo).
Daniele Gazzi SEREN DEL GRAPPA

SEMPRE SU QUESTO ARGOMENTO PROPONIAMO UNA RIFLESSIONE DI "RURALISTI"
"'McDonald 'convertito' sulla via di Damasco da super Zaia o Made in Italy McDonaldizzato?" (cliccare qui per leggerlo)

martedì 9 febbraio 2010

POLVERI SOTTILI E SFORAMENTI..


..la neve ha smesso di cadere e le “polveri” hanno ripreso a salire..
Con l’ennesimo “sforamanto” dell’anno si sono riaccesa anche la discussione e le polemiche su questo annoso tema
Ormai sono noti a tutti i pericoli che le polveri sottili costituiscono per la nostra salute e soprattutto per quella dei bambini. E in questa nostra vallata chiusa, con poco ricircolo d’aria e in cui l’inversione termica trattiene al suolo le polveri e gli inquinanti per molti mesi all’anno è difficile non fare un collegamento mentale tra inquinamento e (sono di questi giorni i dati molto preoccupanti) tasso di incidenza dei tumori elevatissimo. Per non parlare del vertiginoso aumento dei ricoveri dei bambini per problemi respiratori

Urge quindi trovare una soluzione che sappiamo bene non è certo facile né immediata
Pensiamo però che, preso atto di questa situazione, è vitale che non si aggiungano nuove emissioni a quelle che già ci sono abbandonando ogni ipotesi di insediamento o ampliamento di nuove industrie impattanti o addirittura di un inceneritore.

Ci lascia molto perplessi il dibattito di questi giorni che punta il dito sulle “stufe a legna”. Certo, queste possono rappresentare una fonte di emissioni, ma sappiamo benissimo che non sono le uniche colpevoli di questa aria malsana (e sicuramente non le più pericolose).
E’ sicuramente utile pensare ad una “rottamazione” delle vecchie stufe e all’educare i cittadini a bruciarvi solo legna e derivati: non possiamo peròi dimenticarci delle altre fonti di emissioni. ln primis traffico ed industrie pesanti.
Vorremmo che si parlasse con più concretezza di viabilità alternativa, di trasporto pubblico e ci ricordassimo che proprio a Feltre, in centro a Feltre, vi è una industria che ha una deroga sulle emissioni. Non sarebbe affatto male pensare (per lo meno) di togliere questa deroga, come ogni altra “eccezione alle norme di legge” e ripristinare delle condizioni di “normalità” nelle emissioni stesse. (consci del fatto che anche in questo ambito ci sarebbe molto da fare, troppo spesso il rispetto delle “norme”, delle leggi, non garantisce affatto la salute dei cittadini)

Forse è superfluo dirlo ma è bene ricordare che vi sono “polveri” e “polveri”. Ci ricorda spesso il dott. Montanari come altri sicenziati che in quel pm 10 sono comprese sia le polveri grossolane che quelle finissime (generalmente più un sistema di combustione usa alte temperature più fini sono le polveri che emette).
Pertanto è possibile ipotizzare che mentre una stufa emette polveri grossolane (pensiamo a una particella che pesa 10, che se inalata colpisce una sola volta il nostro sistema respiratorio e spesso viene bloccata prima di arrivare ai bronchi), da una ciminiera vengono spesso emesse polveri finissime (che pesano 1, quindi a parità di peso, se inalate colpiscono 10 volte il nostro sistema respiratorio e superano facilmente le barriere naturali del nostro corpo arrivando ai bronchi con tutti i danni che ne conseguono.

Questo per dire che è importantissimo approfondire le conoscenze, avere il coraggio di fare scelte coraggiose e non usare le solite “frasi standard” in attesa che la prossima neve, o pioggia o vento puliscano per un po’ la nostra “mal’aria”. Ci troviamo di fronte a situazioni che vanno a intaccare la salute dei cittadini, soprattutto dei bambini e chi gira la testa dall’altra parte rispetto al problema si assume una bella responsabilità

giovedì 4 febbraio 2010

ALLARME TUMORI NEL FELTRINO

(dal Gazzettino del 4/2)
Neoplasie, i dati sono da paura Nel Feltrino record da guinness
"dati del 2005 parlano di 6614 visite svolte all’Ulss 2 contro 4177 effettuate mediamente nelle altre oncologie delle strutture ospedaliere regionali. Nel 2008 sono state erogate 12.152 prestazioni nei confronti di 1.551 pazienti. Questi e altri dati dimostrano la grande mole di lavoro effettuata dal servizio del Santa Maria del Prato e giustificano la promozione dell’Oncologia a unità operativa autonoma..."

e' molto importante sapere che:
(sempre dal Gazzettino)... Oncologia, arriva il reparto
Questa volta è fatta. L’Ulss 2 avrà nuova forza e nuove potenzialità per combattere i tumori. Ieri, infatti, la Giunta regionale ha approvato il passaggio da unità operativa semplice a unità operativa autonoma del servizio di Oncologia, che ora potrà essere dotata di un primario, e trasformato in unità operativa semplice il laboratorio di Biologia Molecolare.
Guido Trento "padre" del servizio..È la battaglia di una vita. Da anni il consigliere regionale Guido Trento lavora per un reparto oncologico e l’avvio della biologia molecolare

anche se "NOI RIBADIAMO CON FORZA CHE PREVENIRE E' MEGLIO CHE CURARE"

NON POSSIAMO, INOLTRE, NON NOTARE CHE SE NON NEVICA (O PIOVE) LE POLVERI SOTTILI CONTINUANO A "SFORARE" ..

lunedì 1 febbraio 2010

TUTTO QUESTO SI PUO' FERMARE.. BASTA VOLERLO" 8 FEBBRAIO ore16 PRESIDIO IN CONSIGLIO COMUNALE a FELTRE



Viste le recenti dichiarazioni del Sindaco di Feltre Gianvittore Vaccari, che ci accusa di fare “disinformazione” sul tema Altanon, in vista dell’imminente Consiglio Comunale dell’8 febbraio in cui verrà posto in votazione il piano per il via libera definitivo, abbiamo deciso di tenere una conferenza stampa, aperta agli organi di informazione e a tutti i cittadini, in cui illustreremo il nostro punto di vista in merito al progetto Altanon.

Abbiamo infatti elaborato un corposo dossier che spiega ed illustra in maniera tecnica e dettagliata tutte le incongruenze del piano degli interventi per il quale il consiglio dovrà deciderne l’approvazione definitiva lunedì 8 febbraio.

Numerosi i punti esposti nel dossier. Si parlerà delle proprietà comunali (sempre negate dal sindaco Vaccari, ma citate in ben tre diversi allegati del Piano degli Interventi) e della lettura del P.A.T. da parte dell’Amministrazione, con un nuovo volume potenziale così elevato per il quale, per essere giustificato, ogni cittadino di Feltre dovrebbe possedere una seconda casa oppure la popolazione dovrebbe addirittura raddoppiare.
Ma, fra gli aspetti critici, si parlerà anche del Master Plan Chipperfield e dell’opzione scelta per la redazione del progetto base (durante l’allora amministrazione Brambilla): l’opzione scelta, infatti, è quella che, più di tutte le altre, incrementa lo spazio e il volume (soprattutto commerciale) e riduce le aree destinate a parco urbano e a parcheggio.
Si parlerà anche, per rispondere a chi ha sempre definito il piano Altanon “blindato” perché “opera della precedente amministrazione”, delle vere blindature che l’attuale Amministrazione, con la redazione di questo Piano degli Interventi, attua di fatto a favore del privato.
Fra queste: le fasi di realizzazione del progetto (il primo ad essere costruito è il comparto 1, ovvero la parte privata, mentre l’edificio pubblico rimane nella quarta fase, fra l’altro non obbligatoria); la quota di riferimento calcolata, con conseguente esclusione di molti metri cubi; la parte dei terreni comunali che verranno ceduti, attualmente area verde che però diventerà edificabile (e quindi se il Comune non cedesse al privato quei terreni, l’edificazione non sarebbe possibile); la volumetria del centro civico (stralciato dal progetto) che verrà ceduta al privato previa richiesta e assenso del Comune; i parcheggi, che rimarranno di proprietà privata, per i quali il Comune dovrà stipulare una convenzione perché diventino di uso pubblico.

Il progetto Altanon, quindi, non è assolutamente “blindato”. Si può modificare sostanzialmente. Anche la modifica di poche righe nel Piano degli Interventi può “stravolgere” completamente il progetto. Basta volerlo.

Per questo invitiamo personalmente tutti i consiglieri comunali, che fra circa una settimana dovranno votare il piano Altanon, ad assistere alla nostra conferenza stampa, con la quale potranno farsi anche un’idea chiara e reale (con carte e dati oggettivi alla mano) di cosa stanno andando ad approvare definitivamente nell’area Altanon, davanti alla stazione ferroviaria. Ai consiglieri comunali presenti sarà poi consegnata una copia di tutto il dossier contenente tutta la documentazione esposta.

L’appuntamento è per giovedì 4 febbraio 2010, alle ore 18.30, presso la sede del Wwf di Feltre, in Via Dolci, a Farra (Centro Giovani - ex scuole elementari).

A nome del gruppo facebook “No agli scempi architettonici a Feltre”
delle sezioni di Feltre di Wwf e Italia Nostra
e del Comitato Pra’ Gras
Riccardo Sartor Lucio D’Alberto Augusto De Nato

PER ALTRE INFORMAZIONI SULLA QUESTIONE "ALTANON" VISITATE IL SITO "LA VOCE DEI FELTRINI" (cliccare qui)