domenica 29 marzo 2009

NO ALLA CHIUSURA DELLA SCUOLA DI ARTEN

Siamo rimasti molto colpiti dalla notizia della paventata chiusura della scuola elementare di Arten (leggi articolo gazzettino)
SIAMO FERMAMENTE CONVINTI CHE QUESTA SIA UNA DECISIONE INACCETTABILE !!!
Abbiamo avuto modo di parlare con alcuni dei genitori che si sono mobilitati e hanno svolto un ottimo lavoro di informazione, sensibilizzazione e contestazione.
Essendo estremamente convinti che dinnanzi a decisione tanto assurde e inaccettabili sia molto importante fare sentire la propria voce e dare vita a iniziative a tutti i livelli per bloccare sul nascere idea così balzane.. ABBIAMO ESPRESSO TUTTA LA NOSTRA SOLIDARIETA’ E APPOGGIO AI GENITORI CHE SI STANNO MOBILITANDO. CI METTIAMO A LORO COMPLETA DISPOSIZIONE (NOI E TUTTI I NOSTRI CONTATTI) PER QUALSIASI TIPO DI INIZIATIVA ED ESPRESSIONE DI DISSENSO
Siamo convinti che tutti i Comuni della Provincia di Belluno debbano considerarsi “Comuni Montani” e pertanto non dover sottostare alle limitazioni imposte dalla tanto contestata Legge Gelmini
NOTIZIA DELL'ULTIM'ORA:
MARTEDì 31MARZO ORE 19.00 INCONTRO PUBBLICO PRESSO LA SCUOLA MEDIA DI FONZASO PER DISCUTERE E CONTRASTARE LA PAVENTATA IPOTESI DI CHIUSURA DELLA SCUOLA ELEMENTARE DI ARTEN.. SPERO SAREMO IN TANTI !!!!!!!!!!!!!!!!

mercoledì 25 marzo 2009

OLTRE A TERRORISTI ANCHE.. TRAMACCIONI ?

La sentenza è perentoria e netta: a emetterla il Presidente degli industriali bellunesi Vascellari che citando l’ ampliamento e l’ insediamento di Metalba e Forgialluminio afferma che ci sarebbero:
“Presunti ambientalisti che spesso sono invece altre forze economiche che esprimono interessi di parte” ..
Capiamo bene l’emozione che puo’ cogliere nell’esser sul palco insieme a un illustre Ministro, ma una affermazione del genere ci lascia davvero alquanto perplessi, allibiti e ci induce a chiedere a gran voce al dott. Vascellari di fare chiarezza su questo punto affinché non restino sospese a mezz’aria illazioni e infamità che noi rigettiamo con forza.
Sta di fatto che per l’ennesima volta si punta il dito contro chi ha osato porre delle domande, sollevare degli interrogativi, proporre delle obiezioni, interessarsi di questioni
Caro dott. Vascellari forse ha ragione quando afferma che noi abbiamo degli interessi, ma non sono certo né economici né di parte: ciò che noi esprimiamo col nostro agire è solo un grande amore per la nostra terra, per l’ambiente che ci circonda, per il paesaggio che ci avvolge e per la salute nostra e dei nostri figli. Ciò che noi desideriamo è di continuare a vivere in questa valle così bella e così fragile, dove anche noi abbiamo fatto dei notevoli investimenti. Abbiamo acquistato o ristrutturato casa (facendo mutui e senza ricevere contributi pubblici); abbiamo avviato della attività o iniziative di socialità, di manutenzione ambientale e costruzione comune e condivisa. Desideriamo essere dei cittadini attivi e propositivi (e di proposte ne abbiamo tante), che vogliono capire, conoscere, partecipare e che ritengono che il subire passivamente non sia una qualità, ma anzi…
Siamo dei cittadini che sperano con forza che le Dolomiti siano dichiarate patrimonio dell’umanità. Ma siamo anche convinti che le Dolomiti non sono solo delle stupende vette montane (da cartolina), non sono solo vedute e scorci che tolgono il fiato ma che Dolomiti sono anche le pendici dei monti e soprattutto quel fondovalle in cui in troppi vorrebbero insediare fonderie, industrie pesanti, addirittura inceneritori. Quel fondovalle dominato spesso da una fitta cappa che (a causa dell’ inversione termica) trattiene al suolo polveri e inquinanti (perfino l’ARPAV afferma che è vitale eliminare fonti di emissione e non certo aggiungerne).
Ci stupiamo si parli tanto di turismo e poi non si proponga qualcosa di innovativo che prescinda dal manifatturiero (che come detto giustamente dal segretario Cisl Torresin in provincia non puo’ continuare a pesare x il 40% contro il 20% in veneto e il 17% in italia), ma soprattutto da fonderie e inceneritori, da un “modello di sviluppo” che consuma territorio, grosse quantità di risorse primarie (acqua, aria ..) e che in tutto il mondo “avanzato” viene messo in discussione.
Non possiamo inoltre non sottolineare che, proprio in questo periodo, sono state molte le voci che si sono levate contro i tanto decantati inceneritori. Medici e oncologi (dalla dott. Gentilizi al dott. Sofritti, ma anche oncologi che operano nel nostro territorio) che portano dati allarmanti secondi i quali chi vive vicino a un inceneritore ha percentuali più alte di sviluppare dei tumori. Ma anche di recenti ricerche che rilevano come siano state riscontrate, nei pressi di molti inceneritori presenza di diossine e PCB (per non parlare poi del sito di Colleferro.). Quello che noi cittadini chiediamo è come si possa continuare a esigere un inceneritore a Belluno (in cui si bruceranno anche immondizie di altre province) quando si conoscono questi dati e si ha la prova che c’è una alternativa. Il pluri premiato comune di Ponte nelle Alpi e il centro per il riciclaggio di Vedelago ne sono la prova lampante (anche se queste esperienza non sono finanziate con i soldi pubblici, leggi Cip6). Anche perché senza abbondanti contributi pubblici gli inceneritori sono economicamente perdenti e di fronte alla possibilità di scegliere una via più efficace e redditizia il vero imprenditore non si pone nemmeno la scelta.
L’auspicio è che progetti come quello dell’inceneritore non vengano nemmeno presi in considerazione visto il danno economico, ambientale e sociale che comporterebbero.
E che molti altri progetti impattanti (come centraline elettriche, autostrade, meleti intensivi ecc..) non siano un qualcosa di imposto da lobbies e poteri forti ma che la politica abbia la forza di coinvolgere i cittadini; che il discutere, che le scelte condivise non siano viste erroneamente come una debolezza, ma come una grande ricchezza.
La speranza è che non ci sia qualcuno che ambisca ad aggiungere alla dicitura “Belluno-Dolomiti” anche la postilla “Provincia libera da Critica”.

domenica 22 marzo 2009

Tumori e allergie, inquinamento sotto accusa

Sono in forte aumento i casi di asma e allergie, e la popolazione se n’è già accorta. Certo le cause di queste malattie e dei tumori sono senza dubbio molteplici, ma l’inquinamento è uno dei fattori responsabili come afferma la dottoressa Romana Segati, oncologa dell’ULSS 2 invitata venerdì sera ad un incontro su “Inquinamento e malattie correlate” organizzato da Altrementi.
«Si registra anche un lieve aumento di melanomi, di tumori dell’area otorino - laringoiatrica e dell’esofago nelle donne: dati che vanno correlati anche all’elevata età media della nostra popolazione che si aggira sui 55 anni - spiega la dottoressa Segati- cifre che rapportate ad un esiguo numero di abitanti portano ad un aumento rilevante a livello statistico (anche se si diagnosticano solo 2 o 3 casi di una certa tipologia di tumore). E la popolazione si allarma: bisogna fare attenzione a interpretare i dati che in sè potrebbero dare impressioni non corrette, senza dimenticare che il Veneto ha comunque una percentuale di tumori superiore alla media europea. Ma bisogna arrivare a pensare che dell’inquinamento come delle malattie siamo noi i primi responsabili, senza scusare certamente i politici o gli strateghi dell’economia che dirigono la nostra vita dall’alto: vanno combinati interessi di tipo sanitario, ambientale ed economico. Un utopia?! È necessario alla base uno stile di vita e di pensiero consapevole per fronteggiare tumori che sono frutto di fattori genetici e inquinanti che si accumulano nel tempo e che quindi diventano evidenti nei nostri anziani». È stata fatta una carrellata sui fattori inquinanti contenuti nell’atmosfera. Il livello di PM10 che il 14 e 15 marzo scorsi ha sforato rispetto alla norma per poi rientrare nei paramentri però è sempre alto nelle province confinanti: le polveri sottili raggiungono le campagne complici il vento, la nebbia, le montagne che fanno da barriera e l’inversione termica che opera come tappo tenendo a terra anche gli idrocarburi correlati direttamente con lo sviluppo di neoplasie e l’irritante ozono. Un dibattito vivace ha concluso l’incontro informativo: tra gli interventi anche quello di Mario Gris, portavoce del comitato esposti all’amianto dell’Ex Metallurgica che ha accusato le istituzioni mediche e politiche di essere state “sorde” sottovalutando i rischi per operai e abitanti di Feltre.
AVENDO PARTECIPATO ALLA SERATA NON POSSIAMO NON CONSTATARE LA RIUSCITA DELLA STESSA (IL CHE SIGNIFICA CHE AI CITTADINI FELTRINI, E NON, STA MOLTO A CUORE LA QUESTIONE SALUTE, AMBIENTE E INQUINAMENTO. CI HANNO MOLTO COLPITO 2RICERCHE PORTATE DALLA DOTTORESSA. LA PRIMA CI DICE CHE BASTEREBBERO SOLO 2ANNI DI RIDUZIONE DELLE PM10 PER CONSTATARE DEGLI EFFETTI IMMEDIATI A LIVELLO DI SALUTE E AMBIENTE.
MA SOPRATTUTTO CHE IN UNA RICERCA FRANCESE è STATO DIMOSTRATO CHE TRA LE EPRSONE CHE RISIEDONO VICINO AGLI INCENERITORI VI E' UN AUMENTO DELL'INCIDENZA DEI TUMORI ANCHE DEL 10-13% VORREMMO CHE TALE DATO FACESSE RIFLETTERE POLITICI E INDUSTRIALI BELLUNESI!!!!

giovedì 19 marzo 2009

"UN NOSTRO IMMENSO PATRIMONIO" (serata a Farra del 17marzo)

Una serie di capannelli di persone attorno a un tavolo ricolmo di colori, forme.. di tanti semi diversi. (che qualcuno definisce “il nostro immenso patrimonio”)
Racconti che si intrecciano, storie che profumano di antico e che narrano di come quel seme sia tramandato da generazioni e di come, da sempre viene coltivato..
Finisce così, l’ incontro di martedì 17marzo organizzato nell’ ambito di “coltivare condividendo” e che ha visto giungere a Farra di Feltre molte persone provenienti da bellunese, feltrino, primiero e trentino.
Una serata iniziata con la proposta di organizzare una serie di incontri pubblici incentrati sul tema: “fotovoltaico” Partendo da esperienze dirette raccontare di questa importante opportunità, pensando anche a dei Gruppi di Acquisto Solidale per coloro che pensano di installare un impianto di questo tipo. A proposito di G.A.S. Paolo Zampieri invita tutti gli interessati alla costituzione di un GAS a Feltre e dintorni martedì 24 marzo alle 20.30 nella sede wwf
Gran parte della serata (intitolata “porta i tuoi semi”) è stata ovviamente dedicata proprio allo scambio di semi e al raccontare di questo “immenso patrimonio” che noi bellunesi deteniamo (spesso inconsapevolmente). Una ricchezza fatta di tantissimi semi diversi, ognuno con una storia e delle caratteristiche (organolettiche, culturali, storiche ecc.) davvero affascinante. Grazie alle conoscenze di S. Sanson e di diversi coltivatori ci si è soffermati a lungo a parlare di fagioli e di mais (coltivazioni che spesso vengono associate) Crediamo che prodotti come i “Fasoi bonei de Fondaso”, “i fasoi dalet”, “le bale rosse del feltrino” meritino sicuramente di essere non solo salvate e tutelate ma anche fatte conoscere per le loro eccezionali qualità Tra le tante varietà merita una menzione il “fasol dall ocio”,scoperto dal Prof. Gazzi, che ha incuriosito tutti
Stesso discorso vale anche per i tanti mais da sempre coltivati nelle nostre valli (su tutti il mais sponcio e il marano) Non ci si è comunque nemmeno dimenticati delle zucche, di fave, orzo e grano, citando anche il patrimonio di galline e pecore che popolavano aie e pascoli di questa nostra zona.
Molto interessante anche il punto della situazione fatto da alcuni soci di “Mele a Mel”. Una coltivare mele e un fare agricoltura che predilige e favorisce la biodiversità e le tecniche biologiche e a bassissimo impatto ambientale. Un qualcosa di opposto e in antitesi con l’agricoltura industriale portata da imprenditori della val di Non a Cesio (e che noi non smetteremo mai di contestare e opporsi a un suo diffondersi)
Una citazione particolare è meritata dal Sig. Fent che ci ha fatto ammirare la sua consistente raccolta di fagioni “coltivati a Lamon” Schede in cui erano inserite non solo i semi ma anche foglie, bacelli, steli oltre a una descrizione di queste oramai rare varietà di fagiolo “made in Lamon”
Molto si è discusso dell’importanza della biodiversità che non è solo vasta e variegata presenza e convivenza di varietà, ma è anche, e soprattutto una “biodiversità culturale”, e un modo di accostarsi, guardare all’agricoltura e al territorio che ci ospita, al vivere in esso. Interessanti anche una serie di considerazioni legate all’alimentazione e all’importanza di una dieta basata su una vasta gamma di alimenti (una sorta di biodiversità alimentare) soprattutto stagionali e non su “monoculture industriali”
Dopo una serie di considerazioni sulla ruralità e sui diversi movimenti che si muovono sul territorio è stata proposta l’idea di organizzare una giornata di scambio semi, di dialogo e approfondimento magari in un Casel, in una piazza o altrove (copiando quanto verrà fatto a Fiera di primiero il 25aprile)
Prossimo appuntamento domenica 22 a Trento per un dibattito su temi agricoli e per una cena di finanziamento al comitato salute e ambiente della val di Non L’obiettivo è di riportarli presto in zona affinché ci raccontino come si vive nella patria della monocultura intensiva della mela. E magari capiremo che l’area “svantaggiata e regredita” non è certo la nostra


PROPOSTE e IDEE della SERATA del 17 marzo 2009
- SERATA SUL FOTOVOLTAICO (partendo da esperienze dirette di persone che lo hanno installato (con proposta di costituzione di un GAS ah hoc) da organizzare in diversi luoghi della provincia
- IPOTESI DI ORGANIZZARE UNA GIORNATA PER SCAMBIO SEMI ma anche per altre iniziative di sensibilizzazione su questioni ambientali, paesaggistiche, sociali ecc.. (da tenersi a fine aprile) RIBADENDO CON FORZA L’ IMPORTANZA DELLA BIODIVERSITA’ E DELL’UTILIZZO DI TECNICHE BIOLOGICHE
- ORGANIZZAZIONE DI UNA SERATA SULLA QUESTIONE MELETI INTENSIVI (invitando rappresentati del comitati della Val di Non, medici, esperti..) Ribadendo anche in questo caso l’importanza della biodiversità, del biologico, del contrasto della deriva dei pesticidi e proponendo soluzioni alternative a quella dei “meleti intensivi-industriali)

“COLTIVARE CONDIVIDENDO” è uno spazio aperto a tutti, a tutte le idee e posizioni
Ogni proposta di condivisione di idee, esperienze, proposte, preoccupazioni e denunce è sempre ben gradita e accolta

lunedì 16 marzo 2009

SERATE ORGANIZZATE da CONFINI COMUNI, INCENERITORE, LAVANDERIA E SCAMBIO SEMI..

UN GRAZIE ALL’ASSOCIAZIONE “CONFINI COMUNI” per le interessantissime serate organizzate a S:Giustina e Cesiomaggiore su questioni che toccano da vicino il nostro vivere in questa bella ma fragilissima valle.
Fare un resoconto dettagliato e preciso delle 4 serate (che hanno avuto relatori davvero importanti) è davvero difficile e forse un qualcosa che va oltre le nostre capacità. Importante comunque rilevare come tecnici, esperti, illustri uomini di scienza abbiano messo in forte discussione un modello di cosiddetto “sviluppo” che punta solo al profitto consumando territorio, beni comuni e minaccia ambiente e salute solo per il profitto di pochi. “706 caso all’ anno di tumore in provincia di Belluno” sono davvero tanti.. un dato che colpisce e lascia senza parole!! Un dato che unito alle ormai note constatazioni legate all’orografia della nostra valle, dell’inversione termica che trattiene al suolo polveri e inquinati, della poca ventilazione ha più volte fatto dire e ribadire che è assurdo pensare di aggiungere “nuove” emissioni ma che bisogna agire per ridurre quelle che gia oggi rendono, soprattutto il feltrino una sorta di “camera a gas”. Un dato che ci da ulteriore forza e determinazione per portare avanti le nostre battaglie a difesa di salute ambiente e qualità della vita
Molto condivisibile l’appello della dott. Garna (presidente dell’ ass. Confini Comuni) sulla questione inceneritore in prov, di Belluno anche alla luce delle recenti dichiarazioni del sindaco di Quero Zanolla interpellato(come esperto) dalla trasmissione “Casa Gaia” di Antenna 3. Un signore di Treviso chiedeva che “dato che in prov. di Treviso ci sono gia tante situazioni critiche e produzioni di qualità non è possibile che un inceneritore venga installato in prov. di Belluno per smaltire anche i rifiuti trevigiani? Zanolla ribadiva quanto più volte detto..e cioè che lui e tantissimi altri Sindaci bellunesi sono favorevoli all’ inceneritore in provincia (che vista la pochezza dei ns rifiuti servirebbe quindi anche altre province)
Noi abbiamo più volte ribadito che ci sono metodi più efficienti, meno costosi e soprattutto molto meno impattanti e tenendo ben in mente ciò che è successo all’ inceneritore di Colleferro e a quello di Brescia chiediamo:
- quali sono i sindaci favorevoli all’ inceneritore in provincia di Belluno e quindi anche disposti a installarlo sul loro territorio comunale (facile volerlo a casa degli altri)? e visto le elezioni alle porta è opportune che i cittadini sappiano questa importante presa di posizione dei loro sindaci e dei candidati a sindaco
- come si fa a non tenere ben presente quanto fatto nel comune di Ponte nelle Alpi e dell’impianti di riciclaggio di Volpago
Lanciamo un appello alla mobilitazione a tutti i comitati, le associazioni, i cittadini bellunesi .. proponiamo di organizzare un convegno invitando importanti relatori che faccia luce definitivamente su questa vera e propria spada di damocle che minaccia il nostro futuro e quello delle future generazioni
Tornando invece alle questioni fonzasine, in questi giorni abbiamo ricevuto diverse segnalazioni di cittadini che chiedono delucidazioni e pareri sulla questione “lavanderia industriale a Fonzaso..non collocata in zona industriale ma a ridosso delle abitazioni”
Domande riguardanti quale e quanta acqua verrà usata (e se la rete idrica riuscirà a sopportare tale impianto)
Infine diamo appuntamento a tutti per martedì 17marzo presso la sala WWF (sopra il centro giovani) a Farra di Feltre per l’interessante iniziativa “PORTA i TUOI SEMI” Momenti di scambio di semi antichi, condivisione di conoscenze es. esperienze, tecniche di coltivazione e potenzialità di questo importante patrimonio Si parlerà anche di GAS legati al fotovoltaico e a serate da organizzare a breve. Un momento di condivisione, riflessione e costruzione comune e condivisa tra realtà bellunesi e tentine Siete tutti invitati!

domenica 15 marzo 2009

Tumori, sotto accusa l’inquinamento

Il Feltrino vive in una camera a gas. Basti pensare che nell’inverno 2007 il benzopirene, sostanza cancerogena prodotta dalla combustione di prodotti con molecole pesanti (tra cui nafta, cherosene, ecc), era presente nell’aria feltrina in quantità doppia rispetto alla media veneta.
La forte presenza di inquinanti atmosferici e l’alta incidenza di tumori sono stati il filo conduttore del partecipato incontro organizzato venerdì sera, nella sala polifunzionale di Santa Giustina, dall’associazione ConfiniComuni nell’ambito delle serate sul tema "Respiri quotidiani in Valbelluna – Inquinamento atmosferico e salute". Sono intervenuti il consigliere regionale Guido Trento e Morando Soffritti, direttore scientifico dell’istituto Ramazzini di Bologna, che studia e controlla i tumori e le malattie ambientali.
«Non vogliamo creare nessun allarmismo, ma dire solo la verità ai cittadini - ha detto il consigliere Trento - i dati di una prima ricerca effettuata nel 1995 dimostravano che nel Feltrino, come scrisse il direttore generale dell’Ulss 2 Bortolo Simoni, la crescita dei tumori è più alta rispetto al resto del Veneto e già il Veneto ha un’incidenza più alta rispetto alle altre regioni italiane. Il tasso di incidenza è aumentato fino al 2002 e anche oggi la crescita è costante. La mortalità per fortuna è diminuita grazie allo screening e alle nuove tecnologie, come la biologia molecolare che permette di eseguire una terapia personalizzata. Già nel 1995 avevamo fatto inserire il reparto di oncologia nell’ospedale di Feltre e ora stiamo puntando su un progetto di cura e prevenzione alle nuove tecniche». La causa dell’alta presenza di inquinanti atmosferici è dovuta, com’è ormai risaputo, dalla conformazione morfologica del nostro territorio. «L’unica soluzione è prevenire il più possibili l’immissione di inquinanti».
A preoccupare i presenti anche il problema dell’amianto. Il pubblico ha chiesto a Soffritti gli effetti del terribile minerale sull’organismo. «Il direttore ha confermato come le ultime ricerche dimostrino che le fibre d’amianto intacchino non solo i polmoni, ma anche altri organi - ha spiegato il portavoce degli ex esposti all’amianto del Feltrino, Mario Gris, presente all’incontro - molti colleghi sono morti a causa di mesotelioma e sia le strutture sanitarie che previdenziali sono colpevolmente in ritardo sull’applicazione dei diritti che tutelano anche i familiari degli ex esposti. Vengono eluse le leggi nazionali ed europee che ci tutelano». Gris ha anche sollevato un capitolo pubblicamente inedito riguardo ad un’altra sostanza tossica. «All’ex Metallurgica feltrina (ora Sapa), è stato usato per anni l’esacloroetano, utilizzato in poche fonderie di alluminio italiane per ridurre la presenza di idrogeno nelle fusioni - ha affermato - questo prodotto è stato usato fino ai primi anni ’90, sottoforma di pastiglie contenenti sali che a contatto con il bagno di alluminio provocavano dense colonne di fumo immesse liberamente in atmosfera, diffondendosi in città. Queste emissioni sono state prodotte per 30 anni. Facendo un calcolo, si può parlare di circa 500 tonnellate immesse nell’aria. Gli organismi internazionali hanno rilevato la cancerogenità dell’esacloroetano, ribadita dalla consulta nazionale esposti all’amianto del settore alluminio».

martedì 10 marzo 2009

..A PROPOSITO DEL CONSIGLIO COMUNALE E DELLO SWAP..

Voglio raccontare un episodio che mi riguarda.
Nel 2002 ho deciso di acquistare un’autovettura: la mia scelta è caduta su una Station Wagon tedesca perché necessitavo di una macchina spaziosa e comoda, che mi permettesse di viaggiare a lungo in sicurezza. Vagliando diverse possibilità ne ho trovata una di seconda mano con 93000 km, revisionata e a mio parere in buono stato. Ovviamente questo mi ha permesso di risparmiare parecchi soldi rispetto ad un veicolo nuovo. Per due anni la scelta si è rivelata ottima perché il mezzo non mi ha mai dato problemi e si è rivelato idoneo alle mie necessità: anzi, avrebbe continuato a farlo ancora per diversi anni, se non mi fosse venuto in mente di cambiare auto. Senza un obbligo e senza un motivo ben preciso, ho deciso di cambiare nuovamente auto e vendendo la station wagon ho acquistato una utilitaria coreana usata con soli 64000 km: di questo ultimo particolare però mi sono accorto solo dopo due anni e quindi l’ho pagata come nuova!
Il meccanico mi ha detto che il veicolo beveva più olio che benzina e che avrebbe avuto altri problemi visto come era stata usata dal primo proprietario. Son caduto dalle nuvole….!!!!Qualche amico mi ha detto che non ho fatto un buon affare, voi che ne dite??
Ora che ci penso la mia storia è simile a quella del comune di Fonzaso che nel 2002 aveva sottoscritto un contratto di swap con Unicredit (durante la precendente amministrazione) la banca aveva liquidato subito 93000 euro circa al Comune visto che il rischio maggiore era in capo al comune stesso (rischio tassi). Proprio come se il comune avesse acquistato un veicolo usato che teoricamente potrebbe avere maggiori problemi di uno nuovo!
Anche successivamente però il contratto di swap si è dimostrato valido per il comune che, nel Dicembre 2005m senza un motivo preciso vista la convenienza del contratto, decide di chiuderlo in anticipo, guadagnando ancora qualche migliaio di euro. Peccato che nel 2006, sempre con Unicredit, il Comune (sotto la nuova amministrazione) sottoscriva un nuovo contratto swap ma questa volta senza prendersi il controvalore di 64000 euro, valore dovuto al fatto che il rischio maggiore era sempre in capo al Comune!!
I soldini rimangono nelle tasche della banca senza motivo!!!Ma l’utilitaria, cioè il secondo contratto swap, comincia a dare problemi: arriva la Corte dei Conti (come fosse il meccanico) che ovviamente riscontra tutti gli elementi di rischio finanziario ma dice anche al Comune che non ha seguito un percorso corretto dal punto di vista amministrativo perché la scelta doveva passare dal Consiglio comunale mentre solo la Giunta ha preso la decisione!!Senza peraltro considerare i dubbi espressi in merito dalla parte Tecnica e anche da esponenti della Giunta medesima!!
Ora forse come io ho lasciato l’utilitaria grazie agli ecoincentivi (altrimenti avrei dovuto pagare qualcuno per prendersela), cosi il Comune cercherà di chiudere in anticipo il contratto swap grazie alla fortissima discesa dei tassi!!!un ecoincentivo che piove dal cielo grazie alla crisi economica!!
Devo confessare che ripensando alla mia scelta non posso dire di essere stato troppo accorto!!!fortunatamente il danno è solo mio e non devo rispondere ad altri!!
Mi ha fatto specie quindi sentire al Consiglio comunale di Venerdi 6 Marzo, per l’ennesima volta, che il problema non sussista perché non ci saranno perdite!!Vedere il Sindaco che blocca l’esponente della minoranza dicendo che il tempo stringe: ancora vedere il Sindaco che, sulla dichiarazione del consigliere Fantinel riguardo le responsabilità della Banca controparte, scuote il capo come per rinnegare tali responsabilità.
Sentire il Vicesindaco (al tempo della stipula contrario a tale provvedimento) che in merito all’argomento “swap” dichiara che non si sarebbe dovuto parlarne in quel consiglio visto che si doveva parlare anche di Bilancio ma si è voluta fare un’eccezione: forse, dico io era il caso di fare prima un Consiglio comunale specifico vista l’importanza della questione.
Ancora il Vicesindaco parlare solo di risultato finanziari dell’operazione e non della procedura e della scelta in se particolarmente rischiosa: dimenticandosi però di citare i 64000 euro che non sono ancora entrati nelle casse comunali.
Ho avuto quasi l’impressione, ascoltando Sindaco e Vicesindaco, che non ci fosse stata l’indagine della Corte dei Conti, che non ci fosse stata la Deliberazione del 23 Ottobre 2008 della Corte stessa che accusa il Comune di scelta inopportuna, inadeguata, finanziariamente scorretta. Che a gennaio non sia passata in Municipio la Guardia di Finanza per reperire documenti e approfondire l’indagine.
Come cittadino quindi non mi ritengo per nulla soddisfatto delle spiegazioni offerte dall’Amministrazione comunale anzi mi sento preso in giro. E mi chiedo inoltre: è questa la tanto sbandierata “politica vicina ai cittadini”? a Fonzaso questa politica non c’è di sicuro, dato che questi Amministratori non hanno il coraggio di parlare ai cittadini, né di questo né di altre questioni: hanno più volte promesso serate pubbliche, ma di queste serate non vediamo ancora traccia.
Ora dico: la prossima volta che prendo una macchina mi faccio consigliare.
Ancora: se non so condurre un autoveicolo vado in bici o a piedi altrimenti rischio di farmi male e di farlo agli altri.
SCOLTAME.. TASI..E CREDEME !!
Potrebbe essere questo lo slogan che sintetizza l’operato dell’ Amministrazione di Fonzaso in questi anni. Slogan valido anche per come è stata affrontata la vicenda “swap” Una vicenda che ha reso “famoso” Fonzaso in tutta Italia (meritandosi la prima pagina di giornali nazionali) a seguito del forte richiamo della Corte dei Conti su questa vicenda finanziaria.
Il Sindaco e l’Amministrazione invece di informare i cittadini con un assemblea pubblica in cui tutti potevano fare domande e chiedere chiarimenti ha scelto di parlarne in un Consiglio Comunale dove è praticamente impossibile per i cittadini porre domande e perfino un rappresentante dell’opposizione è stato zittito perché aveva parlato della questione per 5minuti, troppi a detta del Sindaco!!
Un Consiglio Comunale che non ha risposto in alcun modo ai richiami fatti dalla Corte dei Conti la quale nella deliberzione evidenziava che:
- è stata presa una decisione così importante senza che fosse discussa in Consiglio Comunale
- non siano state considerate e valutate le riserve del Responsabile finanziario e del revisore dei conti del Comune che dichiaravano PERICOLOSA ed ERRATA la scelta di quel contratto, né il parere del vice-Sindaco anch’egli contrario. Da ciò’ che dichiara la Corte dei Conti sembra aver prevalso la posizione del Segretario Comunale, che a detta della stessa Corte dei Conti “era invece dell’avviso che si dovesse procedere rapidamente alla sua sottoscrizione”
- non si comprende poi, come rilevato dalla Corte dei Conti, il perché non sia stata fatta una scelta vagliando diverse proposte concorrenti. Ma si è presa in considerazione solo la proposta della Banca con cui è stato stipulato il contratto, senza chiedere nemmeno una valutazione di un consulente esterno
- il Comune nel contratto e su PRESSIONE della BANCA (come dichiara la Corte dei Conti) si sia dichiarato “operatore qualificato” cioè “esperto in materia finanziaria” e quindi non tutelato come una normale controparte. Proprio quando lo stesso Responsabile Area Finanziaria aveva dichiarato alla Banca di non avere le competenze necessarie in materia.
Appare quindi che oltre ad aver sottoscritto un contratto molto svantaggioso (come testimoniato dalla stessa Corte dei Conti) che carica sul Comune un maggior rischio (Con un rischio di perdita da tre a dieci volte il possibilie guadagno!! ), l’ Amministrazione avrebbe agito senza far passare la decisione in Consiglio Comunale e senza dare ascolto alla parte tecnica (cioè il responsabile dell’area amministrativa e il revisore dei conti) che era contraria alla decisione presa.(e per favore non tiriamo in ballo i buoni risultati del precedente swap, fatto dalla Amministrazione Iannelli e poi sostituito dall’attuale sottoscritto dall’Amministrazione Furlin, con i risultati che tutti vediamo)
Riteniamo che quanto rilevato dalla Corte dei Conti sia gravissimo (e lo testimonia anche il fatto che a Gennaio la Guardia di Finanza ha fatto alcune visite presso il Municipio di Fonzaso) ma che sia ancora più grave che un Amministrazione Comunale non dia conto ai cittadini del suo operato. Che non abbia il coraggio di giustificare le proprie scelte (queste ed altre) e ci si nasconda dietro a formule burocratiche: sarebbe quindi questa la “politica vicina ai cittadini” tanto sbandierata?
Chiediamo a viva voce un incontro pubblico su questo tema o toccherà ai cittadini organizzarlo per l’ennesima volta?

domenica 8 marzo 2009

SECONDO COMPLEANNO DEL COMITATO "PRA' GRAS"


L' 8 MARZO DEL 2007 VENIVA COSTITUITO IL COMITATO "PRA' GRAS" (NO FONDERIA a FONZASO - STOP NOCIVITA'"
MOLTA LA STRADA FATTA, LE SITUAZIONI COSTRUITE E ORGANIZZARE, I RISULTATI OTTENITI, MA RESTA INTATTO LO SPIRITO CHE LO PERVADE E CHE IN QUEL GIORNI CI FECE SCRIVERE:
"abbiamo scelto questo nome perchè ci paice l'idea del "PRA' GRAS" del "PRATO GRASSO" un luogo ricco di essenze, fragranze, colori, forme.. diverse tra di loro ma capaci di CONVIVERE e CONDIVIDERE" .. un immagine di "BIODIVERSITA'" da contrapporre alle troppe "MONOCULTURE" agricole e soprattutto del pensiero.. o ai troppi sterili deserti..
In settimana è prevista un brindisi (per chi fosse interessato scrivere ad ariaprotetta@tiscali.it)

venerdì 6 marzo 2009

SERATA del 3 MARZO

Rinunciare, almeno per una sera, alla televisione e trovarsi attorno a un tavolo a parlare, discutere, proporre e raccontare. E così, anche martedì 3marzo eravamo davvero in tanti (bellunesi e trentini) presso la sala del WWF (sopra il Centro Giovani) a Farra di Feltre.
Una serata incentrata su Gruppi di Acquisto Solidale e autoproduzioni agricole.
Molto interessante il racconto di esperienze, motivazioni e visioni da parte dei GAS di Belluno(promosso dagli Amici di Beppe Grillo), di Primiero, di Trento (costituito da Officina Ambiente) e da quello nascente di Feltre.
Gruppi che hanno un occhio di riguardo per le produzioni tipiche e biologiche, a basso impatto ambientale, prodotte sul territorio (e quindi a km 0), e sull’instaurare un rapporto diretto col produttore. Aspetto sicuramente importante che si puo’ legare molto bene con la questione “autoproduzioni” in cui crediamo veramente molto.
L’idea lanciata è quella di una creazione di una “rete” basata proprio sul contatto diretto (via mail, telefono, tavola rotonda, incontro ecc..) Al fine si di condividere conoscenze, esperienze, pratiche ma anche per confrontare necessità e proposte. Un interagire dal basso molto pratico e diretto.
L’”autoproduttore” che coltiva usando semi locali, tecniche biologiche (o “antiche”) al fine di ottenere un prodotto sano e genuino per la propria famiglia sa che se ha delle eccedenze(o vuole coltivare 1pezzetto di terra im più) vi sono realtà o singolarità facilmente raggiungibili interessate al suo prodotto
Un qualcosa tutto da costruire partendo da persona con una sensibilità affine e attente alle questioni ambientali e sociali. Siamo ben consapevoli che le difficoltà esistono e che molte possono essere le critiche e le obiezioni. Siamo però anche consapevoli che non pretendiamo di avere la soluzione ideale per i problemi dell’agricoltura bellunese o della “crisi” ma anche che non ci interessano progetti molto ben articolati e complessi da proporre agli altri (e magari difficilmente calabili nella realtà). Cio’ che ci interessa è un percorso condiviso da costruire assieme ad altri (passo dopo passo) e da praticare direttamente, di cui essere i primi artefici
Molte le proposte avanzate, i progetti su cui lavorare, dai “campi isolati” per produrre semi, ai mercati (reali e virtuali), ma soprattutto il creare occasioni di incontro tra chi produce e chi acquista magari promuovendo visite alle aziende di un determinato territorio ed abbinando a cio’ degustazioni di prodotti tipici, nozioni di alimentazione, ruralità e conoscenza delle bellezze di quel territorio.
Già fissato il tema del prossimo appuntamento (17marzo..stesso posto e stessa ora)
“PORTA I TUOI SEMI” Una serata in cui invitiamo tutti a portare i loro semi antichi, per poi confrontarsi e condividere esperienze e conoscenze. Saranno presenti degli esperti in ambito di semi e non è escluso che vi saranno anche delle degustazioni!!
In programma anche l’ organizzazione di serate pubbliche sul fotovoltaico legandole alla proposta molto interessante di un Gruppo di Acquisto solidale di pannelli solari.
Si sono infine ricordati gli importanti appuntamenti pubblici organizzati dal “Confini Comuni”: (6 e 13 marzo a S. Giustina e 14 marzo a Cesiomaggiore) e la manifestazione a Bassano (14marzo) contro l’archiviazione del processo per la morte di 14operai della Galvanica PM

Ricordiamo che il progetto “Coltivare Condividendo” Un Progetto che nasce dalla sensibilità di una serie di comitati, associazioni, singolarità del Feltrino, del Primiero, bellunesi, trentine Convinti che questo bellissimo territorio che ci ospita sia si minacciato da una miriade di progetti impattanti e devastanti (cave, meleti intensivi, industrie pesanti, impianti di risalita, inceneritori ecc..) ma che in esso vi siano anche molte conoscenze, saperi, sensibilità che è importante interagiscano tra di loro.

martedì 3 marzo 2009

DALLA STAMPA


Feltre come una camera a gas
Domenica raggiunto il picco di 122 microgrammi, oltre il doppio del limite massimo
(leggi articolo del Gazzettino)

Incontro sui gruppi di acquisto solidale

(leggi articolo del Gazzettino)

BELLUNO: SE LA TERRA SI AMMALE (leggi articolo riferito ai meleti intensivi a Cesiomaggiore))
SEMINARIo A SEREN SUL NORD EST
Una giornata di confronto sul Nord est, i suoi problemi ambientali e le possibili soluzioni per un cambiamento. L’iniziativa coinvolge vari comitati che si formati in questi ultimi anni per contrastare iniziative ritenute lesive dell’equilibrio del territorio. Tra questi anche il comitato Pra’ Gras. L’appuntamento è sabato 7 all’agriturismo «Albero degli alberi» in Valle di Seren con un seminario che prenderà il via alle 11 e abbraccerà la giornata fino al tardo pomeriggio. Un momento per spiegare ciò che ciascun comitato ha fatto e ascoltare poi vari contributi sulle prospettive di cambiamento.(clicca qui per vedere il programma)
NON SOLO MANIFATTURIERO (dichiarazioni del segretario CISL Torresin clicca qui)

lunedì 2 marzo 2009

APPUNTAMENTO il 3 MARZO a FARRA di FELTRE

“Cosa sono i GAS (Gruppi di Acquisto Solidale)? Come funzionano e ci sono GAS in questa zona?” .. ma anche.. “è davvero possibile coltivare un orto senza usare prodotti chimici di sintesi?”.. “quali semi è più opportuno usare per ottenere dei prodotti di qualità
A queste, ma anche a molte altre domande, cercheremo di dare una risposta martedì prossimo (3marzo) quando ci ritroveremo presso la sala del WWF (sopra al Centro Giovani) a Farra di Feltre per un ennesimo incontro di “Coltivare Condividendo”
Una serie di persone provenienti da comitati e associazioni (bellunesi e trentine) ma soprattutto tanti cittadini che desiderano dar vita a spazi di dialogo, confronto, condivisione e costruzione comune. Spazi aperti a tutti che speriamo siano sempre più attraversati da saperi, idee, proposte e progetti
Martedì prossimo parleremo di Gruppi di Acquisto Solidale, di autoproduzioni agricole (usando semi antiche e tecniche biologiche) e dell’idea di dar vita a una rete che metta in collegamento tra di loro autoproduttori. Una rete che consenta di condividere conoscenze, esperienze, esigenze, ma anche di segnalare eventuali eccedenze di produzione (sia ai GAS che ad altri cittadini). Un qualcosa da costruire ovviamente insieme (tenendo ben presente la tutela dell’ambiente e la socialità)
Questioni molto importanti anche quelle legate alle serate pubbliche da organizzare a Cesiomaggiore (e poi in altre località) sulla questione “meleti intensivi” Anche alla luce di alcuni video comparsi in internet in cui si mostrano gli imponenti scavi fatti a Calliol che hanno fatto porre non pochi interrogativi a molti. Non meno importante l’appello giunto da Tezze sul Brenta dove il comitato locale ha indetto un assemblea pubblica (6marzo) e una manifestazione(14 marzo) per esprimere tutta la propria indignazione per la richiesta di archiviazione del processo per la morte di 14 operai della PM Galvanica
Come detto la serata è aperta a tutti e costruita da tutti, quindi l’invito è di raggiungerci con tante idee, proposte, desiderio di condivisione
................A PROPOSITO DI MELE E AGRICOLTURA BIOLOGICA SEGNALIAMO QUESTO ARTICOLO:(clicca qui)
...... E A PROPOSITO DI POLVERI SOTTILI, ECCO I DATI (RILEVATI A FELTRE) DEGLI ULTIMI GIORNI.. impressionante il dato del 1 marzo (ricordiamo che sopra il 100 l'aria è ritenuta PESSIMA).. QUALCUNO PENSA DI PRENDERE DEI PROVVEDIMENTI??