mercoledì 27 febbraio 2008

RICERCA SU ESPOSIZIONE A POLVERI SOTTILI

Esposizione mortaleNegli ultimi anni è stata data maggior attenzione alle polveri, la componente particolata estremamente sottile, al punto che riesce a penetrare l’apparato respiratorio ed entrare nella circolazione corporea. Le polveri sottili in realtà sono una miscela complessa di molte sostanze, inclusi i metalli e il carbone organico. Il loro ingresso attraverso le vie respiratorie non è certo senza conseguenze e si verifica quando le dimensioni del diametro sono inferiori a 0,1 micrometri (PM0,1), ma anche con diametri inferiori a 2,5 micrometri (PM2,5) e inferiori a 10 micrometri (PM10) le cose non migliorano. Per esempio, è stato osservato che nell’arco di due anni di esposizione a inquinamento da PM10, in popolazioni di pazienti già colpiti da insufficienza cardiaca, da malattia polmonare ostruttiva cronica (BPCO), da diabete e da malattie infiammatorie si verificava un aumento della mortalità. Incremento, per altro non indifferente, visto che, per ogni 10 microgrammi/mq in più, era del 32%per i diabetici, del 27%per i cardiopatici, con la BPCO saliva del 28% e con artrite reumatoide o lupus eritematosus del 22%.L’anello più deboleLa più temuta conferma degli effetti nocivi delle polveri sottili interessa purtroppo i bambini ed è stata riportata da diversi studi. Innanzitutto è stata individuata un’associazione tra la comparsa di tosse e di sibili respiratori, in assenza di un raffreddore, e l’esposizione a PM10. ma andando a esaminare il contenuto delle secrezioni respiratorie, sono state trovate tracce di carbone. Questo lavoro è stato condotto su un centinaio di bambini sani di età compresa tra 8 e 15 anni; in 64 di loro (56%) è stato rinvenuto carbonio contenuto nei macrofagi delle vie aeree. I macrofagi con cellule del sistema immunitario che inglobano le sostanze estranee che entrano nell’organismo, una sorta di spazzini delle vie aeree. L’altra misurazione effettuata era di tipo ambientale: sono stati rilevati i livelli di PM10 nell’area limitrofa all’abitazione dei bambini. E anche in questo caso la relazione sussisteva: ogni incremento di PM10 di 1 microgrammo per metro cubo di aria era associato a un aumento di 0,1 micrometri quadri nel contenuto di carbonio nei macrofagi distribuiti nelle vie aeree. A sua volta, ogni incremento di 1 micrometro quadro nel contenuto di carbonio nei macrofagi distribuiti nelle vie aeree corrispondeva alla riduzione del 17% del volume respiratorio forzato in un secondo, del 12,9% della capacità vitale forzata e del 34,7% del flusso respiratorio forzato. Non è un caso che sia stata misurata la funzione polmonare nei bambini. Lo sviluppo dei polmoni e la loro funzionalità si protrae per tutta l’infanzia con un picco massimo tra i 20 e i 25 anni, poi rimane stabile per circa 10 anni prima di iniziare un declino che procede con l’avanzare dell’età. Se nella fase di crescita della funzione polmonare si verifica un deficit o un rallentamento, non sarà più possibile recuperarlo e rimarrà tale per tutta la vita. Una condizione paragonabile e secondaria solo all’esposizione al fumo di sigaretta, come fattore di rischio di morte. L’unico dato “positivo” rilevato dallo studio riguardava i bambini asmatici: il contenuto di carbone nei macrofagi delle loro vie aeree era più basso di quello rilevato nei bambini sani. Un po’ magra come consolazione
Una questione di dimensioni...Oggi la classificazione di polveri più o meno inquinanti si basa esclusivamente sul diametro delle particelle stesse (che può variare da un valore minimo di 0,005 mm fino ad un massimo di 100 mm). E' stato scientificamente provato, infatti, che l'azione nociva delle polveri inquinanti è inversamente proporzionale alle dimensioni delle particelle: quelle con un diametro maggiore di 30 micron (milionesimo di metro o µm) vengono fermate nella parte alta dell'albero respiratorio e poi espulse con la tosse; quelle con un diametro inferiore a 10 µm (caratterizzati dalla sigla PM10 o PM2,5 se di dimensioni ancora più piccole), invece, riescono a raggiungere i tratti successivi delle vie respiratorie. Ma non basta: le PM10 sono denominate polveri inalabili, in quanto capaci di penetrare tutto il tratto superiore dell'apparato respiratorio fino ai bronchi, mentre le PM2,5 sono dette polveri respirabili poiché capaci di penetrare tutto l'apparato respiratorio, cioè fino agli alveoli polmonari (dai bronchi sino agli alveoli polmonari). Sono proprio questi ultimi gli inquinanti più dannosi per la salute dell'uomo; posizionandosi direttamente sulla mucosa dell'albero respiratorio e sugli alveoli, infatti, queste piccolissime polveri possono causare disturbi dell'apparato respiratorio, dalle semplici irritazioni alle più gravi patologie, cancro compreso....e di sostanza"A fare la reale differenza, però" sottolinea Girolamo Chiappino, direttore della Clinica del Lavoro "Luigi Devoto" dell'Università di Milano "non è solo la dimensione delle particelle stesse, bensì anche e soprattutto il tipo di sostanze in esse contenute. Una particella, infatti, può dare effetti molto diversi da quelli di altre particelle di ugual misura e nelle medesime concentrazioni aeree, ma di diversa composizione. A Milano, per esempio, le polveri sono molto più ricche di amianto rispetto a Roma (in media, 10 volte di più) e ciò le rende molto più pericolose rispetto ad altre di pari dimensioni, ma contenenti una minor percentuale di questo minerale". L'amianto, infatti, è una delle sostanze più inquinanti presente nelle città industrializzate. "La sua diffusione" continua Chiappino "è dovuta principalmente ai tetti di case e capannoni realizzati in cemento-amianto, un particolare composto usato per i riconoscibilissimi elementi ondulati. In particolari condizioni atmosferiche (pioggia, vento, gelo, …), infatti, questo materiale libera nell'aria numerose particelle ricche di amianto che, viaggiando nell'atmosfera, mettono a rischio i nostri polmoni. Proprio per questo l'eternit (è questo il nome attribuito al composto) è stato vietato dal 1994". Altra sostanza dannosissima se diffusa nell'aria è il carbone. "Di per sé apparentemente innocuo, il carbone è infatti una sostanza ad elevate capacità adsorbenti (cioè è in grado di legarsi a qualsiasi composto chimico). Proprio come una spugna, infatti, il carbone riesce ad assorbire le sostanze chimiche che incontra e, una volta respirato, trascina tutto il suo contenuto nei bronchi e nei polmoni". Qui di seguito è riportato un comodo schema esplicativo dei rischi associati all'inalazione di PM10 a seconda della durata dell'esposizione:

Rischio provocato da esposizione a Polveri

breve periodo
* Aumento mortalità …
per malattie alle vie respiratorie 3,0 - 4,0
per malattie circolatorie 1,0 - 2,0
...totale 0,5 - 1,0

* Aumento ricoveri in ospedale … per malattie respiratorie
1,5 - 2,0

...per malattie cardiocircolatorie
0,5 - 1,0

* Aumento delle consultazioni mediche urgenti per asma
2,0

* Aumento degli attacchi di asma nei soggetti asmatici
5,0

* Aumento dell'uso di medicinali supplementari negli asmatici
5,0

* Aumento delle assenze da lavoro, attività limitata a causa di malattie dell'apparato respiratorio
10,0

lungo periodo
* Aumento mortalità totale
3,0 - 8,0

* Aumento della bronchite cronica negli adulti
25,0%

* Aumento della tosse e dell'espettorato negli adulti
13,0%

* Aumento della bronchite acuta nei bambini durante l'anno precedente
35,0%

* Aumento dei disturbi alle vie respiratorie nei bambini
54,0 %

* Diminuzione della funzione polmonare negli adulti
3,0

(Fonte: Greenpeace; Medici per l'ambiente, Inquinamento atmosferico e salute 1997)

ALLA LUCE DI QUESTA ENNESIMA RICERCA CHE RVIDENZIA I RISCHI DA ESPOSIZIONE A POLVERI SOTTILI E TENUTO CONTO DEI DATI, MOLTO ALLARMANTI, RECENTEMENTE FORNITI ANCHE DALL' ARPAV.. LANCIAMO UN APPELLO A SINDACI (RESPONSABILI DELLA SALUTE DEI CITTADINI) E AMMINISTRATORI TUTTI.. FERMIAMOCI UN ATTIMO E RIFLETTIAMO TUTTI ASSIEME !!!! E' FOLLE AGGIUNGERE ALTRE FONTI DI INQUNAMENTO A QUELLE CHE GIà CI SONO (e sulle quali bisognerà intervenire)
Il Pati come strumento di difesa del territorio e della salute dei cittadini. Il piano di assetto territoriale intercomunale che i comuni di Seren del Grappa e Fonzaso stanno elaborando in questi giorni come strumento urbanistico è allo studio anche del comitato "Prà Gras". Un'opportunità che il comitato che si batte contro l'insediamento di Forgialluminio3 coglie come parte integrante del proprio progetto di informazione e interessamento sulla questione dell'inquinamento nella piana fonzasina. «Vorremmo organizzare in tempi brevi, magari nel prossimo fine settimana, un incontro pubblico ad Arten per confrontarci con i cittadini - spiega il portavoce del comitato Tiziano Fantinel - ed elaborare osservazioni congruenti che possano tutelare la salute dei cittadini. Speriamo che queste nostre osservazioni poi vengano prese in considerazione nella stesura definitiva del piano».
Il comitato continua anche nelle altre attività di sensibilizzazione «Per l'ultima settimana di marzo contiamo di organizzare la passeggiata da Arten alla zona industriale di Fonzaso - continua Fantinel - alla quale hanno aderito numerosi comitati di cittadini, non solo della nostra provincia, a dimostrare come il tema susciti attenzione anche a livello regionale e nazionale».

martedì 26 febbraio 2008

DATI ALLARMANTI !!

Le polveri sottili hanno messo in croce anche la provincia di Belluno, che in un Veneto con la maglia nera si è fatta risucchiare, impotente. Da molto tempo le concentrazioni non erano così forti e persistenti come tutta la settimana scorsa. Il picco l'ha avuto, come sempre, Feltre, che giovedì ha raggiunto il poco invidiabile primato di 149 microgrammi per metro cubo (superato in assoluto forse una sola volta) e che in questi giorni deve fare i conti con tre cantieri (ascensori, Uniera, galleria Romita). Aria pessima, secondo le classificazioni dell'Arpav, e in ogni caso scadente dove i valori sono compresi fra 50 e 100. Tenuto conto che l'inverno non è fra i più freddi, e che quindi gli impianti di riscaldamento lavorano meno, c'è di che preoccuparsi.
L'anomalia che gli esperti sottolineano sta nella combinazioni di due fattori: l'alta pressione, che schiacciando l'aria calda al suolo stabilizza il profilo termico, e l'assenza di circolazione d'aria al suolo. Se Feltre ne ha contati sette su sette giorni, i superamenti a Belluno sono stati sei consecutivi e quattro addirittura nell'isola felice di Pieve d'Alpago, più alta di quota, segno che nel Veneto non si è salvato nessuno. Questi dati portano così Belluno, già in questi due primi mesi dell'anno, a eguagliare la media annua consentita (40 microgrammi), peggiorano quella di Feltre (52)
A Feltre, proprio in virtù di una cronica mancanza di circolazione d'aria, la situazione è stata molto peggiore, perché la centralina di via Colombo ha registrato sabato 149 microgrammi, valore non isolato. Per sette giorni consecutivi la conca è stata flagellata dal Pm10: 57 lunedì, 68 martedì, 125 mercoledì, 146 giovedì, 132 venerdì, 149 sabato e 118 domenica. Tanto è bastato per far schizzare la media annuale a 52 contro il limite di 40 da verificare a fine anno.

RITENIAMO CHE QUESTI DATI SIANO MOLTO PREOCCUPANTI (COSA TRA L'ALTRO AFFERMATA ANCHE DALL'ASSESSORE ALL'AMBIENTE DELLA PROVINCIA.)
NON POSSIAMO PENSARE CHE CI SI "ABITUI" A QUESTI CONTINUI SFORAMENTI E SI PRENDA SOLO ATTO DEL FATTO SENZA PRENDERE PROVVEDIMENTI ADEGUATI. E' ANCHE PER QUESTO CHE STIAMO ORGANIZZANDO DELLE SERATE SIA SU QUESTA TEMATICA CHE SU ALTRE (PROBLEMA DEI TUMORI), CHE STANNO A CUORE A MOLTI BELLUNESI

venerdì 22 febbraio 2008

LA POSIZIONE DEL COMITATO SULLA QUESTIONE INSEDIAMENTO FORGIALLUMINIO A FONZASO

Il Comitato "Prà Gras", facendosi portavoce della crescente preoccupazione della popolazione relativa ai rischi per la salute conseguente al degrado-inquinamento ambientale chiede:

- in merito all’insediamento del nuovo stabilimento della Ditta Forgialluminio 3 s.r.l., che le attività lavorative insediate e da insediare siano ammesse, precisando fin d'ora in modo chiaro ed inequivocabile, che non saranno consentite attività di fonderia di alcun tipo, né ora né in futuro intendendo per fonderia una attività che preveda la fusione di metalli e non metalli.

- che il Consorzio, di concerto con il Comune di Fonzaso, dia avvio ad approfondimenti di tipo tecnico-legale mirati ad escludere in modo netto ed inequivocabile l'insediamento di una fonderia di qualsiasi tipo.

"passeggiata"

Noi del comitato "prà gras" (No Fonderia a Fonzaso-BL) stiamo pensando di organizzare una "passeggiata (di 3km) lungo una strada che collega Arten a Fonzaso..passando vicino al sito dove voglion insediare una Fonderia di Alluminio.. questi sono dei peniseri scaturiti da alcune nostre riflessioni
Le condividiamo con voi..sperando che siano da stimolo per una riflessione..e ad essi se ne aggiungano altri e altri ancora
Ci auguriamo poi che in quell'occasione (ancora da fissare) potremmo essere in molti a condividerle..

Quando ci chiedevano “dove fosse il prà gras”..o quando discutevano sulla “giusta collocazione” dello stesso..molti di noi sorridevano.. sapevamo benissimo dove era il “Prà Gras”.. quel “luogo non luogo”..quell’ insieme di essenze, colori, fragranze capaci di convivere e condividere…
Quello spirito vitale che ci ha pervaso e sorretto in questi mesi di impegno, di dedizione, di delusioni.. di vita..vissuta.. vorrei tanto che si palesasse appieno in quella che potremmo definire .. “una passeggiata”.. “un prato in movimento”
Un insieme di uomini..donne..di colori che attraversano la campagna..che sfiorano altri esseri..e li fecondano con il loro spirito, con il loro esserci..
E tutto potrebbe "accadere" in un periodo..la primavera.. che è per antonomasia sinonimo di risveglio..di quasi rinascita..
Una passeggiata che è soprattutto un sorridere..un guardarsi attorno per contemplare la “bellezza”.. una bellezza che è del nostro territorio ed è in noi.. del nostro essere.. una bellezza che sfugge a concetti di valorizzazione..di sfruttamento.. una bellezza che è tale in quanto si palesa.. c’è!
Una bellezza che è anche contrapposizione netta e inconciliante con la “bruttura” dell’animo.. delle devastazioni ambientali.. delle aberranti “costruzioni” generatrici di interessi.. alle scelte fatte da pochi e che condizionano il futuro di molti..
Una bellezza che è anche contrapposizione all’abitudine alle brutture.. perché anche le brutture più atroci pian piano entrano a far parte della consuetudine e si accettano (gli sforamenti costanti delle polveri, l'elevata incidenza dei tumori, la perdita di diritti, l’aridità di pensiero e di animo..)
Una “passeggiata” che è un riappropriarsi..ognuno col suo ritmo, con le sue sensibilità..ma inevitabilmente con un sorriso che illumina il volto e l’animo

sabato 16 febbraio 2008

Abbiamo letto con molta attenzione le dichiarazioni di capigruppo di opposizione Ci ha fatto piacere leggere le loro dichiarazioni che plaudono al nostro impegno civile e dell´opera che abbiamo fin qui svolto.. Ci ha sorpreso molto positivamente la loro testimonianza relativa all´esistenza di un documento sottoscritto dal precedente presidente del consorzio e dalla ditta che parla di divieto di "fonderia di alcun tipo né ora né mai"
Un documento che testimonia la volontà, reiterata nel tempo, di pensare si a nuovi insedianti industriali ma anche e soprattutto alla tutela dell´ambiente e della salute dei cittadini Speriamo che questo spirito (condiviso da tantissimi nostri concittadini) continui a caratterizzare le decisioni del consorzio anche nei giorni, nei mesi a venire
Nel frattempo il comitato "prà gras" continua nella sua opera di sensibilizzazione, di informazione, di raccolta di consulenze, adesioni e pareri Il tutto anche finalizzato ad una serie di serate pubbliche (con medici ed esperti) che intende organizzare a breve. Si sta anche prendendo in seria considerazione l´ ipotesi di una camminata Arten - Fonzaso alla quale invitare tutti i cittadini che chiedono che a Fonzaso non ci sia mai posto per una Fonderia e gli altri comitati di cittadini che in questo nostro anno abbiamo incontrato e coi quali abbiamo condiviso pensieri, iniziative e una sensibilità che va oltre i confini del proprio giardino
(oggi siamo anche stati contattati da una compagnia teatrale veneta che vorrebbe fare una rappresentazione ispirandosi alle nostre vicende)

venerdì 15 febbraio 2008

Il Parco Dolomiti Bellunesi dice no all'ampliamento della Metalba

Anche l'Ente Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi ha presentato in Provincia di Belluno le proprie osservazioni manifestando contrarietà al progetto di ampliamento della Metalba. La notizia è stata accolta con grande soddisfazione dal Comitato degli abitanti di Fortogna, che ormai da anni convivono quotidianamente con i disagi causati dalla fonderia di alluminio e che da tempo hanno manifestato all'ente provinciale la loro situazione presentando a loro volta, osservazioni in merito alle pratiche V.I.A. e A.I.A. L'ultimo episodio in ordine di tempo si è verificato domenica quando i cittadini hanno richiesto l'intervento dell'Arpav per cercare di porre fine a un rumore insopportabile che aveva avuto inizio venerdì.
Secondo quanto presentato dal Parco, la zona di San Martino è posta nei pressi della Conca di Cajada definita dal Piano del Parco come zona di valore naturalistico elevatissimo, per non parlare della stessa gola del torrente Desedan, tra Fortogna e il confine del Parco, considerata area dove ampliare la perimetrazione del Parco. È stata inoltre tenuta in considerazione la recente candidatura delle Dolomiti a "patrimonio mondiale dell'umanità" dell'Unesco.
«Ora - si chiedono i cittadini del Comitato - visto che pressoché tutto il territorio del Parco è compreso nei confini di questa candidatura con le ovvie reciproche positive o negative ricadute delle aree contermini, come risponderà la Provincia, entusiasta sostenitrice di tale candidatura, alle richieste di una fonderia?».

Sulla Forgialluminio ora il Consorzio tace

vecchia delibera l’organismo che gestisce l’area produttiva negava l’insediamento
di una fonderia
Fonderia Forgialluminio, il dibattito continua. Nell'acceso dibattito ora entrano i consiglieri di minoranza Fermino Lira e Mauro Fantinel. Secondo i componenti l'opposizione non esiste una delibera di consiglio comunale in cui si escluda esplicitamente l'ipotesi di una fonderia. Se da una parte si afferma di approvare l'insediamento Forgialluminio 3 con esclusione della fusione
diretta di materiali grezzi subito sotto è testualmente consentita la produzione di barre fuse di leghe di alluminio, pressofusione di leghe di alluminio. Tali affermazioni consentono di nutrire qualche dubbio su che cosa si andrà a produrre».
«Allo stato attuale della procedura di approvazione l'unico documento mancante è il parere attuale del consorzio per l'industrializzazione. Il responsabile dell'ufficio tecnico comunale ha già dato, in base al regolamento edilizio vigente, il proprio parere favorevole all'innalzamento
delle altezze fino ad un massimo di 13.5 metri. Per rendere l'idea di chi ha il coltello dalla parte del manico vogliamo riportare, a tal proposito, una frase presa dalla documentazione a disposizione, in cui la ditta richiedente il lotto (allora ALMAX srl) pretende da parte dell'amministrazione comunale un impegno scritto del comune di Fonzaso di approvare in deroga al P.R.G. un'altezza massima dei fabbricati di 13 metri secondo le necessità produttive
(e non di manutenzione) dell'attività insediata fino ad un massimo del 50%"».
«In risposta il consorzio esprime parere favorevole, in linea di massima, all'assegnazione del lotto produttivo richiesto per esercitare le attività lavorative indicate, precisando fin d'ora, in modo chiaro ed inequivocabile che non saranno consentite attività di fonderia di alcun tipo, ne ora né in
futuro. Questo è l'unico documento in cui l'ipotesi di una fonderia viene esclusa in maniera chiara e precisa. Ci si chiede pertanto - scrivono Lira e Fantinel - perché una simile netta presa di posizione non sia stata ripetuta anche nelle delibere del consiglio comunale e del consorzio».
«A proposito della verità del sindaco non si capisce a cosa si riferisca considerato che ha già relazionato pubblicamente nell'assemblea indetta dal comitato Pra Gras. Comunque se ritiene di aver ancor qualcosa da dire è bene che lo faccia pubblicamente. Aspettiamo con ansia! Vi è inoltre un atteggiamento che - tuonano i consiglieri - ci pare poco rispettoso dell'impegno civico da parte dei cittadini che si sono costituiti nel comitato Pra Gras: costoro hanno impegnato il loro tempo per studiare la documentazione, per capire cosa stava succedendo ed hanno informato la
cittadinanza: come vogliamo definire questo se non impegno civile? Se però l'amministrazione ha un parere diverso queste persone diventano dei rompiscatole? Non è questo forse un atteggiamento pretestuoso?».
A.T.
Il Gazzetino 15/02/2008

mercoledì 13 febbraio 2008

Apprezziamo tanto l'intenzione dell' amministrazione di Fonzaso e soprattutto del consorzio per l'industrializzazione della vallata del Cismon di rivedere in senso restrittivo la delibera inerente l'insediamento della Forgialluminio3 a Fonzaso.Mai abbiamo messo in discussione tale insediamento ma sempre e solo chiesto che non venissero effettuate certe lavorazione decisamente insostenibili per il nostro territorio bello ma fragile. Troviamo comunque singolare che si affermi che l'ipotetico nuovo opificio non sarà una Fonderia e poi si dica che verrà consentito di effettuare la rifusione di scarti della lavorazione. Qualche dubbio lo abbiamo anche sulla spiegazione relativa alla classificazione dell’azienda (insalubre di prima classe) Abbiamo pertanto avviato una serie di consultazioni tecniche e forniremo quanto prima le risposte ottenute
Crediamo che comunque sia importante evitare le discussioni sterili e le contrapposizioni inutili: in questa importante fase serve un confronto chiaro e leale per poter giungere alla tanto auspicata "rimodulazione della delibera" a tutela della salute dei fonzasini (soprattutto degli abitanti di Calderal), dei feltrini e del nostro già malconcio ambiente.In attesa dell'incontro pubblico annunciato dal Sindaco continuiamo nella nostra campagna di informazione, sensibilizzazione, di raccolta dati e pareri tecnici qualificati.
Invitiamo ancora i cittadini tutti e chiunque sia interessato a informarsi e a partecipare al dialogo per una soluzione condivisa e responsabile.

sabato 9 febbraio 2008

Si è parlato molto, in questi giorni dell’ ipotetico stabilimento della Forgialluminio3 a Fonzaso.
Cio’ è sicuramente molto positivo, perché più si parla, più si discute e ci si confronta su certe tematiche (soprattutto se sono delicate come lo è questa) e più si riescono a chiarire eventuali punti controversi
Noi cittadini del Comitato “Prà Gras” non possiamo che esprimere piena soddisfazione per quanto affermato dalla CGIL e condividere quanto detto dal segretario Bressan.
Ha molta rilevanza questa presa di posizione di un organizzazione tanto importante, radicata sul territorio, con conoscenze e professionalità tali per far chiarezza, definitivamente su detta questione.
Ci stupiscono invece le dichiarazioni del vice-sindaco di Fonzaso che ricordando che l’Arpav non ha riscontrato nulla che non si sapesse al riguardo dell’ eventuale stabilimento fonzasino , ha affermato che tale opificio sarebbe da ritenersi “insalubre di seconda classe” scordando che l’Amministrazione Fonzasina ha invece permesso l’insediamento di una industria “insalubre di prima classe” (e in tanti si sono chiesti il perché).
Accogliamo invece con piacere le dichiarazioni del Sindaco Furlin e della sua volontà di organizzare un “assemblea pubblica”. Diamo sin da ora la nostra disponibilità al Sindaco per dare il nostro aiuto nell’ organizzazione di questo incontro affinchè diventi un’ottima occasione per confrontarsi sui documenti e sulle volontà di questa amministrazione.
Come abbiamo più volte affermato, riteniamo fondamentale il dialogo costruttivo e la collaborazione al fine di risolvere al più presto la questione. Confidiamo pertanto che l’assemblea pubblica annunciata dal Sindaco Furlin diventi l’occasione per chiarire definitivamente questo punto e si possano avviare tutte quelle iniziative atte a impedire l’insediamento di una fonderia a Fonzaso perché, citando il segretario della CGIL Bressan, “una fonderia a Fonzaso è insostenibile”.

giovedì 7 febbraio 2008

TRASPARENZA SULLA FORGIALLUMINIO 3

I LEGALI DEL SINDACATO CHIEDERANNO LE CARTE, NON SONO AMMESSE BUGIE
In base a quali elementi è stato autorizzato lo stabilimento della Forgialluminio3? quali valutazioni sono state fatte prima del via libera rilasciato dal comune il 30 ottobre scorso? Le domande dei cittadini riuniti nel comitato Prà gras sono state raccolte e rilanciate dalla Cgil nei giorni scorsi. Ma le risposte finora son state evasive, al punto che il sindacato ieri ha annunciato l'intenzione di affidare ai suoi legali il compito di fare chiarezza sulle pratiche custodite dal comune e dalla usl. "Abbiamo chiesto all'azienda sanitaria di spiegarci quali valutazioni sono state fatte prima dell'autorizzazione" racconta il segretario Renato Bressan. "Ci è stato risposto soltanto che la pratica è stata seguita dal responsabile dello sportello unico per le pratiche edilizie del comune". Una non risposta o comunque una risposta insoddisfacente secondo la Cgil. "che tipo di parere è stato dato,su quali elementi, con quale documentazione di supporto: tutto questo non è stato ancora chiarito nonostante si tratti di documenti pubblici. l'accesso ai quali è sancito dalla legge sulla trasparenza" insiste Bressan "E la questione è tanto più grave quanto più vengono avvalorate le ipotesi che lo stabilimento potrebbe fare anche pressofusione, diventando quindi una fonderia" Sr quella che oggi è soltanto un ipotesi fosse dimostrata, per Bressan "le istituzioni dovrebbero assumersi la responsabilità di aver mentito ai cittadini, su un tema delicato che riguarda direttamente la salute e la qualità della vita" Bressan non concede attenuanti "non si puo' mettere in gioco la credibilità delle istituzioni. Ci auguriamo che nessuno abbia detto bugie. Siamo i primi a chiedere lo sviluppo e il lavoro, ma mai a scapito della salute. Una fonderia a Fonzaso è insostenibile. La conca feltrina è già in piena emergenza per le polveri sottili e ha il primato per incidenza tumorale. Non siamo nelle condizioni di sopportare un insediamento inquinante. Per questo vogliamo avere, fin d'ora, tutte le rassicurazioni necessarie a cancellare ogni sospetto"

lunedì 4 febbraio 2008

INTERROGATE I NOSTRI TECNICI

Sin dalla sua "nascita" il Comitato "Prà Gras" ha sempre evitato di cadere in sterili polemiche, in inutili contrapposizioni, in approssimative accuse. Anzi, ha da sempre cercato il dialogo, il confronto sulle cose e le questioni.. la condivisione di conoscenze e saperi al fine di chiarire al meglio la questione
Ed è con questo spirito costruttivo che diamo il via a questa nostra nuova iniziativa..

"INTERROGATE I NOSTRI TECNICI"

Diamo infatti la nostra più completa e totale disponibilità a cittadini, amministratori, a chiunque sia interessato per raccogliere le loro domande, le loro perplessità e girarle ai tecnici e agli esperti che abbiamo conosciuto e contattato in questi mesi
E' sufficiente inserirla tra i commenti di questo spazio o inviare una mail a: ariaprotetta@tiscali.it
..restiamo e siamo convinti che sia solo attraverso una costruttiva collaborazione e una partecipazione diffusa che si potrà giungere a qualche positivo (per tutti) risultato

venerdì 1 febbraio 2008

SERATA a SEREN del GRAPPA

Senz’altro positiva la serata organizzata dal Comitato “Prà Gras” a Seren del Grappa.Un incontro con la popolazione partecipato e vivo, con molti interventi da parte dei cittadini (molti fonzasini) decisamente contrari a questo insediamento.Dopo una precisa descrizione della documentazione fin qui raccolta (con una serie di aspetti poco chiari) si sono illustrate le consulenze fin qui avute dal comitato.Consulenze che palesano, in modo assai evidente (e incontestabile) che non solo l’ ipotesi Fonderia a Fonzaso è molto reale e concreta ma anche che il piano industriale della ditta apre le porte perfino a una fonderia di rottami (come illustrato nella perizia del dott. Caldiroli riportata anche qui nel blog del comitato). Tutto ciò, a detta sia del comitato che dei cittadini presenti, non è ammissibile soprattutto in una zona delicata, fragile e già messa a dura prova come lo è la vallata feltrino. Purtroppo troppo spesso ci si “abitua” a dati drammatici e preoccupanti, come i frequentissimi sforamenti dei limiti delle polveri sottili (e le conseguenze dell’esposizione a queste polveri, soprattutto per i bambini, son tristemente noti) e soprattutto dell’elevatissima incidenza dei tumori soprattutto alle vie respiratorie (oltre 600 nuovi casi ogni anno all’ospedale di Feltre).
Noi crediamo sia molto importante non rassegnarsi e avviare una profonda riflessione su tutto ciò; che sia necessaria per il nostro territorio una nuova politica di gestione che tenga conto delle necessità lavorative, del diritto d’impresa quanto della salute pubblica e della qualità ambientale, programmando lo sviluppo e pensando al futuro di chi vive il territorio.
L’incontro si è concluso con un accorato invito agli amministratori, ai politici affinché prestino attenzione alla “voce” dei cittadini, ma anche ai cittadini stessi affinché continuino incessantemente la mobilitazione (anche al di fuori dei confini comunali), a far sentire forte e chiaro il loro “NO a una FONDERIA a FONZASO !!”
Perché è solo attraverso un azione di questo tipo che si sono ottenuti e forse si otterranno dei risultati concreti. (un grazie al Sindaco di Seren Loris Scopel per la sua presenza e per quanto detto al nostro incontro)