sabato 9 febbraio 2008

Si è parlato molto, in questi giorni dell’ ipotetico stabilimento della Forgialluminio3 a Fonzaso.
Cio’ è sicuramente molto positivo, perché più si parla, più si discute e ci si confronta su certe tematiche (soprattutto se sono delicate come lo è questa) e più si riescono a chiarire eventuali punti controversi
Noi cittadini del Comitato “Prà Gras” non possiamo che esprimere piena soddisfazione per quanto affermato dalla CGIL e condividere quanto detto dal segretario Bressan.
Ha molta rilevanza questa presa di posizione di un organizzazione tanto importante, radicata sul territorio, con conoscenze e professionalità tali per far chiarezza, definitivamente su detta questione.
Ci stupiscono invece le dichiarazioni del vice-sindaco di Fonzaso che ricordando che l’Arpav non ha riscontrato nulla che non si sapesse al riguardo dell’ eventuale stabilimento fonzasino , ha affermato che tale opificio sarebbe da ritenersi “insalubre di seconda classe” scordando che l’Amministrazione Fonzasina ha invece permesso l’insediamento di una industria “insalubre di prima classe” (e in tanti si sono chiesti il perché).
Accogliamo invece con piacere le dichiarazioni del Sindaco Furlin e della sua volontà di organizzare un “assemblea pubblica”. Diamo sin da ora la nostra disponibilità al Sindaco per dare il nostro aiuto nell’ organizzazione di questo incontro affinchè diventi un’ottima occasione per confrontarsi sui documenti e sulle volontà di questa amministrazione.
Come abbiamo più volte affermato, riteniamo fondamentale il dialogo costruttivo e la collaborazione al fine di risolvere al più presto la questione. Confidiamo pertanto che l’assemblea pubblica annunciata dal Sindaco Furlin diventi l’occasione per chiarire definitivamente questo punto e si possano avviare tutte quelle iniziative atte a impedire l’insediamento di una fonderia a Fonzaso perché, citando il segretario della CGIL Bressan, “una fonderia a Fonzaso è insostenibile”.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

MA DAVVERO A FONZASO LE INDUSTRIE CHE FONDONI SCARTI DI ALLUMINIO (MAGARI QUALCHE DECINA DI TONNELLATA AL GIORNO) NON SI CHIAMANO FONDERIE?
E IO CHE PENSAVO CHE ANCHE Lì SI PARLASSE IN ITALIANO

Anonimo ha detto...

Ho guardato sul vocabolario e le aziende che fondono scarti di alluminio si chiamano Fonderie

Anonimo ha detto...

Ho letto l'articolo di oggi sul Corriere delle Alpi e trovo molto strano che l'Arpav dichiari che uno stabilimento in cui si fondono scarti di alluminio non sia una fonderia Sarà da verificare questa cosa

Anonimo ha detto...

Secondo me siete troppo moderati, in questi casi bisogna fare come a Napoli o in Val di Susa

Anonimo ha detto...

Ho letto l'articolo in cui ci sono le dichiarazioni del sindaco Penso che l' Arpav debba confermare quelle dichiarazioni, ne va della sua credibilità