venerdì 20 aprile 2007

A proposito dell'alluminio che non fa male... dal Gazzettino del 20/04/07


LO SCIOPERO

ALANO - Braccia incrociate, oggi e domani, alla Ima Ferroli di Alano di Piave. Fim-Cisl e Fiom-Cgil chiedono all'azienda maggiore attenzione alla sicurezza e alla salute dei dipendenti.

Sono le rsu Alessandro Capra e Marco Nani (Fim-Cisl) e Pierangelo De Zorzi e Antonio Garau (Fiom-Cgil) che spiegano che «sono previsti scioperi e blocchi della produzione straordinaria con modalità di un'ora e mezza per domani venerdì (oggi) e di sei ore per sabato. Con questa azione vogliamo sensibilizzare l'azienda a favore di aspetti importanti quali la sicurezza e la salute sul posto di lavoro».

Un tema assolutamente all'ordine del giorno in più settori lavorativi, in questo periodo, che ora tocca questa azienda produttrice di termosifoni utilizzando sempre più l'alluminio e sempre meno l'acciaio.

«In questi ultimi anni - sottolineano le rsu - i lavoratori hanno assecondato l'azienda sulle esigenze produttive quali, ad esempio, i contratti sulla produzione straordinaria. Oggi siamo noi a chiedere alla Ima Ferroli una pari attenzione nei nostri confronti soprattutto, appunto, su temi importanti quali la sicurezza e la salute».

Concordi su queste preoccupate posizioni anche il segretario provinciale Fiom-Cgil Alessandro Da Rugna e Marina Bernardi della segreteria provinciale Fim-Cisl.

«Alla Ima Ferroli - affermano Da Rugna e Bernardi - si registra uno scarso impegno nei confronti della tutela della salute dei lavoratori. Poca attenzione alla cura dell'ambiente e alla gestione dei fumi. Situazioni nei confronti delle quali bisogna prendere quanto prima a necessari provvedimenti».

R.G.

mercoledì 18 aprile 2007

dal Gazzettino del 18/04/07

FONZASO L’assessore Gianvittorio Lucaora contesta il comitato "Pra Gras"
«La Forgialluminio per combattere lo spettro dell'emigrazione»

Sulla Forgialluminio è ancora botta e risposta. Il tema "caldo" della futura fonderia continua a far parlare. In paese è diviso e le tesi sono contrastanti.

L'assessore Gianvittorio Lucaora contro il comitato "Pra Gras". Ma non solo. Attacca soprattutto chi non capisce che la fabbrica Forgialluminio poterà a Fonzaso occupazione in tempi brevi.E lo fa con una lettera aperta in cui tocca tutti i temi caldi della questione: tra breve uno stabilimento di 27mila metri quadrati per la pressofusione dell'alluminio aprirà in comune e Lucaora vuole sostenere l'operato dell'amministrazione, che ha dato il via libera al progetto.«Il difficile e fare e realizzare, mentre la critica è la cosa più semplice che ci sia - dice l'assessore - nel mondo lavorativo dei nostri cittadini ci sono realtà diverse, c'è chi fa lavori pericolosi, in galleria, tra perforazioni e sondaggi, oppure nei centri edili o stradali. In queste realtà i pericoli sono costanti, si usano spesso abiti antinfortunistici. E poi, c'è chi lavora con camicia bianca e scarpe leggere: accedere a questi posti non è possibile a molti, perché l'intelligenza, la fortuna e le raccomandazioni non sono uguali per tutti. Tutti però vorremmo avere la possibilità di ottenere un lavoro decoroso vicino ai nostri cari, usando le valigie solamente per le ferie».Proprio per fornire un lavoro ai concittadini Lucaora appoggia la decisione di aprire una nuova fabbrica.«Sarei curioso di sapere in quale ambiente operano quelli del comitato - continua l'assessore- Ai non residenti consiglierei di non mettere il naso in problemi altrui. E vorrei rimarcare, inoltre, che nessuno ha votato contro l'insediamento della Forgialluminio. Infine, vorrei chiarire una volta per tutte che, secondo la legge, anche allevamenti di animali, salumifici, carrozzerie o tipografie sono aziende insalubri di primo tipo, categoria in cui rientra anche la Forgialluminio».
Elisa Trimeri

martedì 17 aprile 2007

dal Corriere delle Alpi 17/04/07

Fonzaso. Polemica a distanza tra il gruppo di cittadini e il

sindaco che chiede di mettere le carte in tavola

Furlin: «Facciano un esposto in Procura»

Il comitato Pra Gras afferma di avere elementi nuovi sulla Forgialluminio

FONZASO. «Se hanno nuovi elementi, facciano un esposto alla Procura della repubblica». Risponde così, lanciando il guanto della sfida, il sindaco di Fonzaso Gianluigi Furlin all’ultima uscita del comitato Pra Gras, il gruppo nato per contrastare l’insediamento dello stabilimento Forgiallumio in zona industriale. Gli ambientalisti infatti dicono di avere «nuovi e importanti elementi tali da far riconsiderare all’amministrazione comunale la decisione presa e a indurre i fonzasini a palesare appieno la loro contrarietà al progetto». Quali siano però questi nuovi e importanti elementi non viene detto. Ad ogni modo la collisione con il comune e il consorzio per l’industrializzazione, che comprende anche le amministrazioni di Lamon e Sovramonte, sembra ormai inevitabile.
Il comitato, pare di capire, preannuncia autentici colpi di scena: «La documentazione che abbiamo raccolto e stiamo quotidianamente raccogliendo rafforza il nostro forte e determinato impegno a continuare la nostra campagna di sensibilizzazione e di informazione, quello che finora non è stato fatto da chi era deputato a tale compito». «I nostri compaesani», concludono da Fonzaso, «ci stanno gratificando, e questo contrariamente a chi pensa e continua a proclamare che i giochi sono oramai fatti».
«Informazione?», si chiede allibito il primo cittadino Gianluigi Furlin, bersaglio principale del neonato gruppo, «io sono sempre sul territorio e per i miei concittadini sono sempre reperibile». «Finora», aggiunge, «non ho mai ricevuto una protesta sul punto. Anzi ricordo per l’ennesima volta che gli stessi consiglieri di minoranza non hanno votato contro l’insediamento della fabbrica e che c’è il via libera dei miei colleghi di Lamon e Sovramonte».
Furlin non ha paura di fare sul serio e lancia a sua volta una provocazione: «Se hanno elementi nuovi come dicono facciano pure un esposto alla Procura della Repubblica. Io sono tranquillo».
C’è poi la questione occupazionale: «Il Comitato continua a dire che delle quindici assunzioni che ci saranno sette sono trasferimenti da Pedavena, ma non è così». E rilancia: «In un secondo momento la Forgialluminio potrà arrivare ad occupare, se tutto andrà bene, fino a settanta dipendenti».
Non manca una spallata alla minoranza, in particolare al consigliere Christian Lira: «Ho sentito che appoggia la battaglia degli ambientalisti. Mi chiedo dove fosse o cosa facesse quando ne abbiamo parlato in consiglio comunale per più di una volta». Furlin, come da abitudine, non le manda a dire: «Ha anche detto che la delegazione del Comune che ha visitato i locali della Forgialluminio di Pedavena forse pensava di essere in una pasticceria. Le sue parole mi fanno pena. Non so chi pensa di essere».
Cristian Arboit

sabato 14 aprile 2007

Comunicato Prà Gras: MEGLIO TARDI CHE ORAMAI

Prima di portare, anche fisicamente, la propria solidarietà e vicinanza ai comitati di Alano, Ponte delle Alpi, della Carnia e di S. Pietro di Rosà, partecipando agli incontri da loro organizzati, il Comitato "pra gras" No Forgialluminio a Fonzaso, Stop nocività desidera dire a tutti i cittadini di Fonzaso..
"meglio tardi che..oramai!!"
Con questo slogan riteniamo di riassumere la situazione attuale relativa all'insediamento del nuovo stabilimento Forgialluminio a Fonzaso (industria insalubre di prima classe) che, ricordiamo, occuperà oltre 27000mq (come 5 campi da calcio), darà lavoro a 15 operai (alcuni dei quali trasferiti da Padavena)ed emetterà nell'aria polveri di alluminio, nubi oleose, vapori acidi e basici.
La documentazione che abbiamo raccolto (e stiamo quotidianamente raccogliendo)rafforza il nostro forte e determinato impegno a continuare la nostra campagna di sensibilizzazione e di informazione (informazione che non è stata finora fatta da chi era deputato a tale compito!!!) rivolta ai nostri concittadini (e non solo) che ci stan gratificando per il lavoro svolto finora.
Contrariamente a chi pensa (e continua a proclamare) che i giochi son ormai fatti, riteniamo di avere nuovi e importanti elementi tali da far riconsiderare all'Amministrazione Comunale la decisione presa (e a indurre i fonzasini a palesare appieno la loro contrarietà al progetto), con l'intento di salvaguardare la salute, il territorio, il bene comune
..meglio tardi che oramai!!!

Comitato Prà Gras STOP INDUSTRIE INSALUBRI

martedì 10 aprile 2007

dal Gazzettino del 10/04/07

FONZASO La questione Forgialluminio continua a tener banco e a riscaldare gli animi
«Il comitato "Pra Gras" è in ritardo» Le critiche del consigliere Lira

Fonzaso

«Il comitato "Pra Gras" è utile, ma un po' ritardatario», così Fermino Lira, consigliere comunale di minoranza con il gruppo "Sempre insieme per la comunità", commenta le azioni di protesta portate avanti dall'attivo sodalizio. Azioni di protesta che hanno fatto colpo.

"Pra Gras" è il nome scelto da un gruppo di cittadini che hanno deciso di riunirsi per protestare contro l'apertura in comune di una fabbrica per la pressofusione dell'alluminio.L'insediamento produttivo ha avuto il nulla osta dal consiglio comunale e ora si appresta ad aprire i battenti a Fonzaso.«Il comitato doveva darsi da fare prima della votazione in consiglio - spiega Lira - in modo da far capire alla popolazione quali fossero i rischi legati all'apertura di una fabbrica insalubre, che rilascia nell'aria vapori e polveri dannosi per l'organismo. Spero che la campagna di sensibilizzazione vada avanti, anche se non sono stato coinvolto direttamente nell'iniziativa, che è partita da alcuni privati cittadini senza alcuna connotazione politica».«Vorrei poi esprimere le mie perplessità nei confronti di questo nuovo stabilimento, che occuperà solo 15 operai su un'area di 27mila metri quadrati. A Fonzaso servono servizi che potenzino l'occupazione femminile: bisogna puntare su altre aziende, non possiamo accettare che il nostro comune diventi una pattumiera, barattando la nostra salute con solo quindici posti di lavoro».

Elisa trimeri

sabato 7 aprile 2007

dal Gazzettino del 7/04/07


Fonzaso
«I cittadini di Fonzaso ...

Fonzaso

«I cittadini di Fonzaso sono favorevoli alla Forgialluminio» così sindaco Gianluigi Furlin, cerca di mettere a tacere le polemiche nate dopo al costituzione del comitato "Pra Gras", creato per sensibilizzare l'opinione pubblica sui rischi legati all'apertura in comune di uno stabilimento che si occupa della pressofusione di metalli. «So che il comitato si è riunito a porte chiuse, non sono stato invitato, nessuno ha cercato il confronto con noi amministratori prima della votazione in consiglio comunale: è sterile protestare ora che le decisioni sono state prese, se davvero c'era un interesse ad opporsi all'apertura, bisognava renderlo pubblico prima». Il primo cittadino tende quindi a placare i bollori del comitato, facendo capire chiaramente che la decisione è stata presa, e che non ha intenzione di tornare sui suoi passi: «L'azienda è sicura -continua- porterà lavoro e non solo, servirà anche a salvaguardare le persone già occupate a Pedavena».Un rifiuto netto delle argomentazioni del gruppo, che contesta la poca salubrità dell'azienda, stabilimento nocivo per la salute pubblica che immetterà nell'aria polveri, nubi oleose e vapori acidi. Inoltre, il comitato punta il dito contro l'estensione della fabbrica, che occuperà un'area di 27 mila metri quadrati (quasi come quattro campi da calcio) e darà lavoro a 15 operai. Si associa alle perplessità del comitato anche il consigliere di minoranza Cristian Lira, attualmente a Bristol per compiere alcune ricerche universitarie presso il «Centro di compositi avanzati per la scienza e l'innovazione». Dice Lira: «Mi chiedo se la delegazione del comune è andata in visita ad una fabbrica o ad una mostra di design: è chiaro che un'azienda vista da fuori non inquina, bisogna leggere il problema dall'interno. Mi rendo conto che, non essendo in Italia, non ho potuto fare nulla per bloccare il processo di insediamento». Con gli auguri pasquali, Lira invia a Fonzaso anche una proposta tanto provocatoria quanto realizzabile: «Fate l'azienda come avete intenzione. Poi se inquina la faremo chiudere. E i responsabili di questo fallimento dovranno rispondere di speculazione edilizia e perdita di posti di lavoro».

Elisa Trimeri

venerdì 6 aprile 2007

Dal Gazzettino del 6/04/07


Fonzaso
(r.g.) Alla popolazione ...

Fonzaso

(r.g.) Alla popolazione di Fonzaso, ma anche a quella dei Comuni limitrofi, verranno distribuiti in questi giorni degli speciali auguri di buona Pasqua. Un volantino recante un disegno rappresentante un pulcino, con maschera antigas, che tra le ali regge un cartello con la scritta "No Forgialluminio a Fonzaso".

Mittente del biglietto è il Comitato Pra Gras, preoccupato per il futuro possibile insediamento di uno stabilimento della Forgialluminio. L'opera di volantinaggio verrà svolta in questi giorni pre-pasquali ma anche nei successivi.

«Il nostro "no" a questa fabbrica - spiega Tiziano Fantinel del Comitato Pra Gras - è motivato dal fatto che stiamo parlando di una produzione insalubre di prima classe. Per stessa ammissione dell'azienda, verranno immessi nell'atmosfera polveri derivanti dalla lavorazione dell'alluminio, vapori acidi e basici, fumi e nebbie oleose. Senza dimenticare che nulla è stato detto sul come e dove verranno smaltite le cosiddette emissioni acquose derivate dal ciclo di lavorazione dell'alluminio. Da appuntare, inoltre, il fatto che questo stabilimento occuperà una superficie di oltre 27 mila metri quadrati e che darà lavoro solo a 15 operai».

«Alla luce di tutto ciò - sottolinea - ci sentiamo autorizzati a chiedere all'Amministrazione comunale un ripensamento su questo progetto al fine di tutelare appieno sia la nostra salute che il nostro territorio».

Chi volesse ricevere ulteriori informazioni sull'attività del sodalizio può consultare il sito internet www.pragras.blogspot.com.

Dal Corriere delle Alpi del 6/04/07

E’ ancora scontro sulla Forgialluminio

Il comitato si riunisce a porte chiuse. Furlin: «Movimento politico»

FONZASO. «Ho la netta impressione che si tratti di un movimento politico. Se fossero davvero degli ambientalisti si sarebbero interessati alla questione già qualche anno fa, quando se ne cominciò a parlare per la prima volta». Il sindaco di Fonzaso Gianluigi Furlin ritorna sulla questione Forgialluminio, dopo la riunione a porte chiuse che il comitato Pra Gras ha tenuto mercoledì sera nella sala comunale di Arten. Dal canto loro i passionari anti-emissioni nocive per bocca di Tiziano Fantinel fanno sapere di non avere «nessuna intenzione di scatenare guerre civili. Vogliamo solo che la gente sia informata». Se il primo dice di essere pronto ad un incontro, il secondo prende tempo: «Prima studieremo per bene la faccenda. Poi ci presenteremo dal sindaco».
Furlin continua a sottolineare un fatto: «Un conto è la fonderia, un altro la pressofusione. Lo stabilimento di Forgialluminio a Fonzaso non sarà una fonderia. E’ stato il mio predecessore Alfredo Iannelli a porre un vincolo in tale senso. E da questo non si scappa». Sullo sfondo c’è poi una nuova certificazione ottenuta dalla realtà industriale, presente già a Pedavena con un impianto che dà lavoro a oltre cento dipendenti: «La dirigenza mi ha anticipato proprio ieri di aver ottenuto un nuovo riconoscimento ambientale. E’ un’ulteriore garanzia per lo stabilimento che si andrà a costruire».
Il primo cittadino tira poi in ballo la minoranza consiliare che sul progetto si è astenuta: «Nessuno ha votato in modo contrario alla realizzazione dell’impianto. Qualcosa vorrà pur dire».
Il comitato dice di non cercare lo scontro ma ammette di giocare sull’ironia e la contrapposizione. Prova ne è l’ultimo volantino pasquale con una colomba munita di maschera anti-gas: «Vogliamo lanciare un messaggio forte, provocare, stimolare le coscienze».
Negli ultimi giorni il neonato gruppo ha incontrato alcuni colleghi di San Pietro di Rosà impegnati da anni in una battaglia simile: «Ci hanno mostrato il loro materiale e raccontato le loro esperienze e i loro errori». Per il momento però non ci sarà nessuna mossa ufficiale: «Stiamo studiando e contattando chi ne sa più di noi», dicono. «Quando saremo pronti ci faremo avanti con la popolazione». (cr.ar.)

Corriere delle Alpi 6 aprile 2007.

giovedì 5 aprile 2007

L'aria è già inquinata, non servono altri veleni. leggere per credere...

A dicembre una media di 30 visite al giorno «Con le polveri fini bronchiti in aumento»

Freddo e smog, pediatria presa d’assalto

Le malattie respiratorie sono la prima causa del ricorso all’ospedale



FELTRE.
Le malattie respiratorie sono in aumento. E i bambini, in qualche maniera, sono la cartina di tornasole.
Quella tosse secca, insistente che non passa di giorno e peggiora di notte, fa alzare le antenne ai pediatri feltrini. Questa forma rappresenta uno dei motivi più ricorrenti di ricorso all’ospedale. L’inquinamento atmosferico fa la sua parte. E se ancora non ci sono evidenze epidemiologiche che la causa polveri fini produca l’effetto delle malattie respiratorie nei bambini, la sensazione che esista questo rapporto è molto forte fra gli specialisti feltrini. I pediatri del Santa Maria del Prato fanno riferimento ai dati dell’Usl sulla presenza di inquinanti sia all’interno delle case che all’esterno per la presenza dei gas di scarico delle auto.
Tutto questo basta a giustificare l’incremento dei casi di malattia fra i bambini? In assenza di evidenze cliniche, nessuno si sente di confermare. Ma da parte loro, gli specialisti del nostro ospedale riconoscono che la frequenza delle malattie respiratorie nei bambini, negli ultimi dieci anni, è aumentata ed è la causa più frequente di accesso alla struttura sanitaria in età pediatrica. Il picco di incidenza è fra i due e i cinque anni. Ciò che osservano i nostri pediatri sono le caratteristiche cliniche particolari di bronchiti a impronta ostruttiva, cioè quelle che si risolvono lentamente e che fanno respirare molto male i piccoli, di una tosse secca che va avanti per giorni e notti e di un muco nasale che tende a ristagnare cronicamente e che non trova spiegazioni né di tipo allergologico, quando vengono fatti i test, né di tipo anatomico.
«Al momento attuale noi non siamo in grado di dire in che maniera incidano i livelli di inquinamento sulla media e lunga distanza», spiega il direttore del dipartimento materno-infantile, Amedeo Vergerio, «l’unica cosa che possiamo confermare è l’aumento delle malattie respiratorie nei bambini piccoli. E’ importantissimo il lavaggio nasale con la soluzione fisiologica, possibilmente tutti i giorni, in modo tale da ripulire le mucose dalle particelle di polveri sottili. Questa operazione, assieme ad altri accorgimenti come quello di non portare in passeggiata i bambini nelle ore di punta, possono aiutare a prevenire guai peggiori come l’instaurarsi di un’infiammazione cronica».
Primi freddi, pediatria presa d’assalto. Che c’entrino o meno le polveri sottili, il mese di dicembre ha comunque segnato l’ormai consueto tour de force del personale nel reparto dei bambini. I pediatri nel solo mese di dicembre hanno fatto circa 400 visite con una media di quindici al giorno e con picchi fino a 30, specie nei giorni festivi abbinati, quando funziona il servizio di guardia medica.
Nessun codice rosso, nessuna menigite o polmonite atipica. Per il 99 per cento dei casi, conferma il pediatra Vergerio, si è trattato di malattie respiratorie banali, comuni. La tosse persistente, appunto, che non fa dormire i bambini di notte e che può trasformarsi in un incubo per i genitori che non sanno più a che santo votarsi perché quel tormentone abbia fine. La sintomatologia influenzale, l’influenza quella vera e non il mal di gola stagionale, non ha comportato complicanze tali da occupare letti in pediatria. I ricoveri infatti si sono contati sulle dita di una mano e non hanno avuto nulla a che fare con l’influenza.

Corriere delle Alpi, 4 gennaio 2007.

Dal Corriere delle Alpi 5/4/07

Nuove contestazioni per lo stabilimento Forgialluminio, ieri confronto in un’assemblea pubblica.

«Buona Pasqua e...tanta salubrità»

Auguri provocatori del comitato che rilancia l’idea del referendum

FONZASO. Un pulcino con una maschera anti-gas. E’ questo l’originale quanto provocatorio biglietto d’auguri che in vista della Pasqua il comitato Pra Gras - il gruppo contrario all’insediamento di uno stabilimento Forgialluminio a Fonzaso - sta distribuendo nei locali del Feltrino. Intanto ieri sera ad Arten si è tenuto un primo incontro tra la neonata realtà e alcuni simpatizzanti.
«Il comitato augura buona Pasqua e un futuro privo di industrie insalubri in cui siano tutelati e valorizzati singolarità, ambiente, salute... il bene comune», si legge nel volantino. Sotto l’ala del pennuto c’è un cartello con un “no” messo bene in evidenza.
A margine i passionari spiegano i motivi della loro posizione, alzando i toni della polemica rispetto al passato recente. «Forgialluminio occuperà oltre ventisettemila metri quadrati e darà lavoro a quindici operai, sette dei quali saranno trasferiti dallo stabilimento di Pedavena», la premessa.
Quanto alle emissioni in atmosfera il comitato è drastico e lancia l’allarme: «L’industria emetterà nell’ambiente polveri di alluminio, nubi oleose, vapori acidi e basici». Dopo la denuncia, mai così diretta e dura, scatta la domanda, che chiama in causa l’amministrazione comunale, alla quale i passionari anti-alluminio hanno già lanciato l’idea di un referendum popolare: «Perché non sono state richieste dal Comune una relazione dell’Arpav e una valutazione di impatto ambientale?».
Tutti argomenti che sono stati ripercorsi ieri sera durante l’incontro che il gruppo ha organizzato con alcuni curiosi e simpatizzanti. Presente tra gli altri il coordinatore provinciale dei verdi Moreno Barbieri. Per gli organizzatori si è trattato di un esperimento: finora infatti il comitato è rimasto, almeno fisicamente, nell’ombra esprimendosi attraverso volantini e cartelloni. L’amministrazione, chiamata in causa dal nuovo gruppo, ha più volte sottolineato l’assenza di rischio per la salute e l’ambiente. Il sindaco Ginluigi Furlin, pur dichiarandosi pronto al dialogo, giudica infondata la presa di posizione degli ambientalisti fonzasini. (cr.ar.)

Corriere delle Alpi 5 aprile 2007.

Brusa la Vecia a Fonzaso 17 marzo 2007

Anche a Fonzaso v'è l'antica usanza di "brusar la vecia", rogo che avviene a meta' quaresima
Prima di bruciare la sagoma della vecchia è usanza leggere "il testamento dela vecia" ove si citano e si commentano con ironia e sagacia gli eventi dell'anno...
Quest'anno la vecia non poteva non dire la sua anche sulla Forgialluminio...

tratto dal:

TESTAMENTO DELA VECIA GASPARETI ANA
registrato presso il notaio J. Magneterra il 17 marzo 2007

(pag. 8)
Novità a Fondaso par la classe operaia
co l'arivo dei profilati
"tanti" operai, ma anche tanti malai
voia de stabilimento
ma paura de inquinamento
no sarie più salutare
come fioriss dei gatici ne fabrica de profilatici?

opur no se sbaglia mai ne bela fabrica de ociai

in questi ani
l'Italia l'è n paese de anziani
saria pecato
perder
sto mercato
se sa che ai veci
se slonga el batista
ma se scurta la vista

A PROPOSITO DELLA FORGIALLUMINIO A FONZASO

Questo è il volantino che stiamo diffondendo in tutto il feltrino, contribuisci alla diffusione fotocopiandolo!

A PROPOSITO DELLA FORGIALLUMINIO A FONZASO

Siamo un gruppo di fonzasini (e non) alquanto preoccupati per la situazione che si sta profilando nella zona industriale del nostro Comune dopo l’approvazione da parte della Giunta Comunale dell’insediamento di uno stabilimento della Forgialluminio, una industria insalubre di prima classe.

Le industrie insalubri di prima classe son quelle industrie che:
(art.216 t.u.l.s.) “producono vapori, gas o altre esalazioni insalubri o che possono riuscire in altro modo pericolose alla salute degli abitanti" e che: “devono essere isolate lontano dalle abitazioni” (ad una distanza di almeno 500m)

Inoltre: “nella realizzazione di insediamenti industriali dovrà essere valutato con particolare rigore l'impatto sull'ambiente esterno procurato dalle emissioni liquide, aeriformi, solide e sonore” Cosa che a nostro avviso non è stata fatta dato che non si è nemmeno proceduto al richiedere una relazione da parte dell’ ARPAV.

Va poi ricordato che, per stessa ammissione della ditta, si spanderanno nell’atmosfera:

- POLVERI DERIVANTI DALLA LAVORAZIONE DELL’ALLUMINIO
- VAPORI ACIDI E BASICI
- FUMI E NEBBIE OLEOSE

Senza dimenticare che nulla è stato detto sul come e dove verranno smaltite le “emissioni acquose” derivate dal ciclo di lavorazione dell’alluminio
E che la industria occuperà una superficie di oltre 27.000 mq e darà lavoro a 15 operai!!

Ci sentiamo pertanto autorizzati a chiedere un RIPENSAMENTO SU QUESTO PROGETTO AL FINE DI TUTELARE APPIENO SIA LA NOSTRA SALUTE CHE IL NOSTRO TERRITORIO!!!!

COMITATO: PRA GRAS “no industrie insalubri - stop nocività”
Per informazioni, adesioni e delucidazioni:
Scrivi all’'indirizzo mail ariaprotetta@tiscali.it e visita il blog www.pragras.blogspot.com

L’' arguto Sindaco di Fonzaso ci ha “sgamato”...

Accidenti... L’' arguto Sindaco di Fonzaso ci ha “sgamato”... ha scovato la magagna... vorremmo comunque rassicurare il buon Sindaco, noi del comitato “Pra gras” sappiamo bene dove sorgerà il nuovo opificio della Forgialluminio a Fonzaso... ci andiamo di tanto in tanto (e i carabinieri possono testimoniarlo).
Qualche giorno fa quindici di noi (7 dei quali provenienti da Padavena) si son sparpagliati qua e la nell' ’enorme distesa di terreno che verra’ occupata (oltre 27ooo mq)... il colpo d’occhio è stato illuminante... una densità di lavoratori assai lontana dagli standard di una qualsiasi zona industriale e simili a quelli del deserto dei Tartari (precisiamo che questa è una battuta e non vorremmo che il Sindaco andasse a spulciar atlanti geografici per verificar la densita’ abitativa del deserto suddetto).
Perché allora abbiamo dato questo nome, “Pra gras,” al nostro comitato?
Perché “pra gras” è in definitiva un “luogo - non luogo:” un pra gras, un prato ricco e fecondo vi è in quasi tutti i comuni della nostra zona. E' un insieme di colori, di essenze, di fragranze, un luogo di convivenza e condivisione, collaborazione e reciproco arricchimento. Un insieme di singolarità che formano una comunità.
E cio sta a simboleggiare che la nostra “lotta” non è un qualcosa di limitato al solo Comune di Fonzaso, una sterile contrapposizione a un progetto (che riteniano sbagliatissimo) ma un qualcosa di assai più ampio e articolato, che coinvolge l’intero feltrino, ogni individuo, che “non perde tempo” quando si occupa del bene comune, del chieder spiegazioni di determinate scelte, quando propone e dona i suoi saperi.
Per concludere solo una precisazione: noi non abbiamo mai detto che il nuovo stabilimento della Forgialluminio sarà una fonderia e i nostri volantini, il nostro blog e gli articoli scritti sui giornali ne sono una tetimonianza.
Non è che sia forse, quello del Sindaco, un lapsus freudiano?

Comitato Prà Gras stop industrie insalubri

Dal Corriere delle Alpi del 31/03/2007

IL SITO FORGIALLUMINIO A FONZASO

Furlin contro il comitato: “Dice falsità”

«Nessuna fonderia, solo pressofusione»

Tutte e due le parti pronte al confronto

di Cristian Arboit

FONZASO. “Credo stiano perdendo il loro tempo. Ognuno ha il diritto di dire la sua ma senza creare allarmismi o dire falsità”. Suona così il benvenuto del sindaco Gianluigi Furlin indirizzato al neonato comitato contro l’insediamento della Forgialluminio in zona industriale a Fonzaso, gruppo che da pochi giorni è sbarcato su Internet con un blog e che nei giorni scorsi ha proposto l’indizione di un referendum comunale. Se Furlin dice di “avere la coscienza a posto”, dal comitato premono per il coinvolgimento dell’Arpav,. Entrambi si dicono pronti al confronto.

Dopo aver visitate il blog del gruppo, Furlin ha un diavolo per capello: «Ci sono delle falsità. Non si può pubblicare l'immagine di Fonzaso accanto a quella di uno stabilimento che ricorda le ciminiere dell'est». Ma il problema non riguarda solo i tendenziosi accostamenti: «Se vogliono conoscere com'è davvero la situazione chiedano un incontro alla dirigenza della fabbrica, come ho fatto io lo scorso autunno», n primo cittadino non si capacita: «O hanno fra le mani informazioni che io non ho oppure non mi spiego questo accanimento».

La questione occupazionale. “Bloccare l'insediamento della Forgialluminio a Fonzaso significa compromettere le prospettive di crescita dello stabilimento di Pedavena, dove sono impiegati oltre cento dipendenti”, ricorda Furlin, “la Forgialluminio ha bisogno di questa area. E' un'azienda in buona salute che vede le sue commesse aumentare. Non possiamo poi lamentarci se decide di andasene da qualche altra parte. Ognuno si prenda le sue responsabilità”.

Gli altopiani hanno detto si. “Non è stato il sindaco di Fonzaso a dire si ma il consorzio di industrializzazione, del quale fanno parte anche i miei colleghi di Lamon e Sovramonte”, puntualizza Furlin, che ripercorre le tappe della tormentata vicenda ”La prima richiesta della Forgialluminio risale a dieci anni fa, quando si cominciò a parlare dei patti territoriali”. Per anni però non se ne fece nulla, sostanzialmente per due ragioni: “Da un lato il mio predecessore, Alfredo Iannelli, bloccò l'ipotesi di una fonderia, dall'altro i contributi previsti dai patti territoriali non arrivarono più”, spiega Furlin. E così il progetto si ridimensiona fino ad arrivare all'attuale: “E' da tre anni che il consorzio se ne sta occupando. Non ci siamo improvvisati. La Forgialluminio di Fonzaso non sarà una fonderia ma una fabbrica che si occuperà di pressofusione a bassa temperatura”.

La protesta naviga in rete.

“Furlin ci deve dire quali sono le falsità che secondo lui sosteniamo”, controbatte Tiziano Fantinel, uno dei membri del neonato comitato ambientalista. “I dati che finora abbiamo messo a disposizione dell'opinione pubblica sono quelli contenuti nel progetto dell'azienda”.
La priorità per Fantinel, a questo punto, è solo una: “Vogliamo che l'Arpav dica la sua. Noi non siamo supertecnici e una visita all'impianto di Pedavena non penso possa diradare i nostri dubbi”, il gruppo, del quale fanno parte anche non fonzasini, vuole saperne di più: “Nella vallata feltrina c'è già tanto inquinamento. La nostra preoccupazione è che la situazione possa peggiorare”. Anche per questo il comitato si prepara a contattare esponenti politici locali e non, fra i quali il presidente della Provincia. La protesta intanto è sbarcata in rete all'indirizzo www.pragras.blogspot.com, sito che però non è ancora ultimato.
Pra' Gras ? Il nuovo comitato si chiama come l'area sulla quale andrà a insediarsi il contestato stabilimento. Impietoso Furlin: «La località Pra' Gras è nelle vicinanze del cimitero di Arten, l'area che intendono loro si chiama solo Pra'. Questa la dice lunga sul loro radicamento nel territorio.

Dal Corriere delle Alpi del 31/03/2007 - Cronaca di Feltre – Pag. 29

mercoledì 4 aprile 2007

Dal sito del Comitato Lasciateci respirare di Monselice (PD)


Chi turba il quieto vivere creando odori molesti inquina!!
Ambiente e Inquinamento: che cosa sono?


Che cosa s’intende per “ambiente”?

Una norma di rilievo internazionale (la ISO 14050) lo definisce come “il contesto nel quale un’organizzazione opera, comprendente l’aria, l’acqua, il terreno, le risorse naturali, la flora, la fauna, gli esseri umani e le loro interrelazioni”.

Come vedete c’è una visione “globale” che viene anche confermata dalla legislazione e dalla giurisprudenza italiana che vede l’ambiente come un “bene giuridico unitario” anche se può essere tutelato sotto vari profili ( e quindi da normative settoriali): paesaggistico, difesa del suolo...

La stessa legge istitutiva del Ministero dell’Ambiente (art.18) considera l’ambiente come un “bene unitario”e inoltre dispone che “qualunque fatto doloso o colposo in violazione di disposizioni di legge o provvedimenti adottati in base a legge che comprometta l’ambiente, ad esso arrecando danno, alterandolo, deteriorandolo o distruggendolo in tutto o in parte, obbliga l’autore del fatto al risarcimento del danno”.

Insomma chi inquina paga!

Ma che cos’è l’inquinamento o come viene definito? La direttiva europea UE 96/61/CEE lo definisce come “l’introduzione diretta o indiretta, a seguito di attività umana, di sostanze, vibrazioni, calore o rumore nell’aria, nell’acqua o nel suolo, che potrebbero nuocere alla salute umana o alla qualità ambiente, causare il deterioramento di beni materiali, oppure danni o perturbazioni a valori ricreativi dell’ambiente o ad altri suoi legittimi usi”.Quindi anche se non sono sostanze tossiche ma determinano “molestia” siamo difronte a situazione di inquinamento rilevanti e perseguibili.

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martedì 3 aprile 2007

La miglior risposta a chi sostiene le industrie insalubri senza se e senza ma...




riceviamo e volentieri pubblichiamo un contributo dell'amico Roberto Totaro

www.nirvanacomix.com

dal Gazzettino del 30\03\07

Analisi di Alessandro Da Rugna
La Cgil: «Porte aperte alla Forgialluminio»
Pressofusione, come a Pedavena
Feltre

(R.G.) «Benvenga, a Fonzaso, la nuova fabbrica della Forgialluminio. La locale area industriale, alquanto fragile da qualche anno a questa parte, ne guadagnerebbe sia in posti di lavoro che in consistenza delle realtà produttive presenti».

Le affermazioni, relative al progetto di insediamento di un impianto di pressofusione da parte della Forgialluminio già presente a Pedavena, giungono dal segretario provinciale Fiom-Cgil Alessandro Da Rugna.

«L'area industriale di Fonzaso - spiega Da Rugna - ha attraversato negli ultimi anni significativi momenti di difficoltà, con la chiusura di importanti aziende quali, ad esempio, la Valberra (con oltre un centinaio di dipendenti), la Beton Piave (con una quarantina) e la Stireria Elite (con una trentina). A fronte di ciò non si sono registrati nuovi insediamenti capaci di equilibrare questa perdita occupazionale. Il sito, in realtà, ha grosse potenzialità. Ecco che il progetto della Forgialluminio va accolto».

Duplice la ragione che motiva Da Rugna a giustificare queste affermazioni. «Da una parte la convinzione che l'area di Fonzaso può e deve accogliere altre realtà produttive - spiega - e dall'altra il fatto che la Forgialluminio è presente da molti anni sul territorio e per quanto ci riguarda quali sindacati, ognuno nella propria autonomia dei ruoli, con questa azienda vi sono stati sempre rapporti corretti. Si sfati poi l'idea che l'ipotizzata fabbrica possa essere dannosa: non si tratta infatti di una fonderia, che potrebbe effettivamente suscitare qualche perplessità, bensì di una pressofusione di alluminio. Ciò su cui ci si deve impegnare, piuttosto, è l'avere certezze maggiori che gli iniziali 15 posti di lavoro siano destinati, col tempo, ad aumentare».