domenica 27 novembre 2011

STANGATA O STANGATINA DAL GSP...????

DOPO IL POLVERONE DEI MESI SCORSI.. LE POLEMICHE SUL BUCO DI MILIONI DI EURO.. E LE DIMISSIONI DEI VERTICI GSP... (IN PRIMIS ROCCON MA ANCHE IL SINDACO DI FONZASO FURLIN)

DOMANI RIUNIONE DEI SINDACI DELL' ATO...

ECCO L'APPELLO DEL COMITATO ACQUA BENE COMUNE:

Domani a villa pat ore 17 assemblea sindaci ATO sui temi gestione bim gsp e tariffe; per chi può vediamo di esserci.
comitato acqua bene comune

ed ecco un bel articolo del corriere delle alpi sulla vicenda
(cliccare qui per visitare la pagina dell'articolo)

Aumenti e austerity per salvare Bim Gsp. Dopo il rinnovo del cda, i sindaci dei 67 Comuni soci sono pronti per un nuovo appuntamento, domani, all’assemblea dell’Ato. All’ordine del giorno ci sono varie delibere a partire dalla famosa “tassa” di 100 euro a utenza, al momento abbandonata e trasformata in deposito cauzionale a carico solo dei contratti stipulati dal primo gennaio 2012. Le nuove utenze domestiche pagheranno 80 euro, quelle non residenziali 120, le altre 100 euro e 300 le grandi utenze, cioè quelle con consumi che superano i 500 metri cubi l’anno. La cauzione va pagata anche in caso di subentro e verrà restituita, con gli interessi, entro 30 giorni dalla cessazione del contratto. Nella delibera che istituisce la cauzione, l’Ato giustifica questo provvedimento non con i forti debiti accumulati da Bim Gsp e con la necessità di fare cassa, ma con il gran numero (non precisato) di clienti morosi.

Contenere i costi operativi di Bim Gsp è uno degli obiettivi obbligati della nuova gestione. Ato e gestore, entro il 20 dicembre, dovranno presentare all’assemblea del controllore un’analisi dei costi aziendali allo scopo di ridurli. Il mandato però è anche quello di valutare la possibilità di internalizzare il più possibile le attività di progettazione e direzione lavori. Con circa 200 dipendenti, dei quali i due terzi impiegati, Bim Gsp dovrebbe essere in grado di fare qualche progetto, almeno i più semplici, abbandonando la pratica seguita in questi otto anni, nei quali ogni elaborato è stato affidato a professionisti esterni. Pare che le consulenze professionali ammontino ad alcuni milioni di euro. L’ordine, d’ora in poi, sarà quello di rendere operativa la struttura tecnica di Bim Gsp, ricorrendo alle consulenze esterne solo per i casi più complessi.

Tornando alle stangate, aumenta il costo degli allacci, che finora venivano in media 365 euro, ma Bim Gsp ha dichiarato che alla società costano 1.173 euro con un deficit annuo di oltre un milione e mezzo. D’ora in poi varrà il criterio della copertura totale.

Lo stesso principio sarà applicato alle utenze extra ambito e, leggendo la delibera, viene da chiedersi per quale motivo i sindaci non ci abbiano pensato prima. L’acquedotto della Valbelluna porta nel trevigiano circa 2,5 milioni di metri cubi l’anno. Non è molto, ma per un motivo misterioso, finora l’acqua è stata venduta a 0,06 euro al metro cubo, a fronte di un costo di 0,17 con un deficit annuo di 275 mila euro, da sempre assorbito dalla tariffa applicata ai bellunesi.

Un altro buon motivo per essere arrabbiati con i sindaci dell’Ato-Bim Gsp, oltre ai 75 milioni di euro (e anche di più) di debiti accumulati in pochi anni senza fare nulla.

Dopo aver discusso del progetto regionale di riorganizzazione degli Ato (senza più le Province), verrà anche affidato mandato al Comitato istituzionale di predisporre un nuovo piano degli investimenti, corredato da relativa copertura finanziaria. Nel frattempo, cioè fino all’approvazione del nuovo piano, qualsiasi opera viene bloccata, perché la delibera del luglio scorso non basta e anzi la criticità finanziaria di Bim Gsp rischia solo di acuirsi. Il comitato avrà un altro mandato: calcolare l’adeguamento tariffario (oltre a quello del 5% già fatto a luglio) per il 2010-2011.


martedì 15 novembre 2011

CHIAMATA A RACCOLTO SI AVVICINA...

CHIAMATA A RACCOLTO..


Una giornata dedicata alla biodiversità, al biologico, alla filiera corta, alla sostenibilità.. a progetti costruiti dal basso.. alle relazioni..

il tutto si svolgerà Sabato 26 novembre presso

l'Istituto Professionale di Stato per l'Agricoltura

di Vellai a Feltre (BL)


Abbiamo chiesto di organizzare questo evento

alla Scuola Agraria per cercare di coinvolgere gli studenti e dar loro una visione diversa da quella dell'agricoltura intensiva e dell'agroindustria


Stiamo infatti organizzando una giornata in cui saranno presenti una serie di realtà e gruppi che credono e costruiscono iniziative all'insegna della sostenibilità, del rispetto e della tutela del paesaggio, del mangiare sano, della conoscenza diretta tra chi produce e chi poi acquista.. della biodiversità


Il 26 novembre (dalle 9 in poi) sarà possibile visitare una serie di mostre di sementi antiche.. di scambiare o ricevere in dono alcune di queste sementi (per stimolare l'auto produzione)

Ma anche:

  • la mostra di frutti locali e antichi (a cura del gruppi “spazi in frutto” di Ponte nelle Alpi)

  • mostra di sementi antiche del Gruppo Coltivare Condividendo

  • mostra sementi antiche di Cantele (Asiago)

  • i banchetti dei Gruppo di Acquisto solidale e del GAS DECRESCITA

  • dell'associazione Dolomiti bio (che raggruppa molte delle aziende biologiche della provincia di Belluno),

  • dei ragazzi della Skasera (e il loro orto comune biologico) e di Arson (che vivono soprattutto coi frutto del loro grande orto biologico)

  • Pubbliche energie (per l efficienza energetica e il fotovoltaico sui tetti e non sui campi),

  • di “Settimo Cielo” auto produttori di oli essenziali ..

  • di “un punto macrobiotico” di Belluno

  • Consorzio del fagiolo Gialet (presidio Slow Food) con disciplinare biologico

    AIAB VENETO

    AVEPROBI

    .... e molti altri......

(chiunque volesse venire a esporre suoi progetti, iniziative, mostre fotografiche, filmati ecc.. ci contatti e gli troveremo posto)


Il tutto si svolgerà al coperto e l'ingresso è ovviamente gratuito


In programma anche uno spazio “chiacchierate”, mostre e video


Alle 17 si terrà un dibattito su “agricoltura, territorio e paesaggio”

con un pensiero ad A. Zanzotto



Chiamata a Raccolto” è un momento di dialogo, di incontro, confronto e condivisione tra tutti coloro che hanno a cuore la propria Terra e credono che il futuro di essa non sia legato a modelli di così detto sviluppo basato su pesticidi, sbancamenti, deturpazione di paesaggio e perdita di biodiversità


C'è un modo diverso che sta germogliando, soprattutto in questa nostra provincia.. un mondo fatto di piccole aziende biologiche, di “salvatori di sementi”, di gruppi di acquisto solidale che incontrano e creano alleanza con aziende ed auto produttori, di progetti di turismo sostenibile e molto molto altro


Chiamata a raccolto” è un momento di incontro per tutte queste sensibilità, di condivisione e contaminazione reciproca..

VI ASPETTIAMO.....


il programma della giornata prevede:


ore 9.00 – apertura banchetti e mostre


la mattinata sarà per lo più dedicata agli studenti dell'agraria ma è comunque aperta a tutti e prevede visita ai diversi stands e alla scuola

(azienda agricola, campi sperimentali, laboratori ecc..)


ore 14: visita guidata alle strutture della scuola


ore 17: convegno sul paesaggio con un pensiero per Andrea Zanzotto


per l'intera giornata sono previsti:


MOSTRA E SCAMBIO SEMENTI ANTICHE

(con donazione per stimolare l' auto produzione)


ASSAGGI di prodotti tipici. Locali e biologici


MUSICA MOSTRE CHIACCHIERATE LIBERE VIDEO

CONDIVISIONE E CONVIVIALITA'



per informazioni e novità

3336889954 (tiziano)

lunedì 7 novembre 2011

GSP.. NON C'È DAVVERO LIMITE AL PEGGIO

PERSONALMENTE SONO PROFONDAMENTE INDIGNATO DA QUESTA SITUAZIONE CHE FA RICADERE SU NOI CITTADINI I MOLTEPLICI ERRORI DELLA GESTIONE GSP
SE NOI BELLUNESI ABBIAMO ANCORA UNA DIGNITA' E' ORA DI MOBILITARCI E DIRE NO A QUESTA INGIUSTIZIA
PERSONALMENTE RITENGO CHE E' VITALE CHE I VERTICI GSP (ROCCON FURLIN ECC..) VADANO SUBITO A CASA CHIEDENDO SCUSA A TUTTI NOI E CHE QUESTO BUCO MILIONARIO VENGA RIPIANATO COI FONDI DEL BIM (CHE DI FONDI NE ELARGISCE A DESTRA E A MANCA CON CRITERI CHE SAREI FELICE DI SAPERE)
tiziano fantinel

ARTICOLO DEL CORRIERE DELLE ALPI PER LEGGERLO CLICCARE QUI

Bim Gsp, pagheranno i cittadini

La proposta scandalo dei sindaci che scaricano le loro responsabilità e inventano una tassa


di Irene Aliprandi

BELLUNO

Una vergogna, la soluzione più scandalosa possibile e che rischia di scatenare una legittima rivoluzione tra i cittadini. Coprire il buco da oltre 75 milioni di euro di Bim Gsp tassando i cittadini, con somme che variano tra gli 80 e 150 euro ad utenza, è l’illuminata conclusione raggiunta dal comitato dei sindaci, che indegnamente sono stati definiti “i 9 saggi”. In quattro mesi di lavoro Mario Manfreda (Lozzo), Roger De Menech (Ponte), Loredana Barattin (Chies), Alberto Graz (Sappada), Ennio Vigne (Santa Giustina), Oscar Troi (Colle Santa Lucia), Renzo Gavaz (Agordo) e i rappresentanti di Belluno (Tiziana Martire) e Feltre hanno prodotto un documento che sgorga ingiustizia da ogni pagina.

Nessuno tra quanti hanno responsabilità della voragine di Bim Gsp pagherà per i suoi errori: non i componenti del cda della società, tutti sindaci o amministratori comunali, non i sindaci che si sono avvicendati nei 67 Comuni soci in questi otto anni, nè i componenti dell’Ato, sempre gli stessi primi cittadini coadiuvati dal presidente della Provincia, Reolon prima e Bottacin poi, l’unico ad aver rotto un muro di silenzio che durava, appunto, da oltre sette anni.

In questo lungo periodo tutte queste persone hanno inanellato una serie di errori che hanno portato la società gestore del servizio idrico integrato ad avere debiti con tutti: con le imprese appaltatrici (quasi 20 milioni di euro), con i Comuni stessi (quasi 13 milioni) e con le banche che da un pezzo hanno chiuso i rubinetti. Nel complesso oltre 75 milioni di euro, ma occorre usare la parola “circa” per ogni cifra, perché non c’è mai stata trasparenza nella gestione di Bim Gsp.

Assemblee chiuse alla stampa, report annuali che parlavano di attivo di bilancio, mancate relazioni sul reale ammontare dei debiti e infine un gruppo di lavoro che ha tenuto tutto riservato fino a quando non è stato più possibile. «I soci sono i sindaci», è la frase sbattuta in faccia a chi cercava di entrare alle assemblee. Bene, che si paghino i debiti che hanno fatto, allora.

Invece no: quando si passa dalla spartizione delle poltrone e degli investimenti, alla copertura di un buco galattico, i soci diventano i Comuni, cioè i cittadini che, oltre a vedere la bolletta dell’acqua aumentare del 5% ogni anno per oltre dieci anni, fino a quando l’acqua costerà il doppio rispetto ad oggi, dovranno anche versare una somma una tantum di circa 100 euro in media a utenza.

Giusto per aggiungerci una presa per i fondelli, la tassa su Bim Gsp viene definita deposito cauzionale, ma non si sa di cosa. Tra le altre grandi idee nate da chi dovrebbe tutelare l’interesse dei bellunesi ci sono: la separazione dei ruoli tra Ato e gestore, la revisione ulteriore delle tariffe, l’assunzione di un direttore tecnico, un maggior coinvolgimento dei sindaci-soci (servirà molto caffè)e degli utenti, un nuovo assetto societario ancora non definito e il cambio di nome per non compromettere la reputazione del Consorzio Bim, ma noi continueremo a chiamare la società con il nome del padre. Infine, l’ultima pagina del documento si occupa delle careghe: il cda avrà tre membri indicati dalle vallate. A penna è stato aggiunto “tecnici”, ma comunque indicati dai sindaci-soci e quindi ancora nomine politiche. Va detto che le alternative c’erano, a parte affrontare debiti e incapacità molto prima. Si possono portare i bilanci di Bim Gsp in tribunale ad esempio: il fallimento della società verrebbe comunque pagato dai cittadini, ma almeno con un po’ di giustizia.

giovedì 3 novembre 2011

ancora su GSP.. NON C'È LIMITE AL PEGGiO!!!

riceviamo e pubblichiamo

SI RITORNA A PARLARE DI GSP...
NEL SITO BELLUNONEWS IL PRESIDENTE RIBATTE AD UN ARTICOLO PUBBLICATO.. AFFERMANDO CHE:
i debiti verso le banche al 31.12.2010 sono di 47.828.416
non già “oltre 70.000.000” come erroneamente da noi riportato. Oltre 70 milioni è la somma totale dei debiti con le banche (47.828.416) e quella verso i fornitori (29.553.252) pari, per la precisione, a 77.381.668. Ce ne scusiamo con Gsp e con i lettori. Per completezza d’informazione aggiungiamo che – sempre dal bilancio depositato alla Camera di Commercio – risulta che il totale delle passività di Bim Gsp al 31.12.1010 è di 94 milioni 869 mila e 871 euro.
Il presidente chiede anche di smentire l’affermazione “il numero degli impiegati supera abbondantemente quello degli operai”.
Il dato l’avevamo rilevato anch’esso dal bilancio a pagina 10 dove riporta: dirigenti 2; impiegati: tecnici 57 amministrativi 69; operai 65; una persona in distacco; totale 194. Dunque la somma degli impiegati in tabella Tecnici + amministrativi) è di 126, abbondantemente superiore a 65 operai. Non possiamo quindi smentire, ma solo integrare con le precisazioni dell’amministratore delegato Albino Belli: “Sotto la voce impiegati, per questioni contrattuali e assicurative sono compresi anche i tecnici. Nel totale delle ore lavorate, infatti, i settori tecnici occupano il 63%, lo sportello e fatturazione il 13% e i servizi il 17%”.
Sul ridimensionamento del piano di investimenti, infine, Roccon fa presente che “la normativa di riferimento attribuisce ad un altro soggetto il potere di effettuare la revisione del piano degli investimenti. Al gestore Bim Gsp compete esclusivamente l’attuazione”. Tradotto significa che spetta all’Aato, ossia ai sindaci, gli stessi che compongono Bim Gsp. Insomma il cane che si morde la coda.

QUINDI UN INGENTE DEBITO.. E UNA QUERELLE SU QUANTI LAVORANO E QUANTI COMANDANO IN GSP
.. PRESO POI ATTO CHE I DEBITI DI GSP LI PAGEREMO NOI IN BOLLETTA C'È DA CHIEDERSI COME FACCIANO I SIGNORI ROCCON FURLIN (SINDACO DI FONZASO) A RESTARE AL LORO POSTO E A NON RASSEGNARE SUBITO LE DIMISSIONI !!!!

UNA LETTERA RIFLESSIONE DI VITTORINO CANDEAGO (IDV) E DAL COMITATO ACQUA BENE COMUNE...

La nostra idea è che questa società così com’è gestita debba morire oggi, insieme a tutte le altre della galassia Bim. I cittadini bellunesi si devono riprendere quel controllo democratico che è stato loro sottratto e pretendere due cose: una guida tecnica preparata e amministratori capaci che
rispondano della responsabilità di gestione dei beni comuni.
Secondo noi lo sbaglio iniziale è stato costituire un meccanismo di varie Spa in cui controllati e controllori si sono in questi anni mescolati e scaricati a vicenda colpe e incombenze, come da sistema collaudato dal governo nazionale: tutti responsabili nessun responsabile.
Attendiamo da febbraio le dimissioni del cda. In barba a ogni criterio la fine del mandato della dirigenza viene di continuo rimandata. Sulla base dell’operato per il bene comune? Non è dato a sapere.
Vi sono comunque degli spiragli che presuppongono la costituzione di un nuovo organismo societario, in virtù dell’approvazione dello statuto regionale del Veneto. La provincia di Belluno e soprattutto i suoi cittadini ha l’urgenza di cambiare, ma a quanto sembra la dirigenza sembra che le tiri per le lunghe

(PER LEGGERE TUTTO L ARTICOLO CLICCARE QUI)

APPELLO PER IL CANSIGLIO

questo ulteriore messaggio per sollecitare alla partecipazione della 24° edizione della "Marcia di alpinisti ed ambientalisti in difesa dell'Antica Foresta del Cansiglio". DIFFONDETE, PER FAVORE.
Il periodo è estremamente critico, come non lo era da molti anni. Siamo tornati al punto di partenza di quando abbiamo iniziato le nostre azioni a metà anni 80, poi sfociate nella prima manifestazione del 1987 e poi quella del 1988 con oltre 2000 partecipanti.
Nella fase attuale, da una parte la Regione Veneto sta decidendo quali sue proprietà mettere in vendita per "fare cassa" al fine di sopperire alla mancanza di risorse e, guarda caso, il Cansiglio ( una parte della piana centrale) è una delle prime a comparire nell'elenco ( vedere sotto su Informazioni l'appello da inviare in regione)
Dall'altra parte è più forte che mai il pericolo che venga approvato il collegamento con impianti di risalita tra il Pian Cavallo e l'Alpago attraverso Forcella Palantina, progetto che ha ripreso fiato e vigore dopo la promessa della Regione Friuli Venezia Giulia di finanziare con ben 8 milioni di € il collegamento! Il resto della cifra necessaria ( 10/15 milioni di € ?) sarebbe aggiunta da imprenditori privati e banche.
ATTENZIONE! Non tutte le associazioni hanno ancora confermato la loro adesione, anche dandola per scontata. Per favore, per chi non lo ha ancora fatto, mandate una mail per poter diffondere l'elenco completo, grazie.
L'appuntamento è a Pian Canaie alle ore 9.30' di domenica 13 novembre 2011 e partenza alle ore 10.00'
Arrivo a Casera Palantina alle 11.30' circa, pranzo al sacco e interventi di aggiornamento sulla situazione
Alle 13.300' partenza per Forcella Palantina
Alle 14.00' arrivo a Forcella Palantina e all'Ander de le Mate dove ci sarà un intervento musicale da parte del chitarrista Tolo Marton , della cantante Enrica Bacchia e dell'attrice Antonella Morassutti che leggerà brani di Dino Buzzati ( di cui è nipote) e Andrea Zanzotto ( in caso di difficoltà di raggiungimento della Forcella il tutto si farà a Casera Palantina )
Informazioni
trovate tutte informazioni più dettagliate sia sulla situazione attuale sul Cansiglio che il testo dell'appello da inviare a tutti i membri del Consiglio Regionale
sul sito dell'Ecoistituto veneto Alex Langer www.ecoistituto-italia.org, alle voci Domenica 13 novembre in Palantina e Il patrimonio culturale e naturale del Veneto non è in vendita.