mercoledì 27 luglio 2011

FERMA RISPOsTA DEI COMITATI DELLA VALSUGANA ALLE AFFERMAZIONI (..INSULTI ??) del PRESIDENTE DELLA PROVINCIA DELLAI


Il presidente Dellai ha colto l'occasione dell'archiviazione dei tecnici Appa per trarre delle considerazioni conclusive sull'enorme e complessa vicenda ambientale legata all'Acciaieria Valsugana. Affermazioni contestabili sotto ogni punto di vista, non ultimo la tempistica, dal momento che esiste un processo in corso e diversi altri procedimenti ancora in fase d'indagine.

Quanto il presidente afferma è strumentalmente fuorviante dal momento che una archiviazione non è una sentenza di assoluzione, ma viene disposta con provvedimento sommario su richiesta dello stesso pubblico ministero.

Nella fattispecie il PM aveva richiesto l'archiviazione perché in un processo sarebbe stato difficile dimostrare il dolo dei funzionari APPA nel concorso nel reato di emissioni illecite dell'acciaieria, anche per l'inutilizzabilità delle intercettazioni in questa materia; quindi per motivi processuali. Qualcosa di molto diverso pertanto da quello che Dellai definisce "totale assoluzione". È poi improprio valorizzare la considerazione del GIP relativa alla insalubrità o meno delle aree limitrofe all'impianto: tale questione non era all'esame del giudice, quindi è estemporanea, e oltretutto è contenuta in un provvedimento sommario.

Le affermazioni dei vertici provinciali sorprendono anche perché, a proposito di una sentenza particolarmente importante quale quella del procedimento su Monte Zaccon - dove la provincia era stata pesantemente criticata dal giudice per gli omessi controlli - nessun esponente politico provinciale aveva ritenuto di commentare.

Volendo sorvolare sugli insulti gratuiti del governatore e sulle minacce di Dellai e Pacher per procurato allarme e di azioni risarcitorie, l'affermazione: "abbiamo analizzato aria terra acqua, latte materno, latte di mucca, trote senza trovare inquinanti" è assolutamente falsa e contraddetta da tutte le analisi disponibili, sull'argomento sia provinciali che eseguite da soggetti indipendenti. Senza citare che non si è ancora spento l'eco della notizia sorprendente della scoperta che il latte materno di Trento e Borgo Valsugana presenta valori di diossina tra i più alti a livello nazionale.

In particolar modo l'inquinamento è stato provato da una recente indagine di prossima pubblicazione. Questa indagine ha permesso di rinvenire microsferule metalliche certamente riconducibili alle emissioni diffuse dell'acciaieria su matrici vegetali in punti geo-referenziati situati in più comuni della Bassa Valsugana (Borgo, Telve, Castelnuovo, Roncegno).

Quanto al famoso limite di 500 ng per metro cubo stabilito dalla prima AIA, al di là del richiamo a una obsoleta normativa nazionale, è sufficiente osservare che la stessa amministrazione lo ha portato a 0,1 ng nel giro di pochi anni, forse anche perché con quella concentrazione e con le portate autorizzate l'impianto era in grado di produrne anche 2,5 kg all'anno, che sono decisamente troppi.

Sarebbe pertanto opportuno un confronto pubblico al quale l'amministrazione si è sempre sottratta.

Maria Elena Di Carlo, Roberto Cappelletti, Massimo Cecconi, Piergiorgio Iobstraibizer, Marco Rigo

ISDE Trentino

Laura Zanetti

Presidente Associazione ValsuganAttiva

Avv. Mario Giuliano

difensore di 560 cittadini costituiti parte civile nel processo alle Acciaierie

mercoledì 20 luglio 2011

UN GRAZIE DI CUORE AI SINDACI E A CHI GESTISCE GSP !!!!!!!!!


LA NOTIZIE E' RECENTE, ANCHE SE NE PARLAVANO DA TEMPO..
LA TARIFFA DELL 'ACQUA AUMENTERA' !!
BEN DEL 5% ANNUO..IL MASSIMO CONSENTITO DA QUI AL 2019
.. IL COSTO A M3 PASSERA' DA 1.22 A 1,81 .. !!!

.." In un territorio ricchissimo d'acqua, i bellunesi attualmente pagano in bolletta più del doppio dei milanesi. E con il via libera al caro-acqua, deciso lunedì, le tariffe lieviteranno progressivamente. Ecco come. Una famiglia di 3 persone, che consuma 240 metri cubi l'anno, alla fine del 2011 spenderà 340 euro. Il prossimo anno pagherà 17 euro in più, cioè 357 euro, nel 2015 413 euro (73 euro in più) fino ad arrivare a sborsare 503 euro (con un aumento di 163 euro) nel 2019 (fonte Adiconsum)

A FRONTE DI TALE SALASSO (L'ENNESIMO) I SINDACI SI IMPEGNERANNO A VIGILARE.. UNA DOMANDA SORGE SPONTANEA.. "MA FINORA DOVE ERANO???!

CI SENTIAMO DI FARE UN SONORO APPLAUSO A QUESTI AMMINISTRATORI LOCALI E AI DIRIGENTI DI GSP CHE IMPONGONO A NOI CITTADINI BELLUNESI L'ENNESIMO BALZELLO PER SOPPERIRE A MANCANZE ALTRUI !!!

IN UNA PROVINCIA IN CUI PRODUCIAMO UNA QUANTITA' ENORME DI ENERGIA ELETTRICA A NOI, DI QUESTE RICCHEZZA PRODOTTA DAI NOSTRI FIUMI NON RIMANE NULLA..
...IN UNA PROVINCIA RICCHISSIMA DI ACQUA CI TROVIAMO A PAGARLA PIU' CARA DEI MILANESI !!! E' ORA CHE CI SVEGLIAMO E VIGILIAMO SU QUESTI AMMINISTRATORI .. CI ASPETTIAMO CHE CHI HA CAUSATO QUESTI DANNI PER NOI TUTTI ABBIA PER LO MENO LA DECENZA DI ANDARSENE A CASA!!!!

DUE INTERSSANTI ANTICOLI DA LEGGERE:

(dal Corriere delle Alpi)

Scatta l'aumento del 5% per la tariffa dell'acqua nei comuni bellunesi

I sindaci: «Visto il buco si doveva fare»... ( ndr LORO FANNO IL BUCO E NOI PAGHIAMO)

(dal Gazzettino)
LE TARIFFE DELL’ACQUA Il giorno dopo la decisione dell’Ato associazioni in rivolta:
ecco quanto si pagherà

I Consumatori: «Gli aumenti sono una beffa»

domenica 17 luglio 2011

COMPLIMENTI A PONTE NELLE ALPI: IL COMUNE PIU' RECICLONE D'ITALIA


dal blog di Ezio Orzes (cliccare qui per visitarlo)

Per il secondo anno è Ponte nelle Alpi il Comune più Riciclone d’Italia


È Ponte nelle Alpi il comune più Riciclone d’Italia!

Da quando esiste il Premio dei Comuni Ricicloni non era mai successo che un Comune per due anni di seguito fosse proclamato il “migliore Comune d’Italia”

Ponte nelle Alpi infatti come nel 2010 si piazza al 1° posto assoluto al premio dei Comuni Ricicloni 2011, il più ambito concorso della categoria promosso da Legambiente e patrocinato dal ministero dell’Ambiente.

La giuria composta dai rappresentanti dei Consorzi di recupero degli imballaggi da Feder Ambiente dall’Anci ed altri ha scelto tra 1290 comuni italiani in gara non solo in base alla percentuale di raccolta differenziata raggiunta, dato che vede Ponte nelle Alpi svettare su tutti superando l’86,4%, (la modalità di calcolo utilizzata da Legambiente in realtà non tiene conto delle ulteriori possibilità di riciclo post raccolta, elemento che porta Ponte nelle Alpi ad aver riciclato nel 2010 effettivamente il 90.3% ) ma anche attribuendo un indice di buona gestione valutato in 87,76 che valuta l’effettivo recupero dei materiali raccolti, l’efficacia e la qualità del servizio.

Efficienza, un servizio impeccabile e puntuale, un ecocentro gestito con grande accuratezza, costi di gestione contenuti e tariffe che premiano i comportamenti dei cittadini più virtuosi, educazione ambientale nelle scuole, la determinazione di un’assessore e dell’amministrazione e soprattutto la voglia condivisa di fare la cosa migliore per la propria comunità: ecco la ricetta che ha portato Ponte nelle Alpi, stabilmente al vertice nazionale.

Riciclare significa anche contribuire a ridurre le emissioni in atmosfera, la giuria ha calcolato che le emissioni di C02 evitate da ogni cittadino di Ponte nelle Alpi nel 2010 grazie alla raccolta differenziata e al relativo recupero di materiali, è di ben 105.1 Kg. Si può ben dire che a Ponte nelle Alpi ognuno, con piccoli gesti quotidiani, fa la sua parte per rispettare gli obiettivi di Kyoto.

Il premio è stato ritirato a Roma dal Sindaco Roger de Menech, dall’Assessore all’Ambiente Ezio Orzes e dal direttore della Ponte Servizi srl Stefano Triches, società del comune che gestisce il servizio. Sul palco anche tre operatori del servizio:Bortot Stefano, Prest Giuseppe e Rutigliano Giuseppe a sottolineare il lavoro corale che ha caratterizzato l’esperienza pontalpina.

L’eccellente risultato, riempie di orgoglio l’amministrazione comunale, il personale della Ponte Servizi srl che vede premiato il lavoro, l’impegno e l’entusiasmo dedicato all’ottima gestione del servizio e soprattutto i cittadini di Ponte nelle Alpi veri protagonisti di questa rivoluzione culturale guardata con ammirazione dall’Italia intera.

Brava Ponte nelle Alpi!

e bravi coloro che hanno gestito al meglio questo servizio: SPERIAMO CHE ANCHE LA NOSTRA COMUNITA' MONTANA SI ISPIRI A QUESTO BEL ESEMPIO!!!

giovedì 7 luglio 2011

VICINI AGLI AMICI DEL COMITATO DI FORTOGNA!!!



dal Gazzettino del 6 luglio 2011 (per leggere cliccare qui)

LONGARONE Iniziato in tribunale il processo per l’inquinamento atmosferico
Metalba, comitato parte civile
Il giudice ha ammesso i privati dopo una camera di consiglio di 2 ore
Non era affatto scontata la costituzione in parte civile del Comitato di Fortogna nel processo che vede il legale rappresentante della Metalba accusato di aver aperto un forno senza la necessaria autorizzazione e per le emissioni inquinanti nell’atmosfera.
Il giudice Elisabetta Scolozzi si è ritirato per due ore prima di dare l’assenso. Anche se ora la giurisprudenza appare consolidata su questo punto, fino a poco tempo fa i reati di violazione ambientale contemplavano come vittima il ministero dell’Ambiente e non le singole persone.
Il processo a Fabrizio De Battista, 42 anni, difeso dall’avvocato Loris Tosi del Foro di Venezia, si è aperto dunque con la costituzione del Comitato e di sei cittadini, assistiti dagli avvocati Gino Sperandio e Matteo Ceruti di Rovigo, esperto in questioni ambientali. Sentiti due testimoni, la referente del Comitato Carla Feltrin e Monica Olivotto dell’ufficio ecologia della Provincia, l’udienza è stata rinviata al 10 gennaio, quando verranno ascoltati i consulenti di pm, parte civile e difesa. La situazione contestata dagli abitanti della zona, che avevano presentato un esposto cui si era unito l’ufficio ambiente della Provincia con una comunicazione di reato, richiederà una discussione molto tecnica. Secondo le analisi dell’Arpav infatti le emissioni rientrerebbero nei limiti fissati dalla legge. Ma è la vicinanza del centro abitato a rendere comunque tali limiti troppo elevati, tanto che i cittadini denunciano irritazioni alle vie respiratorie, oltre ad essere costretti ad una vita da reclusi in casa propria. La fonderia di Longarone è sorta nel 1990 nella frazione di Fortogna. «Noi non siamo un comitato di esaltati - puntualizza Carla Feltrin - ma non si può vivere con una fonderia a 2 passi»

lunedì 4 luglio 2011

UNA NOTIZIA DAVVERO INCRESCIOSA.. CHE PUZZA DI RAZZISMO

Riceviamo e ben volentieri pubblichiamo:

Cari amici,
non posto spesso messaggi su questa newsletter, ma questa sera ho la necessità di condividere con qualcuno uno bruttissimo episodio accaduto oggi a Valdobbiadene.

Per poter inquadrare bene l'accaduto devo fare una piccola premessa.
Come forse qualcuno di voi sa già, da qualche tempo ho convertito il mio vigneto di uva prosecco al metodo biologico. Questo mi ha reso "poco simpatico" verso numerosi viticoltori della zona, che mi ritengono un "talebano", un pericoloso rappresentante degli ambientalisti, nonchè verso alcuni confinanti che si rodono vedendo che riesco ad ottenere, comunque, un buon prodotto (in alcuni casi anche migliore del loro....).
Oggi, vedendo che stavo eseguendo lavori di sistemazione del terreno, qualche simpatico vicino ha pensato bene di mandare la polizia municipale a controllare quello che stato facendo... Ma questo ha poca importanza......
Da un paio di giorni ospito nel vigneto Jeff, uno studente di agraria di 16 anni, ITALIANO, figlio di amici di origine nigeriana che, incuriosito dall'agricoltura biologica, mi ha chiesto di poter trascorrere del tempo nel vigneto per imparare le basi di questo sistema di coltivazione.
Alla vista del ragazzo i due simpatici rappresentanti della polizia municipale hanno iniziato ad accusare mio padre di dare ospitalità e lavoro ad un clandestino. Ovviamente Jeff si è un po' spaventato e si è allontanato dalla discussione. Vedendo questo, i solerti agenti hanno subito accusato "il clandestino" di darsi alla fuga. Poi la faccenda è ulteriormante degenerata in quanto i due fenomini dell'ordine pubblico, vedendo mio padre con lo zaino di Jeff, glielo hanno strappato dalle mani e lo hanno letteralmente svuotato per terra per cercare dei documenti.
Dopo aver visto una carta d'identità ITALIANA, forse resosi conto della figura di m..... colossale, hanno preso e se ne sono andati senza neanche una parola di scusa....
Inutile che vi descriva lo stato d'animo del povero Jeff, un sedicienne italiano la cui sola "colpa" è stata di avere la pelle di un colore differente.... Non riesco neanche a descrivere il mio imbarazzo di fronte a tanta arroganza, intolleranza e ignoranza....
Scusatemi se utilizzo questa mail un po' "impropriamente", ma sentivo la necessità inderogabile di comunicare a qualcuno il mio stato d'animo....
Mi augiro di riuscire a trovare qualche giornalista che possa scrivere due righe....e , soprattuto, he domani il povero Jeff abbia ancora voglia di venire a trovarmi...

Buona serata,
Massimo Collavo