lunedì 1 dicembre 2008

IMPIANTI di RISALITA sul MONTE AVENA

Si ritorna a parlare di impianti di risalita sul Monte Avena.
Grazie all’iniziativa di “mappatura dal basso” delle situazioni di nocività e insalubrità nel Comune di Fonzaso promossa dal Comitato “Prà Gras” alcuni cittadini avevano palesato tutte le loro perplessità su questo progetto. Un progetto finanziato con soldi pubblici, in parte della Regione e in parte dai Comuni di Feltre, Pedavena; Fonzaso e Sovramonte (72.ooo euro ciascuno), che veniva definito “uno sperpero di denaro pubblico” con impianti usati solo per pochissime settimane l’anno e che probabilmente avrebbero un bilancio economico-gestionale in passivo (come la stragrande maggioranza degli impianti di risalita).
Qualcuno poneva poi l’attenzione sul fatto che tali impianti verrebbero realizzati in area Zps e quindi tutelata.
In questi giorni abbiamo letto che molte perplessità sono state espresse anche dal Sindaco di Sovramonte che parla di soldi sprecati se non si riuscirà a portare l'acqua necessaria per l'innevamento artificiale.
Come Comitato non possiamo che esprimere piena soddisfazione per le parole del Sindaco Scalet e rilanciare le perplessità espresse dai nostri concittadini.
Auspicando tra l’altro che questa questione (come tante altre) venga approfondita:
che venga dettagliatamente informata la popolazione dei quattro comuni interessati anche attraverso il parere di tecnici ed esperti.
Il rischio è che, per l’ennesima volta, ci si trovi dinnanzi a progetti costruiti e decisione prese da un gruppo ristrettissimo di persone all’oscuro di coloro che poi, in un modo o nell’altro, si troveranno a pagare anche questo oneroso intervento, cioè i cittadini, noi tutti!
Progetti poi portati avanti invocando la necessita del “fare”.. ma a volte, se non si ha la giusta accortezza e sapiente capacità di valutazione si rischia di fare solo danni! (ambientali, economici ecc..)
............................ altre considerazioni - riflessioni...

le ZPS sono state individuate dalla Regione Veneto e poi loro stessi finanziano certe opere? Abbiamo comuni che lamentano la mancanza di denaro per fare qualsisi intervento di tipo ambientale, penso alla ciclabile che da Arten va Alla Fenadora, al completamento della ciclabile per e da Fonzaso, oppure alla ciclabile da Pedavena a Feltre lungo il colmeda, oppure la raccolta diff. spinta dei rsu, oppure scegliere tecnici capaci per i PAT...ne vogliamo mettere altre? E per finanziare opere simili non si fanno scrupoli, opere che sono un sicuro fallimento e che necessitano di infrastrutture pesanti come il sistema d'innevamento artificiale, strade più "sicure" etc...
ED INOLTRE DAL PRIMIERO.....
sono Nicola di Fiera di Primiero, appartengo al gruppo PRIMIEROVIVA con il quale ci battiamo – tra le altre cose - per evitare il collegamento funiviario tra San Martino di Castrozza e Passo Rolle attraverso i Laghi di Colbricon in area SIC + Riserva Integrale del Parco di Paneveggio Pale di San Martino …. !!!???.
Le idee e le perplessità tracciate dal documento del Comitato Prà Gras sulla Sicurezza sono interessanti e assolutamente necessitano di una comune riflessione. Credo che siamo tutti da tempo consci ed allertati sulla globalità degli effetti/riflessi sull’ambiente da scelte territoriali a noi vicine e spero in un incontro con voi amici veneti. Che si riparli di impianti sciistici a Monte Avena è incredibile ed assurdo ma, purtroppo, gli impiantisti – una lobby particolarmente spregiudicata e con interessi economici forti e trasversali – si potranno far forti di scelte recenti:. vedi Passo Broccon.:anacronistica isolata realtà accaduta senza che si levasse dalle vallate trentine del Tesino nemmeno un sol grido di aiuto ambientalista … ! Inosservati stanno pianificando uno sviluppo turistico basato sulla costruzione – tipo anni settanta – di un nuovo villaggio in quota e forse anche di una funivia che dalla Valsugana porti su le persone…
Sull’argomento piste e impianti troverete spunti – per controbattere- dalla nostra osservazione al VIA integralmente riportata su www.primieroviva.it ma, ancorpiù potrebbe essere motivo di un incontro da noi in Primiero o da voi nel Feltrino o … a metà… sullo Schener !. Facciamolo e conosciamoci ! Quest’annata nevosa rischia di dar man forte alle loro idee ma potremmo unire i nostri intenti per dissuaderli.
Lamento la carenza cronica di una coscienza sensibile negli amministratori del Primiero (ma mi pare ben più diffuso il problema…. !!), e l’assenza di capacità visionarie a medio lungo periodo per la sostenibilità delle scelte sul territorio il tutto condito da strisciante omertoso silenzio/assenso di tantissimi cittadini paurosi ad esprimere le proprie contrarietà
Dobbiamo STANARE le idee. E’ tempo di trovarci, fatevi sentire Comitato Prà Gras !
Aderiamo anche noi al Documento Sicurezza.
A presto,
Nicola PRIMIEROVIVA www.primieroviva.it

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Sull'inquinamento ho trovato questo documento:
E’ sicuramente il male del secolo. L’inquinamento terrestre, oltre a portare tumori, malattie respiratorie, buco nell’ozono, riscaldamento globale e centinaia di altre conseguenze, adesso si sospetta generi anche impotenza. L’allarme arriva da Parigi, dove numerosi scienziati provenienti da tutti i Paesi europei dovranno valutare i risultati delle ricerche dei medici francesi, che hanno rilevato un calo della produzione di spermatozoi negli uomini negli ultimi 50 anni.

Ma non ci sono solo queste conseguenze. Infatti oltre a produrne di meno, in alcuni casi avviene anche l’arresto della produzione. In chi invece tutto l’apparato continua a funzionare in maniera corretta, si presenta il problema della salute dei propri spermatozoi. Essi infatti appaiono più “deboli” rispetto al passato, nel senso che hanno meno mobilità, meno possibilità di arrivare a fecondare l’ovulo, e per questo vengono classificati di qualità “mediocre”
http://www.medicinalive.com/le-eta-della-salute/la-salute-degli-uomini/inquinamento-impotenza-tumori-testicoli/
GRAZIE A TUTTI COLORO CHE FANNO QUESTO A E PER NOI!

Anonimo ha detto...

sono un cittadino trevigiano, ben lontano da "interessi lobbistici" funiviari.
riguardo alle lamentele sull'impianto che da fonzaso porta sul monteavena, vorrei dire che la citata pista ciclabile, i tecnici del PAT, ecc... anche se utili, sono tutti investimenti che non portano denaro nelle casse comunali. mentre un impianto che da valle porta sul monteavena sicuramente non lavora solo qualche settimana all'anno, ma con un'attenta programmazione sia d'estate per parapendio e turisti, che non avvelenano la valle da pedavena a croce al monteavena e d'inverno per lo stesso motivo, porta gente che non usa la macchina fin lassu'.
per di piu' non serve aprire la strada col melon.
+ cassa, - inquinamento, + posti di lavoro e ancora pensate che inquinino? 72000 euro vi sembrano tanti per un impianto che minimo minimo costa 2-3 milioni di euro? mah!
sicuramente saprete quale e' la politica del trentino e dell'alto adige e avete visto come tutti gli impianti finanziati e gestiti da cooperative danno i loro frutti. (non solo le mele...). riguardo serbatoi d'acqua in quota o altro, andate a vedervi il vicino trentino a vedere se i serbatoi non ci sono o se le cose sono state fatte con buon criterio.
spero di essere stato utile.