domenica 14 dicembre 2008

L'allarme è stato lanciato ieri dal comitato spontaneo "Chimica free" Meleti intensivi a Calliol e Tussui Il "pericolo" arriva in Valbelluna

Cesio non sia lasciato solo nella difesa del territorio per uno sviluppo agricolo legato alle tradizioni e al biologico. Dopo aver raccolto in pochi mesi oltre 1100 firme, il comitato spontaneo "Chimica Free", nato tra i cittadini in seguito al nuovo impianto a coltura integrata tra Calliol Tussui, punta ora a coinvolgere i comuni vicini. Tra gli operatori del settore circolano già voci che altre aree, come quelle di Trichiana e Mel, siano a rischio per quanto riguarda l'arrivo di nuovi insediamenti per colture a livello industriale. La preoccupazione a Cesiomaggiore rimane alta: anche il gruppo di minoranza ha richiesto la convocazione del consiglio comunale per rendere attuativa la delibera per la tutela del territorio approvata nell'agosto scorso. «Servono azioni immediate - sottolinea Andrea Gosetti, tra i promotori del comitato cesiolino - Il gruppo di lavoro istituito recentemente dall'amministrazione serve ancora una volta ad aggirare l'ostacolo. Siamo stanchi di chiacchiere, vogliamo azioni concrete». Il messaggio è ovviamente rivolto al sindaco Gianni De Bastiani, che, pur avendo a sostegno la raccolta firme e lo stesso comitato pronto a dare pieno appoggio a scelte che portino a risolvere il problema, ancora non ha attuato alcuna ordinanza che possa in qualche modo arginare il pericolo di avere nel territorio un uso di pesticidi non regolamentare.

1 commento:

Anonimo ha detto...

vorrei firmare anche io la petizione del comitato di Cesio. Come posso fare?
Andrea da Arsiè