mercoledì 3 giugno 2009

ALLARME OZONO !!!!


Le alte temperature registrate la settimana scorsa hanno provocato un netto superamento del limite massimo previsto dalla legge
IL CALDO RECORD"RIACCENDE" L'ALLARME OZONO
I dati dell’Arpav evidenziano ancora una volta la vulnerabilità dell’aria in tutto il Feltrino
(gazzettino del 3 giugno)
Ozono oltre i limiti. Finito almeno per il momento l’allarme polveri sottili, si ripresenta come ogni estate l’aumento di altri inquinanti che possono danneggiare la salute. L’ondata di caldo di fine maggio ha causato l’aumento dei livelli d’ozono presenti nell’aria feltrina, come registrato dai dati Arpav rilevati la scorsa settimana dalla centralina di via Colombo a Feltre. Nelle giornate di lunedì 25 maggio e martedì 26 ci sono state sette ore di superamento dei 180 microgrammi per metro cubo di ozono, limite massimo stabilito dalla legge. Il superamento di questa soglia determina l’obbligo di informazione alla popolazione. Nella giornata di martedì è stato raggiunto il valore massimo orario di 210 microgrammi per metro cubo, lunedì invece si sono registrati 203 microgrammi.
COSA PROVOCA L'OZONO?
L’ozono sembra essere la chiave dell’aumento delle morti per cause cardiovascolari durante le ondate di calore (Occup. Environ Med 2007). Ai fini della protezione della salute umana, secondo l’Unione Europea, i limiti dei livelli massimi di ozono, calcolati nella media di otto ore, non devono superare i 120 mg /m3. L’ozono si forma dalla ossidazione di composti organici volatili (VOCs) in presenza di NOx e dei raggi solari. I VOCs rappresentano il combustibile mentre gli NOx agiscono come una sorta di catalizzatori della reazione di ossidazione poiché non diminuiscono durante la reazione chimica che porta alla formazione di ozono.
La fotochimica dell’ozono è un processo complesso e fortemente non lineare (European Commission - Ozone Position Paper).
L’esposizione all’ozono, un inquinante secondario, provoca: respiro rapido e superficiale, irritazione delle vie respiratorie, tosse, spasmo bronchiale, riduzione della funzionalità polmonare, riacutizzazione dell’asma, riduzione della capacità del sistema immunitario nel combattere le infezioni batteriche, riduzione della performance atletica, congiuntivite, nascite premature, neonati di basso peso, possibile morte improvvisa del lattante, malformazioni congenite, riduzione dello sviluppo polmonare, possibili “modificazioni” a livello del cervello che renderebbero in qualche modo più sensibile l’organismo all’azione degli inquinanti (U.S. EPA. Air quality criteria for ozone and related photochemical oxidants; 600/P-93/004aF). (leggi tutto l'articolo)
Legambiente non ci sta e chiede provve¬dimenti concreti per «salvare i polmoni dei veneti». «Chiediamo a Regione, Pro¬vincia e Comune – ha detto il presidente regionale Mi¬chele Bertucco - come pensano di poter conciliare la salute dei citta¬dini con i progetti di nuove auto¬strade, tunnel e tangenziali, di fronte a questi livelli d’inquina¬mento. Non è certamente possibi¬le affidarsi alla clemenza del me¬teo». Sappiamo che questa situazione durerà per tutta l’ estate, pertanto sempre più intensi devono divenire gli sforzi per ridurre l’ inquinamento atmosferico e per evitare di dare il via libera a insediamenti industriali che invece lo incrementano.

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