Una serie di capannelli di persone attorno a un tavolo ricolmo di colori, forme.. di tanti semi diversi. (che qualcuno definisce “il nostro immenso patrimonio”)
Racconti che si intrecciano, storie che profumano di antico e che narrano di come quel seme sia tramandato da generazioni e di come, da sempre viene coltivato..
Finisce così, l’ incontro di martedì 17marzo organizzato nell’ ambito di “coltivare condividendo” e che ha visto giungere a Farra di Feltre molte persone provenienti da bellunese, feltrino, primiero e trentino.
Una serata iniziata con la proposta di organizzare una serie di incontri pubblici incentrati sul tema: “fotovoltaico” Partendo da esperienze dirette raccontare di questa importante opportunità, pensando anche a dei Gruppi di Acquisto Solidale per coloro che pensano di installare un impianto di questo tipo. A proposito di G.A.S. Paolo Zampieri invita tutti gli interessati alla costituzione di un GAS a Feltre e dintorni martedì 24 marzo alle 20.30 nella sede wwf
Gran parte della serata (intitolata “porta i tuoi semi”) è stata ovviamente dedicata proprio allo scambio di semi e al raccontare di questo “immenso patrimonio” che noi bellunesi deteniamo (spesso inconsapevolmente). Una ricchezza fatta di tantissimi semi diversi, ognuno con una storia e delle caratteristiche (organolettiche, culturali, storiche ecc.) davvero affascinante. Grazie alle conoscenze di S. Sanson e di diversi coltivatori ci si è soffermati a lungo a parlare di fagioli e di mais (coltivazioni che spesso vengono associate) Crediamo che prodotti come i “Fasoi bonei de Fondaso”, “i fasoi dalet”, “le bale rosse del feltrino” meritino sicuramente di essere non solo salvate e tutelate ma anche fatte conoscere per le loro eccezionali qualità Tra le tante varietà merita una menzione il “fasol dall ocio”,scoperto dal Prof. Gazzi, che ha incuriosito tutti
Stesso discorso vale anche per i tanti mais da sempre coltivati nelle nostre valli (su tutti il mais sponcio e il marano) Non ci si è comunque nemmeno dimenticati delle zucche, di fave, orzo e grano, citando anche il patrimonio di galline e pecore che popolavano aie e pascoli di questa nostra zona.
Molto interessante anche il punto della situazione fatto da alcuni soci di “Mele a Mel”. Una coltivare mele e un fare agricoltura che predilige e favorisce la biodiversità e le tecniche biologiche e a bassissimo impatto ambientale. Un qualcosa di opposto e in antitesi con l’agricoltura industriale portata da imprenditori della val di Non a Cesio (e che noi non smetteremo mai di contestare e opporsi a un suo diffondersi)
Una citazione particolare è meritata dal Sig. Fent che ci ha fatto ammirare la sua consistente raccolta di fagioni “coltivati a Lamon” Schede in cui erano inserite non solo i semi ma anche foglie, bacelli, steli oltre a una descrizione di queste oramai rare varietà di fagiolo “made in Lamon”
Molto si è discusso dell’importanza della biodiversità che non è solo vasta e variegata presenza e convivenza di varietà, ma è anche, e soprattutto una “biodiversità culturale”, e un modo di accostarsi, guardare all’agricoltura e al territorio che ci ospita, al vivere in esso. Interessanti anche una serie di considerazioni legate all’alimentazione e all’importanza di una dieta basata su una vasta gamma di alimenti (una sorta di biodiversità alimentare) soprattutto stagionali e non su “monoculture industriali”
Dopo una serie di considerazioni sulla ruralità e sui diversi movimenti che si muovono sul territorio è stata proposta l’idea di organizzare una giornata di scambio semi, di dialogo e approfondimento magari in un Casel, in una piazza o altrove (copiando quanto verrà fatto a Fiera di primiero il 25aprile)
Prossimo appuntamento domenica 22 a Trento per un dibattito su temi agricoli e per una cena di finanziamento al comitato salute e ambiente della val di Non L’obiettivo è di riportarli presto in zona affinché ci raccontino come si vive nella patria della monocultura intensiva della mela. E magari capiremo che l’area “svantaggiata e regredita” non è certo la nostra
PROPOSTE e IDEE della SERATA del 17 marzo 2009
- SERATA SUL FOTOVOLTAICO (partendo da esperienze dirette di persone che lo hanno installato (con proposta di costituzione di un GAS ah hoc) da organizzare in diversi luoghi della provincia
- IPOTESI DI ORGANIZZARE UNA GIORNATA PER SCAMBIO SEMI ma anche per altre iniziative di sensibilizzazione su questioni ambientali, paesaggistiche, sociali ecc.. (da tenersi a fine aprile) RIBADENDO CON FORZA L’ IMPORTANZA DELLA BIODIVERSITA’ E DELL’UTILIZZO DI TECNICHE BIOLOGICHE
- ORGANIZZAZIONE DI UNA SERATA SULLA QUESTIONE MELETI INTENSIVI (invitando rappresentati del comitati della Val di Non, medici, esperti..) Ribadendo anche in questo caso l’importanza della biodiversità, del biologico, del contrasto della deriva dei pesticidi e proponendo soluzioni alternative a quella dei “meleti intensivi-industriali)
“COLTIVARE CONDIVIDENDO” è uno spazio aperto a tutti, a tutte le idee e posizioni
Ogni proposta di condivisione di idee, esperienze, proposte, preoccupazioni e denunce è sempre ben gradita e accolta
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1 commento:
E' veramente un grande patromonio che i nostri vecchi ci hanno lasciato E coloro che non badano a questi semi antichi e credono che il valore della terra e del territorio sia solo quello economico non sono degni di vivere in questa terra e di essere degni discendenti dei nostri avi
Marcello
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