domenica 22 marzo 2009

Tumori e allergie, inquinamento sotto accusa

Sono in forte aumento i casi di asma e allergie, e la popolazione se n’è già accorta. Certo le cause di queste malattie e dei tumori sono senza dubbio molteplici, ma l’inquinamento è uno dei fattori responsabili come afferma la dottoressa Romana Segati, oncologa dell’ULSS 2 invitata venerdì sera ad un incontro su “Inquinamento e malattie correlate” organizzato da Altrementi.
«Si registra anche un lieve aumento di melanomi, di tumori dell’area otorino - laringoiatrica e dell’esofago nelle donne: dati che vanno correlati anche all’elevata età media della nostra popolazione che si aggira sui 55 anni - spiega la dottoressa Segati- cifre che rapportate ad un esiguo numero di abitanti portano ad un aumento rilevante a livello statistico (anche se si diagnosticano solo 2 o 3 casi di una certa tipologia di tumore). E la popolazione si allarma: bisogna fare attenzione a interpretare i dati che in sè potrebbero dare impressioni non corrette, senza dimenticare che il Veneto ha comunque una percentuale di tumori superiore alla media europea. Ma bisogna arrivare a pensare che dell’inquinamento come delle malattie siamo noi i primi responsabili, senza scusare certamente i politici o gli strateghi dell’economia che dirigono la nostra vita dall’alto: vanno combinati interessi di tipo sanitario, ambientale ed economico. Un utopia?! È necessario alla base uno stile di vita e di pensiero consapevole per fronteggiare tumori che sono frutto di fattori genetici e inquinanti che si accumulano nel tempo e che quindi diventano evidenti nei nostri anziani». È stata fatta una carrellata sui fattori inquinanti contenuti nell’atmosfera. Il livello di PM10 che il 14 e 15 marzo scorsi ha sforato rispetto alla norma per poi rientrare nei paramentri però è sempre alto nelle province confinanti: le polveri sottili raggiungono le campagne complici il vento, la nebbia, le montagne che fanno da barriera e l’inversione termica che opera come tappo tenendo a terra anche gli idrocarburi correlati direttamente con lo sviluppo di neoplasie e l’irritante ozono. Un dibattito vivace ha concluso l’incontro informativo: tra gli interventi anche quello di Mario Gris, portavoce del comitato esposti all’amianto dell’Ex Metallurgica che ha accusato le istituzioni mediche e politiche di essere state “sorde” sottovalutando i rischi per operai e abitanti di Feltre.
AVENDO PARTECIPATO ALLA SERATA NON POSSIAMO NON CONSTATARE LA RIUSCITA DELLA STESSA (IL CHE SIGNIFICA CHE AI CITTADINI FELTRINI, E NON, STA MOLTO A CUORE LA QUESTIONE SALUTE, AMBIENTE E INQUINAMENTO. CI HANNO MOLTO COLPITO 2RICERCHE PORTATE DALLA DOTTORESSA. LA PRIMA CI DICE CHE BASTEREBBERO SOLO 2ANNI DI RIDUZIONE DELLE PM10 PER CONSTATARE DEGLI EFFETTI IMMEDIATI A LIVELLO DI SALUTE E AMBIENTE.
MA SOPRATTUTTO CHE IN UNA RICERCA FRANCESE è STATO DIMOSTRATO CHE TRA LE EPRSONE CHE RISIEDONO VICINO AGLI INCENERITORI VI E' UN AUMENTO DELL'INCIDENZA DEI TUMORI ANCHE DEL 10-13% VORREMMO CHE TALE DATO FACESSE RIFLETTERE POLITICI E INDUSTRIALI BELLUNESI!!!!

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Se i termovaloristi partecipassero a queste serate invece di fare propaganda su giornali o trasmissioni tv vicine al loro pensiero....

Anonimo ha detto...

Ma non sono forse i Sindaci i primi responsabili della salute dei cittadini? cosa aspettano a fare qualcosa?

Anonimo ha detto...

E' solo ora di sostituire questi sindaci e amministratori che parlano tanto di turismo e poi vogliono insediare di tutto (Fonderie - Inceneritori ecc.). Ma capiscono qualcosa? ho dei forti dubbi.