venerdì 6 aprile 2007

Dal Corriere delle Alpi del 6/04/07

E’ ancora scontro sulla Forgialluminio

Il comitato si riunisce a porte chiuse. Furlin: «Movimento politico»

FONZASO. «Ho la netta impressione che si tratti di un movimento politico. Se fossero davvero degli ambientalisti si sarebbero interessati alla questione già qualche anno fa, quando se ne cominciò a parlare per la prima volta». Il sindaco di Fonzaso Gianluigi Furlin ritorna sulla questione Forgialluminio, dopo la riunione a porte chiuse che il comitato Pra Gras ha tenuto mercoledì sera nella sala comunale di Arten. Dal canto loro i passionari anti-emissioni nocive per bocca di Tiziano Fantinel fanno sapere di non avere «nessuna intenzione di scatenare guerre civili. Vogliamo solo che la gente sia informata». Se il primo dice di essere pronto ad un incontro, il secondo prende tempo: «Prima studieremo per bene la faccenda. Poi ci presenteremo dal sindaco».
Furlin continua a sottolineare un fatto: «Un conto è la fonderia, un altro la pressofusione. Lo stabilimento di Forgialluminio a Fonzaso non sarà una fonderia. E’ stato il mio predecessore Alfredo Iannelli a porre un vincolo in tale senso. E da questo non si scappa». Sullo sfondo c’è poi una nuova certificazione ottenuta dalla realtà industriale, presente già a Pedavena con un impianto che dà lavoro a oltre cento dipendenti: «La dirigenza mi ha anticipato proprio ieri di aver ottenuto un nuovo riconoscimento ambientale. E’ un’ulteriore garanzia per lo stabilimento che si andrà a costruire».
Il primo cittadino tira poi in ballo la minoranza consiliare che sul progetto si è astenuta: «Nessuno ha votato in modo contrario alla realizzazione dell’impianto. Qualcosa vorrà pur dire».
Il comitato dice di non cercare lo scontro ma ammette di giocare sull’ironia e la contrapposizione. Prova ne è l’ultimo volantino pasquale con una colomba munita di maschera anti-gas: «Vogliamo lanciare un messaggio forte, provocare, stimolare le coscienze».
Negli ultimi giorni il neonato gruppo ha incontrato alcuni colleghi di San Pietro di Rosà impegnati da anni in una battaglia simile: «Ci hanno mostrato il loro materiale e raccontato le loro esperienze e i loro errori». Per il momento però non ci sarà nessuna mossa ufficiale: «Stiamo studiando e contattando chi ne sa più di noi», dicono. «Quando saremo pronti ci faremo avanti con la popolazione». (cr.ar.)

Corriere delle Alpi 6 aprile 2007.

Nessun commento: