venerdì 11 gennaio 2008

Trento si schiera contro la Forgialluminio

FONZASO. «Una camera a gas come il Feltrino non ha bisogno di nuoveemissioni». Guido Trento è perentorio: l’insediamento di uno stabilimentoForgialluminio3 in zona industriale a Fonzaso potrebbe peggiorare lecondizioni di vita dei feltrini, già intrappolati in una cappa di polveri esmog. «E non mi si venga a dire che non si può più fare nulla per bloccare l’iter della progettazione. Il sindaco ha tutta l’autorità di dire no». Ilconsigliere offre un’alternativa: «Che vadano in pianura, dove circola l’aria».Dopo un anno di polemiche e dichiarazioni più o meno al fulmicotone, ilconsigliere del partito democratico boccia l’operazione “Forgialluminio aFonzaso”. L’idea di uno stabilimento dove sia consentita la “rifusione discarti propri della lavorazione” - così com’è scritto nella relazioneindustriale presentata dall’azienda al consorzio per l’industrializzazione - non lo convince affatto. E questo essenzialmente per dueragioni. La prima pratica, la seconda teorica. «Innanzitutto vorrei capirese e come funzionano i controlli sul tipo di materiale rifuso. Secondo, nonè questo il modello di sviluppo che serve al nostro territorio».L’ecosistema della vallata, infatti, sarebbe troppo fragile per potersopportare nuovi “scarichi”. Così li chiama lo stesso Trento, da anniimpegnato sul fronte della lotta contro i tumori. Perchè proprio qui sta ilpunto: «Il primato di cancri alle vie respiratorie nel Feltrino non è unasciocchezza. Spetta agli amministratori rendersene conto».Trento porta un esempio tangibile: «In questi giorni ho fatto delle fotoalla vallata feltrina da Faller. La cortina di fumo azzurro che avvolgeFeltre, Seren e Fonzaso è impressionante». Detto questo Trento lancia ilguanto della sfida al sindaco Gianluigi Furlin, favorevole a un insediamento“regolato e rispettoso delle normative”, come più volte sottolineato: «IlConsorzio ha già detto no alla Forgiallumnio negli anni Novanta. Vada arileggersi le motivazioni. Questa volta il progetto potrà cambiare nellaforma, ma la sostanza rimane sempre la stessa. Quanto all’azienda trovi unacollocazione in pianura dove le correnti d’aria sono ben diverse dallenostre».Nel frattempo il comitato Pra’ Gras ha iniziato una nuova campagna disensibilizzazione attraverso l’ennesima distribuzione di volantini. Dopo gliincontri autunnali con la popolazione, gli ambientalisti sperano in uncoinvolgimento dei politici locali, a cominciare proprio dai consiglieriregionali. (cr.arb.)

5 commenti:

Anonimo ha detto...

dott. TRENTO non ci abbandoni!! Abbiamo bisogno del suo appoggio perchè tutte le azioni del comitato pra gras no risultino vane!! Porti la questione in Regione!!!

Anonimo ha detto...

direi che accanto al grandissimo risultato delle firme dovremmo iniziare a rivendicare anche l'alto numero di visite al blog, in questo anno (ma neanche) che è stato attivo. 4700, mica poche!!!
dont hate the media, become media!

Anonimo ha detto...

pare evidente che nella vallata ristagnao le polveri e gli inquinanti, che l'incidenza dei tumori è a livelli preoccupanti e che chi prende certe decisioni dovrebbe meditare non poco

Anonimo ha detto...

Penso che chi ah preso certe decisioni ha delle grosse responsabilità, spero se ne renda conto

Anonimo ha detto...

Invito il Sindaco ad andare a san Micel o sul Campon e a guardare in basso forse capirà