venerdì 18 gennaio 2008

METALBA: «Un impatto eccessivo»

Hanno destato sicuramente scalpore le osservazioni presentate da Patrizia Miniutti, il tecnico incaricato dal Comune ad analizzare lo studio di impatto ambientale (Sia) del progetto di ampliamento della Metalba . Le osservazioni, dopo l'approvazione consiliare, sono già state inviate alla Provincia, organo deputato a decidere in merito. Ora si attende che la commissione ambientale della Provincia comunichi la data di svolgimento dell'inchiesta pubblica chiesta dal sindaco Pierluigi De Cesero su mandato dello stesso consiglio comunale.
«Le osservazioni sulle quali ci siamo basati ha detto la Minuetti - fanno riferimento ai profili programmatici, progettuali e ambientali dell'intervento proposto nonché, più in generale, all'impostazione metodologica dello Studio di Impatto Ambientale. Lo Studio dopo un'attenta analisi, appare sostanzialmente inadeguato e scarsamente compatibile con i requisiti previsti dalla normativa vigente a livello nazionale in ordine a tutti i profili esaminati, a cominciare dall'impostazione generale che non ha ad oggetto l'impianto nel suo complesso, ma solo porzioni o elementi di esso. Non viene inoltre considerato il territorio interessato in termini di "sito" e di "area vasta", né vengono previsti gli effetti dell'opera sull'ambiente nelle diverse fasi di vita (di cantiere e dismissione, ma solo di esercizio), né stimato qualitativamente e quantitativamente gli impatti indotti dall'opera sul sistema ambientale come previsto dalla legge. Oltre ad aver trascurato la condizione di sismicità elevata della zona, non vi sono inoltre dati precisi e dimostrati sulla componente ambientale legata alle emissioni di fumi e rumore. Non viene infine presa in considerazione la salute pubblica». Considerazioni pesanti che rivelano molte carenze. «In effetti ha proseguito la Miniutti sono rimasta sorpresa di fronte ai limiti del progetto vista anche la situazione generale venutasi a creare in relazione alle preoccupazioni degli abitanti della zona. L'inchiesta pubblica chiarirà molti punti. Ci sarà un confronto pubblico dove saranno presenti l'azienda e coloro che hanno avanzato le proprie osservazioni». Il dibattito in consiglio è stato piuttosto acceso. Dai dubbi sulla capacità di decidere da parte della commissione provinciale avanzati dal consigliere Celeste Levis che si è chiesto «ma in Provincia ci sono le professionalità per giudicare?», alle preoccupazioni avanzate dal gruppo di minoranza rappresentato da Piergiacomo De Luca e Mario Guarino. «Non possiamo lavarci la coscienza lasciando il problema in mano alla Provincia, ma dobbiamo fare di tutto affinché venga tutelata la popolazione di Fortogna attraverso un confronto diretto».

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