domenica 30 settembre 2007

SABATO INTENSO PER IL COMITATO "Prà gras"

Un sabato davvero intenso quello del comitato "Prà gras"
Certo lo avrebbe potuto esser molto di più ma a causa di uno spiacevole inconveniente non siamo riusciti ad esser presenti a Belluno, in piazza, dove Lega Ambiente aveva messo a disposizione uno spazio per "far parlare" i comitati della provincia di Belluno
A far, in parte, le nostre veci Carla Feltrin del comitato di Fortogna che ha parlato anche della situazione fonzasina. E' stato inoltre presentata una idea di "percorso comune" intrapreso dai due comitati "anti.fonderie" (di eguito un estratto dall'idea di volantino)
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L' INSEDIAMENTO DI UNA FONDERIA a FONZASO
L' AMPLIAMENTO DI UNA FONDERIA a FORTOGNA

NON è SOLO UNA "COSA NOSTRA"
MA RIGUARDA L’ INTERA PROVINCIA !!!!!!
Sappiamo bene quali sono le caratteristiche della nostra vallata chiusa, l’effetto dell’ inversione termica, che trattiene al suolo polveri e inquinanti.
Ci è ben noto l’elevatissimo tasso di tumori della nostra provincia e i frequenti sforamenti delle "polveri"
Che senso ha insediare in un territorio cosi bello e così fragile degli stabilimenti dal così elevato impatto ambientale??
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Il sabato pomeriggio, lacuni di noi, lo han passato distribuendo "porta a porta" i nostri ultimi volantini-giornalino dove, oltre al ribadire le nostre richiste all' Amministrazione Comunale e le nostre preoccupazioni sull'ipotesi "Fonderia a Fonzaso" abbiamo fatto un resoconto della serata di giovedì riportando alcune dichiarazioni degli intervenuto (di seguiro riportiamo alcune di queste frasi)
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20 SETTEMBRE 2007
SERATA DEDICATA AL TEMA:
“FONDERIA A FONZASO ?!”
GIOVEDì 20SETTEMBRE SI è SVOLTA UNA
SERATA MOLTO PARTECIPATA
SEGNALIAMO ALCUNI DEGLI INTERVENTI Più INTERESSANTI E SENTITI (come riportati dai giornali)
tra la nostra situazione e quella di Fonzaso - ha poi sottolineato la Feltrin - è che al momento qui non avete ancora la fonderia mentre a Fortogna ci conviviamo da molti anni con i rumori, gli odori ed fumi che ogni giorno escono dallo stabilimento. Voi avete ancora la possibilità di lottare perché questo tipo di inquinamento non arrivi a rovinare la vostra qualità della vita e potete ancora scegliere se farvi avanti o rimanere a casa ad aspettare che qualcun'altro decida al posto vostro”
..come si fa a ipotizzare una fonderia in una zona come la nostra? Per stessa ammissione del Sindaco non c’è disoccupazione maschile, abbiamo un tasso di tumori elevatissimo,sforamenti continui delle polveri sottili,sappiamo tutti che viviamo in una valle chiusa in cui l’inversione termica impedisce il ricambio dell’aria(prà gras)
tutti i giorni mi chiedo se posso aprire le finestre di casa mia o se è meglio lasciarle chiuse per paura che entrino i rumori, gli odori ed i fumi della fonderia. Non posso mangiare nemmeno una pera dei miei alberi senza chiedermi se faccio bene oppure no,voi avete ancora la possibilità di lottare e questo è l'invito che vi faccio (C.Feltrin)
«La nostra è stata invece una storia a lieto fine - ha poi ricordato Alfonso Sampieri del comitato contro l'insediamento di una fonderia a Villapaiera. I dati che emergevano dalla relazione allegata al progetto della fonderia facevano veramente paura e per questo non ci siamo mai fermati fino alla vittoria come dovete fare anche voi. Molte delle polveri che escono dalla fusione sono pesanti e ricadono nelle immediate vicinanze degli impianti con altissimi rischi per la salute.. le fonderie consumano tantissima acqua che vien prelevata con pozzi.. parte della quale torna in falda inquinandola
Quello che posso testimoniare - ha infine detto Mario Gris, già responsabile di un reparto fonderia - è che per una fusione vengono impiegati tantissimi componenti pericolosi con un enorme consumo d'acqua per il successivo raffreddamento senza dimenticare la fase di degasaggio che comporta l'utilizzo di sostanze difficili da gestire. Tutto questo comporta gravi danni che non si vedono immediatamente ma a distanza di diversi anni».
I cittadini hanno diritto di sapere e decidere
Basta con le decisioni imposte “dall’alto” !!!!
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infine sabato sera al presidio a S.Pietro di Rosà per far visita al comitato che da anni lotta contro la zincheria Valbrenta. Presenti delegazioni di diversi comitati veneti a iniziare da quelli provenienti da Vicenza del "NO dal Molin" Clima festaiolo e conviviale dove non son mancati utili consigli e l'incoraggiamento a non cedere Molto interessante parlare con il portavoce Daniele Pasinato una figura di primo piano per quel che concerne l'impegno sociale, la lotta dal basso contro le svariate minacce all'ambiente, alla salute ai diritti dei cittadini
Si è parlato dell'ipotesi di presentare a Fonzaso il libro "il grigio oltre la siepe" uno scritto che racconta anche delle vicende del presidio di S.Pietro e delle loro lotte (e Daniele ha garantito la sua presenza per l'occasione)

Amareggiati e offesi



Il primo pensiero a caldo in merito a quanto riportato sul Corriere delle Alpi del 27 settembre 2007 è stato di profonda amarezza per le parole del Sindaco Furlin.
Ci sentiamo feriti per l’assoluta mancanza di rispetto nei nostri confronti – noi non abbiamo inventato nulla e ci siamo riferiti ai soli documenti ufficiali e alle informazioni avute dagli incontri istituzionali.
Non ci sembra corretto che il primo cittadino di un Comune non sia in grado di comprendere fino in fondo la portata delle proprie dichiarazioni in merito alla chiarezza. In tutti gli incontri avuti con Lui infatti non aveva mai espresso con fermezza i concetti che il quotidiano ha riportato.
Che spetti al Consiglio Comunale permettere alcune lavorazioni ed escluderne altre non c’era dubbio alcuno. Diversa è però la richiesta fatta dal Comitato Prà Gras in merito alla questione: fare chiarezza.
Fare chiarezza perché dai documenti ufficiali e dagli incontri era emerso il dubbio che il Consiglio comunale non avesse più alcun potere decisionale in merito (vedi piano industriale già presentato e sottoscritto dal Sindaco e vedi delibera del Consiglio Comunale n. 48/2006 del 23/03/2007).
Il messaggio che ci era stato dato era "il dado è tratto" e non era certo il dado per fare il brodo.
Chiediamo al Sindaco se questi sono toni da usare dicendo che noi facciamo allarmismo e con quale tono rassicurante affermi di aver escluso l’insediamento di una fonderia dopo che da mesi noi chiediamo di chiarire la sua posizione in merito senza avere una risposta precisa e un documento che sostenga le sue argomentazioni, sottolineiamo senza inventarci nulla.
Inoltre tra le tante domande poste al Sindaco avevamo chiesto la disponibilità dell’Amministrazione Comunale di Fonzaso ad organizzare dei dibattiti pubblici per chiarire la vicenda ed informare la gente: questo ci era stato negato in virtù di un mandato elettorale.
Sul quotidiano si parla di un incontro pubblico che la Provincia intende organizzare per informare la gente. Anche al Presidente della Provincia e all’Assessore provinciale all’ambiente (l’assessore Pison nell’incontro avuto ha condiviso i nostri dubbi sull’ipotesi "fonderia") avevamo chiesto aiuto per avere chiarezza. Ora sembra che questa chiarezza sia stata concordata tra le istituzioni adesso che la patata è diventata bollente e chi ha messo in evidenza il problema siano solamente ambientalisti confusionari e inventori di cose errate.
Grazie per come il Sindaco si è rivolto al Signor Mario Gris, coordinatore feltrino dei lavoratori esposti all’amianto, reo di aver solamente espresso le proprie drammatiche esperienze, un tocco di classe e di raffinatezza personale tipica di chi non ha più argomentazioni valide per sostenere una discussione costruttiva, gettando fango su una persona e creando astio tra le parti.
Sentitamente grazie per aver offerto una ulteriore dimostrazione di come non si debba fare per avere una trasparenza amministrativa che dia certezze, coinvolgendo la gente togliendo ogni dubbio in merito ai problemi da risolvere. E’ stata persa ancora una volta l’occasione per fare chiarezza e dare un esempio di governo trasparente.
E’ obbligatorio a questo punto, e ci faremo carico di organizzarlo al più presto, un incontro con il Sindaco al fine di chiarire le posizioni per riaprire un dialogo costruttivo senza polemiche e nel rispetto delle parti, indirizzato ad evitare l’ipotesi "fonderia" a Fonzaso

martedì 25 settembre 2007

Tanta gente l’altra sera alla sala comunale di Arten per l’incontro organizzato dal Comitato Prà Gras che si oppone all’insediamento della Forgiallumi

(p.c.) «Nessuna fonderia a Fonzaso». L'appello è partito forte con destinazione il sindaco di Fonzaso, Gianluigi Furlin, al termine dell'incontro organizzato giovedì sera dal comitato "Prà Gras" per «illustrare al meglio e a tutta la popolazione - hanno spiegato Tiziano Fantinel e Virgilio Toigo - la situazione attuale in merito alla questione relativa all'insediamento di una fonderia prevista nella nostra area industriale». Gli organizzatori hanno quindi ripercorso la cronistoria della nascita del comitato e delle varie iniziative intraprese contro la realizzazione dello stabilimento della Forgialluminio e in particolare di una fonderia nell'area industriale di Fonzaso.
A supporto delle convinzioni del comitato diverse testimonianze tra le quali la voce di Carla Feltrin del comitato di Fortogna che attualmente si batte contro l'ampliamento della Metalba di Longarone che ha spiegato come: «Tutti i giorni mi chiedo se posso aprire le finestre di casa mia o se è meglio lasciarle chiuse per paura che entrino i rumori, gli odori ed i fumi della fonderia . Non posso mangiare nemmeno una pera dei miei alberi senza chiedermi se faccio bene oppure no: voi avete ancora la possibilità di lottare e questo è l'invito che vi faccio».
«La nostra è stata invece una storia a lieto fine - ha poi ricordato Alfonso Sampieri del comitato nato contro l'insediamento di una fonderia nell'area Conib di Villapaiera - grazie ai tanti aiuti raccolti durante i tre anni di lotta dal 1999 al 2001. I dati che emergevano dalla relazione allegata al progetto della fonderia facevano veramente paura e per questo non ci siamo mai fermati fino alla vittoria come dovete fare anche voi. Le polveri che escono dalla fusione sono pesanti e ricadono nelle immediate vicinanze degli impianti con altissimi rischi per la salute». «Quello che posso testimoniare - ha infine detto Mario Gris, già responsabile di un reparto fonderia - è che per una fusione vengono impiegati tantissimi componenti pericolosi con un enorme consumo d'acqua per il successivo raffreddamento senza dimenticare la fase di degasaggio che comporta l'utilizzo di sostanze difficili da gestire. Tutto questo comporta gravi danni che non si vedono immediatamente ma a distanza di diversi anni».

venerdì 21 settembre 2007

«Le emissioni delle fonderie possono modificare il Dna»

(p.c.) «Le fonderie in genere emettono nell'aria delle particelle che viaggiando attraverso il sangue possono modificare anche il Dna di una persona». Le parole del dottor Stefano Montanari, esperto nel settore delle nano particelle, fedelmente riportate da Carla Feltrin del comitato di Fortogna, che da anni si batte contro la Metalba di Longarone, hanno fatto scendere nella gremita sala comunale di Arten un timoroso attimo di silenzio. Ha colto quindi nel segno la prima testimonianza proposta nella serata pubblica organizzata ieri sera dal comitato "Prà Gras" di Fonzaso, che da marzo lotta contro la nascita di uno stabilimento di lavorazione dell'alluminio e di un annessa fonderia. «Tra la nostra situazione e quella di Fonzaso - ha poi sottolineato la Feltrin - è che al momento qui non avete ancora la fonderia mentre a Fortogna ci conviviamo da molti anni con i rumori, gli odori ed fumi che ogni giorno escono dallo stabilimento. Voi avete ancora la possibilità di lottare perché questo tipo di inquinamento non arrivi a rovinare la vostra qualità della vita e potete ancora scegliere se farvi avanti o rimanere a casa ad aspettare che qualcun'altro decida al posto vostro». «La nostra è stata invece una storia a lieto fine - ha testimoniato Alfonso Sampieri che ha fatto parte del comitato che dal 1999 al 2001 si è battuto, vincendo, contro la costruzione di una fonderia nell'area Conib di Villapaiera - allora però lottammo anche sulla base di un progetto ben definito e relazionato di quello che si voleva costruire e non contro il nulla come qui da voi». «Quello che chiediamo al sindaco di Fonzaso - hanno infatti sottolineato i rappresentanti del "Prà Gras" è una delibera in cui sia escluso chiaramente l'insediamento di una fonderia, di cui al momento non esiste ancora il progetto, nella nostra area industriale».

OTTIMA RIUSCITA DELLA SERATA DEL 20 settembre

“..è molto importante che tutti noi, tutti i cittadini inizino a pretendere di sapere, di conoscere, di capire e di scegliere.. soprattutto su questioni tanto importanti per la nostra salute, per l’ambiente, per la qualità della nostra vita e per quella dei nostri figli..” Questo è ciò che ci ha detto, stringendoci la mano, uno dei partecipanti alla serata del 20/9 Una serata sicuramente ben riuscita e molto partecipata (sala e pianerottolo adiacente gremiti..e purtroppo molte persone che desideravano partecipare alla serata se ne son andate)
Una serata nella quale noi del comitato “Prà gras” abbiamo presentato le nostre varia iniziative, le cose fatte, i documenti raccolti, gli incontri avuti e soprattutto la nostra campagna di sensibilizzazione, informazione e raccolta firme per chiedere al sindaco Furlin una delibera chiara, netta, inequivocabile che dica NO a una FONDERIA a Fonzaso
Un ruolo importante lo hanno sicuramente avuto gli ospiti, i loro interventi son stati passionali, sentiti, precisi e dettagliati e hanno sicuramente coinvolto il pubblico presente. Carla Feltrin ci ha parlato di come è nato, di cosa ha fatto e sta facendo il Comitato di Fortogna, ci ha detto di come si vive avendo come “vicino di casa” una fonderia. Ci ha incoraggiati e incitati a non mollare, a non perdere fiducia nei nostri mezzi e nel nostro potere di decidere il nostro futuro. Incoraggiamenti e stimoli anche da Alfonso Sampieri che ci ha fatto un resoconto dettagliato sia di come è nato, ha condotto e vinto la sua battaglia il comitato di Villapaiera, sia su che impatto ha sull’ambiente, sulla salute e su quali son le caratteristiche di una fonderia
Molto intenso e vibrante anche l’apporto dato da Mario Gris, che in una fonderia (a Feltre) ci ha lavorato a lungo e che ora è il porta voce di coloro che son stati esposti all’amianto
Molti anche gli interventi del pubblico presente, deciso a non credere che “non ci sia più nulla da fare”.. un atteggiamento che ci da sicuramente molta energia, determinazione e consapevolezza che è indispensabile continuare con una attenta, scrupolosa, insistita campagna di informazione e sensibilizzazione.
(A breve inseriremo nel blog stralci dei vari interventi e foto)

venerdì 14 settembre 2007

INCONTRO PUBBLICO AD ARTEN


GIOVEDI 20 SETTEMBRE ALLE 20:30 IMPORTANTE APPUNTAMENTO AD ARTEN, PRESSO LA SALA COMUNALE (sopra l'asilo): IL COMITATO PRA' GRAS INVITA LA CITTADINANZA AD UNA SERATA INFORMATIVA SULLA QUESTIONE:

UNA FONDERIA
A FONZASO?!

DARANNO IL LORO CONTRIBUTO ANCHE:

Carla Feltrin (comitato di Fortogna)
Alfonso Sampieri (comitato Villapaiera)

TUTTE/I SIETE INVITATI A PARTECIPARE E DIFFONDERE LA NOTIZIA.

info: ariaprotetta@tiscali.it

tel. 3336889954

mercoledì 12 settembre 2007

(riceviamo e pubblichiamo) INQUINAMENTO ATMOSFERICO E DANNI ALLA SALUTE

1) Vi è da tempo l'incontrovertibile evidenza del ruolo causale dell'inquinamento dell'aria nell'aumentare la frequenza di danni acuti, subacuti e cronici alla salute, nonché di effetti nocivi a lungo termine particolarmente preoccupanti in quanto riguardano i bambini e le generazioni a venire. Lo spettro di patologie la cui frequenza risulta aumentata in relazione al grado di inquinamento atmosferico va dalle malattie cardiocircolatorie alle affezioni respiratorie, ai tumori.
2) Vi è un sostanziale consenso da parte dei ricercatori scientifici sul ruolo rilevante dei fattori ambientali nella genesi del cancro ed in questo contesto è innegabile il ruolo che anche l'inquinamento atmosferico comporta.
3) I principali studi condotti in Europa ed U.S.A. sulla correlazione fra inquinamento atmosferico e cancro al polmone sono concordi nel valutare che per ogni 10 µg/m3 di PM 2.5 si registra un incremento tra l'8% ed il 14% di neoplasie polmonari. Si ricorda che l'OMS ha stimato la quota di decessi attribuibili a valori di PM10 oltre 20µg/m3 in 13 città italiane con oltre 200.000 abitanti sulla base dei valori di PM10 registrati negli anni 2002-2004. La stima è di 8220 morti/anno di cui 742 morti/anno per cancro del polmone.Si stima che in Europa le morti premature/anno per polveri sottili ( PM2.5) siano 348.000.
4) Non può non destare allarme il drammatico aumento di tumori che si prevede nei Paesi in via di sviluppo e l'incremento che si registra nel nostro continente specie nel sesso femminile e, soprattutto, in bambini ed adolescenti: in Europa negli ultimi 30 anni si è registrato un incremento dell'1,2 % annuo dei tumori fra 0 e 14 anni e dell'1,4% tra i 14-19 anni.
5) L'enfasi data alla riduzione della mortalità per cancro specie nel sesso maschile - quale segnale di una inversione di tendenza nei confronti delle patologie neoplastiche - può essere fuorviante e indurre a sottostimare l'aumento dell'incidenza dei nuovi casi di cancro e di patologie associate all'inquinamento. I miglioramenti registrati in campo oncologico sono da ascriversi alle migliori procedure diagnostiche e terapeutiche e al prolungamento della sopravvivenza che si ha nelle fasi avanzate della malattia. Tali risultati, sicuramente importanti, sono tuttavia spesso ottenuti con terapie molto costose che solo raramente permettono di raggiungere una completa e definitiva guarigione e che comportano un percorso di sofferenze e di difficile vita.Non dimentichiamo che la Medicina ha registrato i suoi più grandi successi (ad es. nelle malattie infettive) quando, per una corretta prassi di prevenzione primaria e secondaria (miglioramento delle condizioni igienico/ambientali, vaccinazioni ecc.), l'incidenza di alcune malattie si è drasticamente ridotta.
6) Troppo spesso viene identificata la prevenzione del cancro con la sua diagnosi precoce, (possibile tramite screening solo per alcune forme di tumore): questa confusione dei termini distrae dal concetto che la vera prevenzione del cancro, e di molte altre malattie cronico-degenerative, consiste nella Prevenzione Primaria, ossia nella riduzione della esposizione di tutta la popolazione agli agenti cancerogeni, mutageni e teratogeni, con particolare riferimento alla protezione dei soggetti più vulnerabili e suscettibili.
7) Una seria politica di tutela sui luoghi di lavoro ha ridotto una parte delle neoplasie professionali, ma spesso ci si dimentica che le sostanze tossiche e nocive non cessano di essere tali una volta uscite dalle fabbriche: i gravi danni prodotti sull'ambiente e sulla salute di intere popolazioni da grandi insediamenti industriali presenti in numerose località italiane dovrebbero essere di monito per chi ancora cerca di imporre programmi di sviluppo industriale "selvaggio".
8) Può essere fuorviante attribuire la maggior incidenza di cancro principalmente allo stile di vita (dieta-attività fisica-fumo): nessuno di noi mette in discussione il ruolo del fumo di tabacco, ma appare assurdo continuare a sottovalutare gli effetti dell'inquinamento a cui l'intera popolazione è esposta (da catena alimentare, traffico veicolare, impianti industriali, smaltimento dei rifiuti, sostanze chimiche e farmacologiche utilizzate in agricoltura - zootecnia etc).
9) Se davvero si vuol cercare di invertire il trend degli ultimi decenni, le ingenti risorse oggi impiegate sul versante della diagnosi e della terapia, dovrebbero essere investite anche in Prevenzione Primaria, che appare come l'unica in grado di ridurre gli enormi costi umani ed economici che queste malattie comportano.
10) È assolutamente necessario che ad affrontare una tematica tanto delicata siano persone per le quali possano essere totalmente esclusi possibili conflitti d'interessi.
(FONTE: ISDE Italia)

domenica 9 settembre 2007

Il "Prà Gras" incontra la Provincia Il presidente: «Salute al primo posto»

(p.c.) Continuano le iniziative del comitato Prà gras ad iniziare dall'incontro avuto con il presidente della Provincia, Sergio Reolon, con l'assessore all'ambiente Pison e con il presidente della commissione ambiente Vignato.
«In quindici siamo giunti a Belluno - fanno sapere i rappresentanti del comitato - per esprimere tutte le nostre preoccupazioni e il desiderio di essere adeguatamente informati sulla questione Forgialluminio a Fonzaso. Il Presidente ha ribadito che è prioritario per la Provincia tutelare la salute e la qualità della vita dei cittadini ed avere la massima trasparenza. Dopo una breve cronistoria ed aver toccato svariate questioni inerenti il consorzio per l'industrializzazione della vallata del Cismon siamo passati al punto cruciale della vicenda. Abbiamo infatti ricordato che da mesi il sindaco Furlin afferma che a Fonzaso non ci sarà mai una Fonderia ma che da una attenta analisi della documentazione esistente tale possibilità è assai fondata. Ci siamo poi soffermati su un altro punto controverso, il passaggio nel piano industriale dell'azienda in cui si afferma che c'è lintenzione di fare: "rifusione di scarti propri della lavorazione" (che a rigor di logica è riferito non solo agli scarti dell'ipotetico stabilimento fonzasino ma anche di quelli provenienti da altre città e/o nazioni): una serie di questioni basilari che non è tollerabile non siano definitivamente e inequivocabilmente chiarite dall'Amministrazione comunale di Fonzaso. Prima dei saluti finali abbiamo convenuto che è assai strano che si voglia insediare uno stabilimento (insalubre) in una zona in cui non vi è disoccupazione maschile e dove ci sono ditte che si trasferiscono altrove per mancanza di manodopera».
«Dopo l'incontro con Reolon - proseguono dal comitato - alcuni di noi si sono trasferiti ad Asolo dove, dopo aver stretto la mano a Marco Paolini, abbiamo consegnato una esauriente documentazione riguardante il "Prà gras": siamo stati incoraggiati dall'entourage dell'attore veneto auspicando che in futuro possa nascere un qualcosa di interessante. In cantiere ci sono molte altre e svariate iniziative, ad iniziare dal volantinaggio porta a porta che riprenderà la settimana prossima e alla preparazione della serata pubblica del 20 settembre che ci vedrà, assieme a Carla Feltrin (comitato di Fortogna) ed A. Sampieri (Villapaiera), incontrare la cittadinanza tutta. Interessante sarà anche la partecipazione all'assemblea dei comitati che aderiscono al Patto di mutuo soccorso (domenica a Vicenza), a Sbilanciamoci (Marghera) e al primo incontro tra diversi comitati della provincia di Belluno».

sabato 8 settembre 2007

IL COMITATO DI FORTOGNA REPLICA A DA LAN

Il comitato dei cittadini di Fortogna non ci sta e ribatte alle affermazioni espresse in una lettera pubblicata nei giorni scorsi da Il Gazzettino dal rappresentante dei sindacati Da Lan. «Innanzitutto - si legge in una nota - ci stanno a cuore i lavoratori, mai nessuno ha messo in discussione l'ampliamento della Metalba , ma solo l'ubicazione. Il sindaco De Cesero, infatti, si è dimostrato contrario solo all'ampliamento a S. Martino, ma favorevole al suo insediamento in aree alternative. Non abbiamo classificato noi la Metalba industria insalubre di 1. classe, e non abbiamo emanato noi la legge che stabilisce che le industrie insalubri di 1. classe vanno tenute lontano dalle abitazioni».Il Comitato non comprende il motivo dell'attacco di Da Lan. «Perchè si scaglia contro di noi. Siamo persone civili, o forse le persone civili non hanno diritto di parlare e tanto meno di essere ascoltate? Ci stupiamo molto nell'apprendere che dal punto di vista delle rilevazioni acustiche la Metalba sarebbe in regola; le autorità competenti hanno invece confermato alcuni valori rilevati dall'Arpav non perfettamente a norma di legge. Ci permettiamo di ricordargli alcuni dei principi che persone con il loro ruolo non possono né ignorare né dimenticare. Vi sono due articoli della Costituzione, l'articolo 41 e l'articolo 32 che, se è vero che garantiscono l'iniziativa economica e la salute pubblica, affermano anche che il diritto alla salute prevale tra i due. Nel suo Statuto la Uil dichiara di perseguire i seguenti scopi: realizzare le aspirazioni del mondo del lavoro, promuovere il benessere sociale, partecipare attivamente alla difesa dell'ambiente. Siamo certi che d'ora in avanti, in rispetto sia della Costituzione che del suddetto Statuto, Da Lan manifesterà in maniera diversa il suo rispetto nei confronti di quegli operai che lui afferma lavorare "a quei ritmi e a quelle temperature", preoccupandosi di migliorare le loro condizioni di lavoro, tutelandone così il bene primario che è la salute».Ultima considerazione. «Si è mai chiesto Da Lan se, nel 1963, qualcuno, anziché pensare solo ai posti di lavoro avesse potuto evitare un eccidio? Nessuno ha mai paragonato la Metalba al Vajont, ma noi che l'abbiamo vissuto il Vajont, pensiamo che abbiamo tutto il diritto di chiedere di poter vivere serenamente "
Roberto Padrin

domenica 2 settembre 2007

(riceviamo e pubblichiamo) RIFLESSIONI SUL CONSIGLIO COMUNALE del 31 agosto

Una delle "tiritere" più lette e sentite di questi tempi è quella che "i cittadini si allontanano dalla politica".. un qualcosa di indiscutibile.. Io, semplice cittadino che si è probabilmente poco interessato alle questioni politico-partitiche e che venerdì sera ha partecipato alla seduta del consiglio comunale di Fonzaso, devo ammettere che ho percepito una netta sensazione di estraneità. So bene che esistono regolamenti da seguire, procedure e iter che non possono essere violati, ma ho trovato così assurdo che un consigliere chiedesse conto delle dichiarazioni di un esponente della minoranza al sindaco e che non si interpellasse il dichiarante che era lì presente. Ovviamente questa non è in nessun modo un accusa a nessuno se non a certe procedure, che a mio avviso fan percepire la politica come un entità aliena
Di quella seduta la cosa che mi ha più colpito è stata una dichiarazione del sindaco che raccontando delle vicende della ditta Comunello ha dichiarato che essa ha ridotto notevolemente i suoi operai che lavoravano nello stabilimento di Fonzaso in quanto non poteva aumentare la produzione. Cio' era dovuto al fatto che a in zona NON ERA RIUSCITA A TROVARE OPERAI E ADDETTI PER LE SUE LAVORAZIONI.. Motivazione già data anche da altre aziende che erano intenzionate a insediarsi a Fonzaso. Cio' comprova quanto già detto dal sindaco e cioè che a Fonzaso non c'è praticamente dissocupazione maschile Inevitabile quindi chiedersi che senso abbia volere così fortemente una attività industriale che oltre ad essere insalubre e molto impattante non risponde affatto alle esigenze nè lavorative nè di tipo di sviluppo ideale per il nostro comune
..(aggiungiamo noi) Domanda alla quale molti nostri concittadini han già trovato una risposta visto il notevole numero di firme raccolte per dire NO alla Fonderia a Fonzaso

sabato 1 settembre 2007

dal gazzettino del 1/09/07




FONZASO Ieri sera il sindaco Gianluigi Furlin sulla spinosa questione ha risposto all’opposizione che lo ha più volte accusato di comportamento scorretto
«Non ho mai concesso favori alla Forgialluminio»
Il primo cittadino ha ripercorso il complesso iter che ha portato la ditta metallurgica ad insediarsi nell’area produttiva
Fonzaso

Il futuro insediamento della Forgialluminio è tornato al centro del dibattito ieri sera durante il consiglio comunale di Fonzaso. Lo spunto è arrivato da un'interrogazione del consigliere di maggioranza Stefano Toigo che ha chiesto al sindaco Gianluigi Furlin di rispondere alle accuse lanciategli anche a mezzo stampa dall'avversario politico Fermino Lira. Secondo quest'ultimo l'accordo con la Forgialluminio avrebbe penalizzato altre ditte che prima di essa avrebbero chiesto la possibilità di insediarsi nella piana di Fonzaso. Accuse rigettate con forza e dati alla mano da Furlin. «Per settimane Lira ha divulgato false notizie facendo una propaganda basata su non verità, tanto che stavo per sporgere denuncia per diffamazione contro di lui - commenta Furlin - poi mi sono lasciato convincere dai miei consiglieri a rispondergli a tono direttamente in consiglio. La questione dell'insediamento della Forgialluminio è iniziata molto prima del mio arrivo, io sono stato eletto solo nel 2004. Non ho escluso o favorito nessuna azienda. La Forgialluminio ha già comprato il terreno e sta elaborando i progetti per realizzare lo stabilimento che dovrà essere finito entro tre anni, ma i tempi saranno molto più corti. Si sono impegnati a dare lavoro inizialmente a 15 persone, dopo il secondo stralcio dei lavori ad altre 15 fino ad arrivare a 70 dipendenti a pieno regime». L'arrivo del nuovo stabilimento è seguito da vicino anche dal neonato comitato popolare Prà Gras che ne sta contestando la realizzazione, forte delle alleanze con i "colleghi" di Villapaiera (comitato contro l'allargamento della Pandolfo) e di Longarone (contro quello della Metalba).