venerdì 21 settembre 2007

«Le emissioni delle fonderie possono modificare il Dna»

(p.c.) «Le fonderie in genere emettono nell'aria delle particelle che viaggiando attraverso il sangue possono modificare anche il Dna di una persona». Le parole del dottor Stefano Montanari, esperto nel settore delle nano particelle, fedelmente riportate da Carla Feltrin del comitato di Fortogna, che da anni si batte contro la Metalba di Longarone, hanno fatto scendere nella gremita sala comunale di Arten un timoroso attimo di silenzio. Ha colto quindi nel segno la prima testimonianza proposta nella serata pubblica organizzata ieri sera dal comitato "Prà Gras" di Fonzaso, che da marzo lotta contro la nascita di uno stabilimento di lavorazione dell'alluminio e di un annessa fonderia. «Tra la nostra situazione e quella di Fonzaso - ha poi sottolineato la Feltrin - è che al momento qui non avete ancora la fonderia mentre a Fortogna ci conviviamo da molti anni con i rumori, gli odori ed fumi che ogni giorno escono dallo stabilimento. Voi avete ancora la possibilità di lottare perché questo tipo di inquinamento non arrivi a rovinare la vostra qualità della vita e potete ancora scegliere se farvi avanti o rimanere a casa ad aspettare che qualcun'altro decida al posto vostro». «La nostra è stata invece una storia a lieto fine - ha testimoniato Alfonso Sampieri che ha fatto parte del comitato che dal 1999 al 2001 si è battuto, vincendo, contro la costruzione di una fonderia nell'area Conib di Villapaiera - allora però lottammo anche sulla base di un progetto ben definito e relazionato di quello che si voleva costruire e non contro il nulla come qui da voi». «Quello che chiediamo al sindaco di Fonzaso - hanno infatti sottolineato i rappresentanti del "Prà Gras" è una delibera in cui sia escluso chiaramente l'insediamento di una fonderia, di cui al momento non esiste ancora il progetto, nella nostra area industriale».

Nessun commento: