martedì 25 settembre 2007

Tanta gente l’altra sera alla sala comunale di Arten per l’incontro organizzato dal Comitato Prà Gras che si oppone all’insediamento della Forgiallumi

(p.c.) «Nessuna fonderia a Fonzaso». L'appello è partito forte con destinazione il sindaco di Fonzaso, Gianluigi Furlin, al termine dell'incontro organizzato giovedì sera dal comitato "Prà Gras" per «illustrare al meglio e a tutta la popolazione - hanno spiegato Tiziano Fantinel e Virgilio Toigo - la situazione attuale in merito alla questione relativa all'insediamento di una fonderia prevista nella nostra area industriale». Gli organizzatori hanno quindi ripercorso la cronistoria della nascita del comitato e delle varie iniziative intraprese contro la realizzazione dello stabilimento della Forgialluminio e in particolare di una fonderia nell'area industriale di Fonzaso.
A supporto delle convinzioni del comitato diverse testimonianze tra le quali la voce di Carla Feltrin del comitato di Fortogna che attualmente si batte contro l'ampliamento della Metalba di Longarone che ha spiegato come: «Tutti i giorni mi chiedo se posso aprire le finestre di casa mia o se è meglio lasciarle chiuse per paura che entrino i rumori, gli odori ed i fumi della fonderia . Non posso mangiare nemmeno una pera dei miei alberi senza chiedermi se faccio bene oppure no: voi avete ancora la possibilità di lottare e questo è l'invito che vi faccio».
«La nostra è stata invece una storia a lieto fine - ha poi ricordato Alfonso Sampieri del comitato nato contro l'insediamento di una fonderia nell'area Conib di Villapaiera - grazie ai tanti aiuti raccolti durante i tre anni di lotta dal 1999 al 2001. I dati che emergevano dalla relazione allegata al progetto della fonderia facevano veramente paura e per questo non ci siamo mai fermati fino alla vittoria come dovete fare anche voi. Le polveri che escono dalla fusione sono pesanti e ricadono nelle immediate vicinanze degli impianti con altissimi rischi per la salute». «Quello che posso testimoniare - ha infine detto Mario Gris, già responsabile di un reparto fonderia - è che per una fusione vengono impiegati tantissimi componenti pericolosi con un enorme consumo d'acqua per il successivo raffreddamento senza dimenticare la fase di degasaggio che comporta l'utilizzo di sostanze difficili da gestire. Tutto questo comporta gravi danni che non si vedono immediatamente ma a distanza di diversi anni».

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Complimenti per la bella serata, davvero molto interessante. Spero ce ne saranno anche altre

Anonimo ha detto...

Un vero peccato che non ci fosse nessuno dell'Amministrazione, gli sarebbe servito per capire cosa han fatto

Anonimo ha detto...

Forse se la prossima volta fosse possibile fare la riunione nella sala di Fonzaso ci potrebbe essere posto per più persone e forse anche gli amministratori avranno modo di buttare se non altro l'occhio.
Grazie per il lavoro che state svolgendo.

Anonimo ha detto...

Un mare di gente
a flutti disordinati
s'è riversato nelle piazze,
nelle strade e nei sobborghi.
E' tutto un gran vociare
che gela il sangue,
come uno scricchiolo di ossa rotte.
Non si può volere e pensare
nel frastuono assordante;
nell'odore di calca
c'è aria di festa

Anonimo ha detto...

http://www.youtube.com/watch?v=NecXrOTu9YE&mode=related&search=