domenica 30 settembre 2007

Amareggiati e offesi



Il primo pensiero a caldo in merito a quanto riportato sul Corriere delle Alpi del 27 settembre 2007 è stato di profonda amarezza per le parole del Sindaco Furlin.
Ci sentiamo feriti per l’assoluta mancanza di rispetto nei nostri confronti – noi non abbiamo inventato nulla e ci siamo riferiti ai soli documenti ufficiali e alle informazioni avute dagli incontri istituzionali.
Non ci sembra corretto che il primo cittadino di un Comune non sia in grado di comprendere fino in fondo la portata delle proprie dichiarazioni in merito alla chiarezza. In tutti gli incontri avuti con Lui infatti non aveva mai espresso con fermezza i concetti che il quotidiano ha riportato.
Che spetti al Consiglio Comunale permettere alcune lavorazioni ed escluderne altre non c’era dubbio alcuno. Diversa è però la richiesta fatta dal Comitato Prà Gras in merito alla questione: fare chiarezza.
Fare chiarezza perché dai documenti ufficiali e dagli incontri era emerso il dubbio che il Consiglio comunale non avesse più alcun potere decisionale in merito (vedi piano industriale già presentato e sottoscritto dal Sindaco e vedi delibera del Consiglio Comunale n. 48/2006 del 23/03/2007).
Il messaggio che ci era stato dato era "il dado è tratto" e non era certo il dado per fare il brodo.
Chiediamo al Sindaco se questi sono toni da usare dicendo che noi facciamo allarmismo e con quale tono rassicurante affermi di aver escluso l’insediamento di una fonderia dopo che da mesi noi chiediamo di chiarire la sua posizione in merito senza avere una risposta precisa e un documento che sostenga le sue argomentazioni, sottolineiamo senza inventarci nulla.
Inoltre tra le tante domande poste al Sindaco avevamo chiesto la disponibilità dell’Amministrazione Comunale di Fonzaso ad organizzare dei dibattiti pubblici per chiarire la vicenda ed informare la gente: questo ci era stato negato in virtù di un mandato elettorale.
Sul quotidiano si parla di un incontro pubblico che la Provincia intende organizzare per informare la gente. Anche al Presidente della Provincia e all’Assessore provinciale all’ambiente (l’assessore Pison nell’incontro avuto ha condiviso i nostri dubbi sull’ipotesi "fonderia") avevamo chiesto aiuto per avere chiarezza. Ora sembra che questa chiarezza sia stata concordata tra le istituzioni adesso che la patata è diventata bollente e chi ha messo in evidenza il problema siano solamente ambientalisti confusionari e inventori di cose errate.
Grazie per come il Sindaco si è rivolto al Signor Mario Gris, coordinatore feltrino dei lavoratori esposti all’amianto, reo di aver solamente espresso le proprie drammatiche esperienze, un tocco di classe e di raffinatezza personale tipica di chi non ha più argomentazioni valide per sostenere una discussione costruttiva, gettando fango su una persona e creando astio tra le parti.
Sentitamente grazie per aver offerto una ulteriore dimostrazione di come non si debba fare per avere una trasparenza amministrativa che dia certezze, coinvolgendo la gente togliendo ogni dubbio in merito ai problemi da risolvere. E’ stata persa ancora una volta l’occasione per fare chiarezza e dare un esempio di governo trasparente.
E’ obbligatorio a questo punto, e ci faremo carico di organizzarlo al più presto, un incontro con il Sindaco al fine di chiarire le posizioni per riaprire un dialogo costruttivo senza polemiche e nel rispetto delle parti, indirizzato ad evitare l’ipotesi "fonderia" a Fonzaso

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