mercoledì 2 dicembre 2009

TIRA UNA BRUTTA ARIA

"TIRA UNA BRUTTA ARIA"
è questo il titolo di un interessante Dossier, pubblicato in questi giorni, che fa una attenta analisi della situazione nella zona di Valdobiadene Si parla ovviamente di Pasticidi in agricoltura.
Emblematica la presenza di cartelli assai poco rassicurante che.. “Il transito nel percorso non è consentito da aprile ad agosto compresi di ogni
anno, a causa dei trattamenti fito-sanitari alle coltivazioni”. E il volantino non è opera di qualche associazione ambientalista,ma porta gli stemmi del Comune e della Provincia. Crediamo sia molto importante prendere visione del dossier in cui spiaccano gli interventi di G. Salvador e sopprattutto della dott. Gentilini che ci illustra le conseguenze dei pesticidi sulla nostra salute..soprattutto su quella dei bambini (per leggere il dossier cliccare qui)

Molto interessante anche l'articolo.analisi pubblicato sul sito "i ruralisti" sempre sulla questione pesticidi.. "Mentre si moltiplicano le iniziative dei comitati spontanei anche l'Apav (agenzia protezione ambiente del Veneto) lancia pesanti accuse.. e in Val di Non si cerca di rassicurare la popolazione con gravi dichiarazioni di sottovalutazione del nesso cancro-pesticidi"
Riportiamo alcuni interessanti stralci:
"Di fronte ai dati allarmanti sull'inquinamento crescono le reazioni. I più attivi sono gli abitanti e le associazioni delle aree più direttamente colpite. La melicoltura e la viticoltura intensiva sono i primi imputati perché dove vengono praticate in modo specializzato (la 'monocoltura') si registrano localmente usi elevati di principi attivi. La 'protezione' dei meleti - anche dove è attuata qualla che con odiosa ipocrisia semantica si chiama 'lotta integrata' prevede decine di trattamenti con prodotti chimici (diserbanti, insetticidi, funghicidi). Osserviamo incidentalmente che la dizione 'lotta integrata' - dovrebbe significare una riduzione dell'uso di prodotti chimici e la graduale introduzione di mezzi di lotta biologica è stato coniato oltre trent'anni fa quando il 'bio', almeno in Italia, era ai primi passi e l'agricoltura 'integrata pareva un primo passo di transizione .... ma ora usarlo è un offesa all'intelligenza dei consumatori e di chi ha la sfortuna di vivere vicino alle coltivazioni 'spruzzate'".
"È ormai assodato che numerosissimi sono i tipi di cancro messi in relazione con l’esposizione professionale a queste sostanze. In particolare: tumori cerebrali, alla mammella, al pancreas, ai testicoli, al polmone, sarcomi ed in particolare leucemie, linfomi non Hodgkin e mielomi. Lo testimoniano recenti e recentissimi studi svolti in Francia, Canada, Stati Uniti."
..poi un elemento di grande preoccupazione che non può essere messo direttamente in relazione con i pesticidi ma con un insieme di elementi di deterioramento della qualità ambientale: L’Italia detiene, in Europa, il triste primato della più alta incidenza di cancro nell’infanzia (30 casi in più ogni anno per milione di bambini) e si registra nel nostro paese un incremento annuo quasi doppio rispetto alla media europea: 2% annuo contro l’1,1%. Per linfomi e leucemie nell’infanzia l’incremento annuo in Italia è rispettivamente del 4,6% e dell’1,6% a dispetto di un incremento in Europa rispettivamente dello 0,9%, e dello 0,6%. Certamente tanti altri agenti sono coinvolti (benzene, radiazioni...), e vanno ridotti, ma rimane legittimo pretendere di sapere cosa c’è nel nostro piatto, nell’acqua che beviamo, noi e i nostri bambini
(PER LEGGERE L'INTERO ARTICOLO CLICCARE QUI)

Vogliamo comunque ribadire, per l'ennesima volta, che c'è una possibile alternativa a tutto cio'.. e porta il nome di "agricoltura biologica" Un modo di approcciarsi alla terra e al vivere che ha sempre maggior "successo" e cresce costantemente anche in questo epriodo di crisi Molti gli esempi sia in provincia di Belluno che altrove per conoscere una interessante esperienza di viticoltori francesi (cliccare qui)

VOGLIANO INOLTRE, PER LO MENO RICORDARE CHE PROPRIO OGGI RICORRE IL TRAGICO ANNIVERSARIO (il venticinquesimo) DELLA TRAGEDIA DI BOPHAL in cui la sete di potere, di profitto e il non curarsi della salute e della quelità della vita dei cittadini e dell'ambiente ha causato la morte di decine di migliaia di persone (cliccare qui per leggere articolo)

4 commenti:

Anonimo ha detto...

tra cementificio, pesticidi e smog
Siamo messi bene

Anonimo ha detto...

la cosa assurda è che poi questa frutta e verdura viene consigliata per darla ai bambini e alle eprsona che magari stanno male

Anonimo ha detto...

Si parla sempre della dieta mediterranea con molta frutta e verdura e non si specifica mai che andrebbe meglio "non trattata".
C'è molta ipocrisia informativa, mostrano lo sport sapendo bene quanto doping generale ci sta sotto, oppure mostrano vari prodotti agricoli sapendo bene quanta chimica ci sta dietro, si esalta il nome, il prodotto ma quella cosa non si nomina mai.
Io una volta giù per valdobbiadene mentre ero in bici ho preso una "doccia" mentre trattavano lungo la strada.

Anonimo ha detto...

si è vero! ma bisognerebbe che fossero fatte analisi per la frutta e la verdura che viene venduta e poi esposte