lunedì 14 febbraio 2011

RESPIRIAMO POLVERE


Se durante i mesi invernali non piove respiriamo polvere

Una frase che descrive bene la situazione in questo febbraio secco e caratterizzato da continui “sforamenti delle polveri sottili”

E’ davvero impressionante la tabella di rilevazione delle pm 10 della stazione di Feltre (fornita dall’ Arpav) con 10 superamenti della soglia di allarme negli ultimi 11giorni e ben tre picchi ben oltre i 100 mgxm3 (qualità dell’aria pessima)

Ormai sono noti a tutti i pericoli che le polveri sottili comportano per la nostra salute e soprattutto per quella dei bambini. E in questa nostra vallata chiusa, con poco ricircolo d’aria e in cui l’inversione termica trattiene al suolo le polveri e gli inquinanti per molti mesi all’anno è difficile non fare un collegamento mentale tra inquinamento e il tasso di incidenza dei tumori elevatissimo. Per non parlare del vertiginoso aumento dei ricoveri dei bambini per problemi respiratori

Ci sono poi i dati/parametri dell’Organizzazione Mondiale della sanità che ci dicono che in un anno sono 21 i decessi all’anno causati dall’inquinamento nella sola città di Feltre.(fonte Corriere delle Alpi,07.03.2010)

Urge quindi trovare una soluzione che sappiamo bene non è certo facile né immediata

Sappiamo che le tre principali fonti di “produzione” delle polveri sottili sono il trasporto, il riscaldamento e l’industria

Non possiamo quindi non plaudire all’iniziativa della provincia tesa alla rottamazione delle vecchie stufe a legna e nel contempo auspicare un immediato ripensamento per quel che concerne le ipotesi di tagli del trasporto pubblico provinciale

Per quel che riguarda la terza importante fonte di inquinamento, cioè l’industria, RIBADIAMO PER L’ENNESIMA VOLTA CHE E’ INDISPENSABILE CHE NON SI AGGIUNGANO NUOVE EMISSIONI A QUELLE GIA’ ESISTENTI Abbandonando ogni ipotesi di insediamento o ampliamento di nuove industrie impattanti (fonderie, acciaierie ecc..) o addirittura di un inceneritore.

Quindi: perché non fare una seria e puntuale analisi delle polveri e capire in modo chiaro e inequivocabile che tipo di inquinamento insiste su Feltre e sulla vallata individuando così quali siano le fonti di origine delle stesse?

Stando ai dati 2005/07 della Provincia, sono quasi 50 le tonnellate all’anno di polveri sottili emesse dalle 11 industrie più inquinanti della Valbelluna
E un impatto sulla nostra vallata è ipotizzabile ce l’abbiano anche stabilimenti molto vicini ai nostri confini: la mente corre al cementificio di Pederobba dove si bruciano circa 60.000 tonnellate all’anno di pneumatici e 60.000 tollellate di PCke (scarto della lavorazione del petrolio)
Forse è superfluo dirlo ma è bene ricordare che vi sono “polveri” e “polveri”. Ci ricorda spesso il dott. Montanari come altri scienziati che in quel “pm 10” sono comprese sia le polveri grossolane che quelle finissime (generalmente più un sistema di combustione usa alte temperature più fini sono le polveri che emette).
Pertanto è possibile ipotizzare che mentre una stufa emette polveri grossolane (pensiamo a una particella che pesa 10, che se inalata colpisce una sola volta il nostro sistema respiratorio e spesso viene bloccata prima di arrivare ai bronchi), da una ciminiera vengono spesso emesse polveri finissime (che pesano 1, quindi a parità di peso, se inalate colpiscono 10 volte il nostro sistema respiratorio e superano facilmente le barriere naturali del nostro corpo arrivando ai bronchi con tutti i danni che ne conseguono.

Crediamo sia molto importante che questo grande sforzo contro le polveri sottili, contro l’inquinamento e a favore di ambiente, salute, qualità della vita coinvolga per davvero tutti:

Sia chi ci amministra (che è il responsabile della salute dei cittadini) che tutti noi cittadini

E’ davvero un triste spettacolo osservare la miriade di piccoli e grandi “incendi” che quotidianamente infestano la nostra vallata in un momento difficile come questo

Fuochi che, temiamo, non siano solo di rami e residui vegetali…

Vorremmo pertanto fare un appello alla responsabilità, un appello rivolto a tutti: amministratori e cittadini

Viviamo in una zona molto bella, ma anche molto fragile, è nostra responsabilità difenderla e tutelarla ne va della nostra salute e soprattutto di quella dei bambini per una volta si lascino da parte i meri interessi economici o di parte e si lavori per il bene comune, per il bene di tutti

Sperando solo che la prossima pioggia non “lavi” via anche queste giuste e legittime preoccupazioni….

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