giovedì 3 febbraio 2011

BUONE NOTIZIE DALL' ACQUA !!


da Carta EstNord L'acqua bene comune vince! San Gregorio (BL) dice NO alla centrale
Una prima, netta vittoria contro la mega centrale sul Mis, nel bellunese: 389 voti contrari, solo 43 favorevoli. E' questo il risultato del referendum consultivo che si è tenuto oggi nel comune di San Gregorio [Belluno], uno dei quattro interessati al progetto voluto da una società mista composta al 51% da Enel e al 49% da En&En [cordata di imprenditori e industriali bellunesi]. Per il comitato bellunese Acqua bene comune è «un segnale di buon auspicio per i referendum nazionali in difesa dell'acqua come bene comune».

La centrale è definita dal comitato un «eco-mostro»: il progetto, presentato nel giugno del 2010, interessa i comuni di Sospirolo, San Gregorio, Santa Giustina e Cesiomaggiore, con ben 11 Km di condotta sotterranea in galleria di 5,10 metri di diametro fino a 100 metri di profondità, per trasportare l'acqua del fiume Mis, intubata, fino alla nuova centrale. Per l'opera si caverebbero 400.000 metri cubi di materiale inerte.

Da mesi il comitato Acqua bene comune si batte contro la mega centrale di Enel e En&En: «Il progetto è devastante e presenta molte problematiche legate al rischio idrogeologico - spiega Valter Bonan, presidente del comitato bellunese - Di fronte a un progetto per un investimento di 110 milioni di euro, i comuni stanno discutendo, noi abbiamo fatto assemblee pubbliche di informazione in quattro comuni, Sospirolo, San Gregorio, Cesiomaggiore e Santa Giustina».

A San Gregorio il comune ha accettato la proposta del comitato di organizzare una consultazione popolare sul progetto, impegnandosi ad attenersi alla decisione che sarebbe uscita dalle urne. Il quorum era fissato al 25% degli elettori, ma è stato nettamente superato: ha votato il 38%, di cui il 90% ha detto No alla centrale. «E' un bel segnale, soprattutto perché i proponenti hanno promesso ai comuni che avrebbero dato risorse importanti ai comuni che avessero condiviso la scelta - spiega Bonan - Ma c'è stata una risposta di orgoglio di appartenenza e di dignità. La volontà di difendere la qualità ambientale del territorio non è stata condizionata da possibili introiti economici». Le votazioni si sono svolte molto sobriamente negli uffici comunali di San Gregorio, alla presenza di garanti delle due parti. Anche se, alla fine, Enel e En&En hanno rifiutato di mandare i loro rappresentanti ai seggi. «Il voto dimostra che si può fare democrazia deliberativa in modo molto sobrio e serio - conclude Bonan - Ora può essere che questo esempio concreto si estenda anche ai comuni limitrofi, e che sui beni comuni si decida tutti, senza deleghe a nessuno. Un buon auspicio per i referendum nazionali sulla gestione pubblica dell'acqua».

Referendum per l'acqua pubblica, al via la campagna
(da Tiscali)
l logo della campagna referendaria è stato scelto online da oltre diecimila persone, le firme raccolte in due mesi sono state oltre un milione quattrocentomila. È una grande mobilitazione nazionale quella che si muove intorno al referendum sull’acqua bene comune. Il popolo dell’acqua ha appena lanciato la campagna “2 sì per l’acqua bene comune” in vista della chiamata alle urne dei cittadini per esprimersi contro la privatizzazione dell’acqua. Due quesiti su tre sono stati accettati dalla Corte Costituzionale e quindi l’obiettivo del comitato referendario è di arrivare a una ri-pubblicizzazione dei servizi idrici che mandi in soffitta la legge Ronchi.

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