venerdì 24 dicembre 2010

L'AGRICOLTURA CHE VOGLIAMO....


DI SEGUITO ALCUNE NOTIZIE CHE CI HA FATTO PIACERE LEGGERE, NOTIZIE CHE CI PARLANO DI UN AGRICOLTURA CHE CI PIACE...

LA VENDITA DEI PRODOTTI BIOLOGICI CRESCE A 2 CIFRE

A leggere i dati di FederBio i prodotti biologici si vendono molto bene e non conoscono crisi economica. Anzi: le vendite crescono del 12% rispetto all’anno scorso. Erano cresciute del 6,9% nel 2009 e del 5,2% nel 2008. Si tratta di dati riferiti alla vendita dei prodotti biologici nei negozi della grande distribuzione, ma se si passa ai negozi specializzati le cose vanno anche meglio.

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CERTIFICAZIONE BIOLOGICA PARTECIPATA !!! una bella opportunità per la nostra Provincia


Questo progetto innovativo (unico nel Veneto e tra i pochi a livello nazionale) vuole innanzitutto svincolare la certificazione biologica dal solo rapporto azienda agricola - ente certificatore concentrando l’attenzione sulla comunicazione trasparente verso il pubblico, la collaborazione e lo scambio di conoscenze tra aziende, l’assistenza tecnica e burocratica al produttore.

Le parole d’ordine saranno pertanto
Semplificazione – Collaborazione – Trasparenza – Assistenza

Questo progetto è molto importante per la nostra provincia dato che sono molte le aziende che già coltivano seguendo disciplinari biologici o che semplicemente hanno escluso la chimica di sintesi.
Diverse piccole aziende vorrebbero fare il salto verso il biologico, ma ancora non hanno osato per motivi economici, tecnici e burocratici.

L’idea è quella di costituire un gruppo di aziende seriamente interessate alla certificazione, discutere con l’ente certificatore un costo minore rispetto al percorso individuale, e con la differenza che risparmiamo gestire un supporto tecnico-agronomico e burocratico a disposizione delle aziende partecipanti.
In questo processo verremo supportati da AIAB Veneto.
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In arrivo la nuova malteria
L'annuncio, quasi in sordina, è stato dato ieri in occasione della firma dell'accordo tra Birreria e cooperativa La Fiorita per la coltivazione dell'orzo delle Dolomiti, e il suo successivo utilizzo per la produzione della birra speciale. Un accordo triennale che impegna una ventina di agricoltori, per oltre 40 ettari di terreni un po' in tutta la Valbelluna. Non c'è solo la coltivazione dell'orzo per la birra negli obiettivi dell'accordo con la Fiorita. Tra gli scopi infatti vi è la diversificazione delle colture, che comporta un arricchimento per il territorio e una maggiore sostenibilità ambientale. Chi coltiva l'orzo deve rispettare un protocollo e non può utilizzare prodotti chimici, e questo porta enormi benefici - anche, per esempio, alla presenza della fauna selvatica.

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