sabato 11 dicembre 2010

BOTTA E RISPOSTA SULLA CENTRALE di TRICHIANA

Dopo l'articolo che abbiamo riportato sul nostro blog c'è stato un vero botta e rispsota tra Amministrazione di Trichiana e cittadini.. ne riportiamo alcuni stralici e link

Gazzettino del 9 dicembre 2010 "Energia dal bosco alla casa" presentato il progetto
(cliccare qui per leggere l'articolo)
I vantaggi di questi impianti sono l'eliminazione della manutenzione della caldaia, aria più pulita e fonte di guadagno per le ditte boschive locali che forniscono il cippato. Si pensi che la centrale di Valdaora, mediante una rete di teleriscaldamento lunga 20 chilometri, fornisce 520 utenze con un risparmio di 2300 tonnellate di gasolio all'anno. A Trichiana la ditta privata sta già operando. L’Amministrazione comunale intende informare più approfonditamente la cittadinanza che ha manifestato più di un dubbio. Qualora il progetto passasse è sua intenzione vigilare sulle emissioni in atmosfera.

dal Corriere delle Alpi del 9 dicembre 2010 (per leggere cliccare qui)
E' un idea di progetto
«Il progetto dell'impianto cogenerativo a biomasse vergini nei pressi della zona "ex Cementegola" non è un'iniziativa dell'amministrazione comunale di Trichiana nè una cosa fatta. Allo stato, attuale c'è un'idea progettuale di una ditta privata per realizzare, oltre alla centrale, una piattaforma logistica-commerciale di biomassa legnosa». A dirlo è il primo cittadino di Trichiana Giorgio Cavallet, che ci tiene a precisare come il progetto sia stato oggetto di condivisione con i consiglieri comunali e con gli abitanti. «L'amministrazione», dice Cavallet, «ha già avviato un percorso informativo con due convegni specifici dedicati ad approfondire il tema delle biomasse (24 settembre e 26 novembre); il 27 novembre è stato organizzata una visita, con l'invito a tutti i consiglieri comunali sia di maggioranza che di minoranza, all'impianto di Valdaora in Val Pusteria, che funziona con gli stessi principi, ma con potenza 3 volte superiore a quello proposto a Trichiana». L'idea progettuale è stata poi presentata nella conferenza dei capigruppo consiliari che in quella sede hanno espresso parere favorevole, e sono già in programma altri incontri per informare e coinvolgere la cittadinanza, collegati all'effettivo evolversi del progetto. «Sarà nostra cura», continua il sindaco, «valutare il piano di approvvigionamento delle biomasse che presenterà l'azienda e pretendere lo sviluppo di una filiera corta e l'utilizzo di legno vergine ottenuto esclusivamente dalla lavorazione meccanica. Vigileremo per quanto di nostra competenza, sull'aspetto delle emissioni in atmosfera». L'ipotizzato impianto di Trichiana sarà efficiente e ragionevole solo se il calore prodotto verrà valorizzato da seria rete di teleriscaldamento. «Valuteremo», conclude Cavallet, «le proposte della ditta circa la possibilità di connettere anche alcuni edifici pubblici e privati». Il primo cittadino infine rassicura i cittadini. Per le autorizzazioni a realizzare un impianto del genere a Trichiana, dovrà essere convocata una specifica conferenza di servizi, nel corso della quale gli enti competenti dovranno valutare, tra gli altri, tutti gli aspetti che possono destare preoccupazione relativi ad esempio all'approvvigionamento, alle emissioni, alla valorizzazione del calore, e all'impatto ambientale.

ma probabilmente cio' non rassicura i cittadini..è infatti nato un comitato di cittadini
"il Comitato al Comune, fermate la centrale"
per leggere l'articolo cliccare qui

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