sabato 19 giugno 2010

I "TERRORISTI" di ARIANOVA RISPONDONO AL SINDACO...


«Visto che a noi non risponde, faccia degli incontri pubblici per illustrare il monitoraggio Arpav e le ragioni per cui non sarebbe necessario preoccuparsi né prendere alcun provvedimento a tutela della salute della gente»: questo il messaggio dell’associazione AriaNova al sindaco di Pederobba Raffaele Baratto. Sul tappeto ci sono i dati sull’inquinamento riscontrati in alcune aree prodotti da fumi. Il sindaco Baratto aveva allargato la questione a tutta la Pedemontana chiedendo assieme ai suoi colleghi un monitoraggio dell’ambiente, AriaNova lo aveva invitato a risolvere prima l’inquinamento nel suo comune e come risposta era arrivata l’accusa di «terrorismo ambientale». «L’accusa del sindaco è offensiva. Ma a noi non interessa polemizzare con lui, ma chiedergli fatti concreti per la difesa della salute dei cittadini - dice AriaNova -. E’ nostro diritto di cittadini chiedergli di agire contro le cause dell’inquinamento dei suoli da metalli pesanti e da diossina e contro il grave inquinamento dell’aria da idrocarburi policiclici aromatici». E su cosa fare Arianova ha le idee chiare: «E’ ragionevole e non terroristico chiedere, fino a che non si capirà chi inquina, che il sindaco pretenda il contenimento delle emissioni dell’attività più impattante del comune, quella del co-inceneritore che rende Pederobba uno dei quattro comuni della provincia con il maggior carico emissivo in atmosfera», spiega AriaNova. (e.f.)

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