venerdì 19 marzo 2010

INTIMIDAZIONE A LAURA ZANETTI (Comitato Barbieri Sleali di Borgo Valsugana)


ESPRIMIAMO TUTTA LA NOSTRA SOLIDARIETA' E VICINANZA A LAURA ZANETTI (del Comitato Barbieri Sleali di Borgo Valsugana) PER LA INTIMIDAZIONE CHE HA SUBITO.. SIAMO CERTI CHE NE' QUESTA NE' ALTRE AZIONI DI QUEL TIPO FERMERANNO LA NOSTRA CARA AMICA LAURA !!!
Di seguito pubblichiamo un suo scritto..
Per dovere di cronaca, vorrei precisare che non “ sono fuggita “ come ha riferito il sindacalista Ivan Mengarda all’inviata Nicoletta Brandolise dell’Adige ( vedi pag.20 L’Adige -12 marzo) ma che accerchiata e messa alle strette, con atteggiamento minaccioso ( ci sono due testimoni), da alcune persone tra cui il Mengarda, perché facessi il nome della fonte, più che attendibile, delle mie informazioni, ho esordito dicendo “ non toccatemi altrimenti chiamo i carabinieri”, ribadendo che non ero tenuto a dare loro nessun ragguaglio in merito. Altra precisazione: non sono infermiera del centro Oncologico, come riportato nell ‘articolo apparso su L’Adige dell’11 marzo, a firma di Andrea Tomasi. Sono stata, questo è vero, la prima infermiera professionale del Centro Oncologico di Borgo Valsugana negli anni’ 70. Successivamente, ho svolto attività legate al campo della medicina preventiva, alla didattica in campo sanitario, all’impegno come promotrice culturale e giornalista sociale.
Negli anni passati a Borgo, in quei reparti del dolore e della speranza, si è forgiata, credo, la consapevolezza che la Valsugana, che tutto il Trentino meritava, meritasse un destino diverso
da questa padanizzazione di cui Dellai ne è stato un impudente artefice.
Ieri, i miei concittadini non si aspettavano certo che il Presidente della Provincia, comprensibilmente omaggiato da fischi a cascata, dichiarasse: “chiudo la Fonderia in 24 ore “, ma : “farò applicare rigidamente i limiti sui flussi di massa riferibili a tutti gli inquinanti”.
Che tradotto in concreto significherebbe: autochiusura in quanto antieconomica.
Con l’ultima autorizzazione invece, la PAT ha di fatto legittimato le emissioni illegali, chiamate anche emissioni secondarie. Quindi, come possiamo ancora credere in una azienda che ha dimostrato di arricchirsi lasciando i problemi ambientali alla collettività?
Come possiamo fidarci dell’ APPA che ha dimostrato di non essere un ente terzo, indipendente rispetto alla provincia e alla stessa azienda?
Come possiamo fidarci di Alberto Pacher, che a suo tempo aveva dichiarato “ se i vertici dell’azienda ci hanno preso in giro dovremo rivedere i rapporti con loro” ed ora dimentica che la azienda è stata commissariata dal Gip prima, avvallata anche dal Tribunale del riesame perché falsificava le analisi, utilizzava scarichi abusivi, emetteva concentrazioni di inquinanti fuori norma.
Come possiamo fidarci di questa GIUNTA PROVINCIALE che a fronte delle evidenti responsabilità che ha nella vicenda giudiziaria della Fonderia Valsugana e Monte Zaccon, anzichè porre rimedio ad una situazione ambientale-sanitaria , di gravità assoluta, si ostina a negare ogni addebito nascondendosi dietro delle indagini di laboratorio parziali e ottenute in regime di commissariamento dell’azienda?
Telve, 11 marzo 2010 - Laura Zanetti

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