sabato 4 agosto 2007

Articolo del "Corriere delle Alpi" relativi all'incontro di Fortogna"

Irene Aliprandi
LONGARONE. Gli abitanti di Fortogna sono assolutamente e totalmente contrari all’ampliamento dell’attività produttiva della Metalba. Un folto gruppo di residenti si è dato appuntamento ieri pomeriggio davanti alla fonderia per manifestare le preoccupazioni del paese rispetto al progetto di potenziamento della capacità produttiva dello stabilimento. Attualmente la Metalba sfrutta forni da 8 tonnellate e raggiunge una produzione giornaliera di circa 70 t al giorno. La prima modifica, che non necessita di autorizzazioni e quindi potrebbe essere già in corso, riguarda la sostituzione di due forni piccoli, con uno più grande da 30 t e capace di aumentare la produzione a circa 95 t/g. L’ampliamento vero e proprio prevede l’installazione di un ulteriore forno da 30 t, che porterà l’attività a 126 t/g, cioè oltre la soglia per la quale è necessario il parere della Provincia. L’azienda intende concludere l’ampliamento entro giugno 2008. I residenti però dicono “no” e ha già manifestato le sue perplessità anche il sindaco di Longarone Pierluigi De Cesero, che ha convocato un consiglio comunale straordinario sulla Metalba per mercoledì alle 18.30. Rumori insopportabili, emissioni e transito di mezzi pesanti sono le ragioni del no. La fonderia di Fortogna è stata costruita nel 1987 e da allora i residenti protestano contro l’insediamento di un’industria definita “insalubre di prima classe” proprio in mezzo al paese, scelta vietata dalla legge. I rumori 24 ore su 24, sette giorni su sette, i fumi e il passaggio dei camion hanno reso impossibile la convivenza tra la popolazione e la fabbrica, ma nessun tentativo di spostare lo stabilimento ha mai avuto successo. Ci ha provato il sindaco, offrendo un’area nella zona industriale, mentre i residenti proponevano il trasferimento nella sede di Bassano, ma pare sia troppo vicina allo storico Ponte Vecchio. «E gli abitanti di Fortogna? E il cimitero monumentale delle Vittime del Vajont?», domandano esasperati quelli del Comitato, che nell’ampliamento vedono la moltiplicazione dei loro guai. «Siamo assolutamente contrari», dicono per bocca della portavoce Carla Feltrin, «perché già così è intollerabile. Le istituzioni devono prendere le decisioni giuste». Il Comitato si riferisce alla Provincia, cui è sottoposto il parere sul potenziamento. «Il presidente Reolon ci ha promesso che sarà al nostro fianco», concludono gli abitanti, ricordando anche le parole incoraggianti del prefetto.
14-07-07

A Fonzaso stesso rischio

LONGARONE. Da qualche tempo il Comitato di Fortogna condivide le sue preoccupazioni ma anche le sue conoscenze con il Comitato Pragras di Fonzaso, dove la Forgialluminio ha acquistato un terreno per realizzare uno stabilimento simile a quello di Fortogna. Anche ieri i due Comitati erano insieme: «Facciamo appello al sindaco di Fonzaso», dice Tiziano Fantinel, «affinché faccia una delibera che dice no a quell’impianto». Il Comune di Fonzaso ha già deliberato il no alla fonderia, ma il progetto industriale parla di attività di rifusione di scarti e la differenza potrebbe essere decisiva. Per questo serve una delibera più precisa. Come alla Metalba, anche a Fonzaso la nuova fabbrica non darebbe una svolta all’occupzione. «Se davvero l’amministrazione comunale è contraria», dicono quelli del Pragras, «ribadisca la sua posizione con una nuova delibera». Al sindaco di Fonzaso, Gianluigi Furlin, viene anche contestata la vendita del terreno alla Forgialluminio: «Il Consorzio di industrializzazione della Valle del Cismon, del quale Furlin è presidente, ha venduto 27 mila metri di terreno a 700 mila euro, cioè meno di 26 euro al metro quadrato».

1 commento:

ken ha detto...

STOP NOCIVITA' yes!!