martedì 7 agosto 2007

A Fortogna ci sono anche i politici all’incontro con il Comitato frazionale: «Il problema non è più l’ampliamento»

FORTOGNA. Andatevene. Magari detto con più diplomazia, ma il messaggio per la Metalba è forte e chiaro. A lavorare perché la fonderia non disturbi più le notti degli abitanti di Fortogna e non faccia più bruciar loro gli occhi non c’è più solo il Comitato, ma anche il sindaco e il presidente della Provincia. Proprio Sergio Reolon ieri sera era l’invitato speciale per un incontro con un centinaio di cittadini. «Il problema vero non è l’ampliamento», ha detto Reolon, «ma la situazione attuale». Da qui la proposta: un tavolo che lavori per migliorare la vita dei cittadini. La proposta è stata accolta dal sindaco Pierluigi De Cesero, incaricato di coordinare il tavolo: «Incontriamo anche la Metalba, che ha già avuto l’opportunità di spostarsi, e coinvolgiamo il prefetto». Concorde anche il consigliere regionale Dario Bond. Le argomentazioni di tutti gli intervenuti si sono concentrate sulle possibili soluzioni a un problema che ha le sue origini nel 1987, quando la fonderia bassanese avviò il forno longaronese. A fine serata il Comitato si è diviso tra chi teme che i tecnici consentano l’ampliamento e chi ha fiducia nel tavolo politico. L’incontro di ieri è partito dai disagi della gente di San Martino, località di Fortogna in cui le case fanno da cornice alla fonderia. Con un video sono stati portati nella sala parrocchiale i rumori della fabbrica e le zaffate di fumo della ciminiera. «Non chiediamo la chiusura e non siamo per la perdita dei posti di lavoro», ha premesso Giacomo Feltrin del Comitato, «ma chiediamo il diritto alla salute e che la Provincia esprima parere negativo all’ampliamento». L’assessore provinciale all’ambiente Giuseppe Pison ha illustrato la questione dal punto di vista tencico. «L’Arpav ha rilevato superamenti del limite di 55 decibel in un punto», ha fatto sapere, «ma continueremo con le campagne di rilevamento». «Però l’azienda sa quando ci sono i rilevatori e riduce i rumori», hanno accusato alcune persone tra il pubblico. Per Maria Rosa Feltrin «Fortogna ha sempre dato, dal cimitero alle fabbriche. Come possiamo rimediare? Andiamo via? Fermiamo i camion?». «La qualità della vita delle persone è messa in discussione», ha affermato Reolon, «e questo viene prima anche dell’occupazione». «Non voglio cavarmela con un ordine del giorno», ha aggiunto, «anche perché il problema è diventato un altro. Anche se non si fa l’ampliamento comunque la Metalba rimane. Sono disponibile a studiare come risolvere il problema, come far andare da un’altra parte un’azienda insalubre. Con il sindaco ci carichiamo sulle spalle la questione». Bond ha parlato del paesaggio come elemento che, oggigiorno, è quantificato e pesa sulle decisioni.=252) refR=refR.substring(0,252)+"...";//

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