sabato 4 agosto 2007

Il consiglio comunale ha espresso la propria contrarietà al progetto

LONGARONE. Il Consiglio comunale di Longarone ha espresso, la «propria contrarietà all’ipotesi di ampliamento dello stabilimento Metalba di Fortogna» con l’approvazione all’unanimità di un ordine del giorno all’interno del quale l’Amministrazione invita la proprietà a «prendere in considerazione soluzioni alternative al progetto che è stato recentemente presentato in Provincia». Il consiglio, che si era riunito in seduta straordinaria, è iniziato alle 18.30 di ieri sera. All’assemblea ha partecipato un consistente gruppo di residenti a Fortogna, nelle vicinanze dello stabilimento che sorge in località S. Martino. Un convinto e fragoroso applauso ha accolto l’approvazione del documento: un documento di indirizzo politico-amministrativo che ha accolto le istanze del comitato dei residenti che erano state espresse in un modo ‘piuttosto vivace’ in un recente incontro tra amministrazione e residenti di Fortogna. Ma ritorniamo alla cronaca. Adempiuti gli adempimenti formali, hanno preso la parola l’assessore Luigino Olivier, il sindaco Pierluigi De Cesero, Celeste Levis, il vicesindaco Bruno Pradella e per la minoranza, il capogruppo Piero De Luca e il consigliere Michele Feltrin. In tutti gli interventi è emersa l’assoluta contrarietà all’ipotesi di ampliamento della fonderia facendo proprie le preoccupazioni del Comitato di Fortogna che valuta «la situazione di Fortogna intollerabile per i fumi, per i rumori e per i mezzi pesanti che attraversano il paese». Insomma la decisione presa non ha ignorato le richieste dei suoi cittadini. Anzi. Il consiglio comunale, su proposta di Piero De Luca, ha approvato un emendamento all’ordine del giorno che conferisce al sindaco De Cesero il mandato di esprimere il parere del consiglio comunale di Longarone in ogni sede. Insomma un ‘no’ chiaro e netto sottolineando che esistono sul territorio (e precisamente nella zona industriale di Villanova) aree idonee per insediamenti produttivi. Copia del documento approvato dall’intero consiglio sarà inviato alla Metalba Spa, al Prefetto, alla Provincia e all’Arpav di Belluno per quanto di rispettiva competenza. Il consiglio era stato convocato in seduta straordinaria con un unico punto all’ordine del giorno. L’assessore Olivier, nel suo intervento, ha ricordato come, all’epoca (1983) sia «stata infelice la realizzazione di uno stabilimento in zona S. Martino». Altri anni. E una situazione economica diversa. Ma adesso la situazione è pesante: rumori e soprattutto fumi impediscono di vivere bene. Senza dimenticare che, a due passi dallo stabilimento, sorge il cimitero delle vittime del Vajont. Il ‘no’ espresso ieri sera è un ‘no’ preventivo: la richiesta di sostituzione dei forni e di un successivo ampliamento è stata formalizzata in Provincia da qualche settimana. Le vicende legate ampliamento della Metalba hanno subito un’accelerazione in queste ultime settimane: con la formalizzazione della richiesta di ampliamento in Provincia. La pratica dovrà essere valutata dal Ctpa (Comitato tecnico provinciale per l’ambiente) poi ci sarà la Via (Valutazione d’impatto ambientale). Ma intanto l’amministrazione De Cesero ha messo le mani avanti. E intanto la Regione, tra qualche mese, dovrebbe licenziare il Piano regolatore generale che fu presentato poco meno di un decennio fa. Staremo a vedere.
22-07-07,

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