domenica 20 marzo 2011

SFORAMENTI DELLE POLVERI SOTTILI.. FINITO IL BONUS (e per frotuna che è piovuto...)


dal corriere delle alpi (per leggere l'articolo cliccare qui)

In tre mesi raggiunto il tetto di giornate fuorilegge

FELTRE. Aria troppo inquinata 32 volte su 72. Sono impietosi i dati sulle concentrazioni di Pm10 nell'area feltrina pubblicati dall'Arpav: in due mesi e mezzo si è quasi raggiunto il tetto massimo di 33 giorni di sforamenti consentito in un anno dalle norme comunitarie. I grafici sulle polveri sottili della centralina di via Colombo sono schizzati fino a picchi di 144 e 130 microgrammi per metro cubo contro i 50 di parametro limite e l'ultima serie nera dal 9 al 13 marzo indica valori di 54, 80, 123, 114 e 66. Da qui parte l'appello del movimento Cinque stelle, che si aggiunge agli interventi di Legambiente (rivolto alla Regione) e del comitato Pra' Gras (a comuni e Provincia). «In questi settantadue giorni abbiamo respirato aria "scadente" e "pessima" praticamente una giornata sì e una no», tuonano i portavoce del gruppo. «I dati dell'Arpav sono allarmanti. Sappiamo che l'innalzamento dei livelli di polveri sottili è tipico del periodo invernale e condizionato dalle caratteristiche della vallata, in una conca senza ricambio d'aria e con problemi di inversione termica, ma non possiamo aspettare che sia la pioggia a contrastare questo pericolo per la salute dei cittadini», proseguono. «E' tempo che l'amministrazione attui azioni concrete, anche insieme ad altri comuni, per ridurre drasticamente le emissioni di inquinanti». Ma se negli ultimi mesi è stato approvato un piano d'azione in undici mosse contro le Pm10 - tra cui la rottamazione delle vecchie stufe a legna o carbone e delle caldaie a gasolio o a legna - e sono stati dirottati fuori dal centro i veicoli Euro 0 e i mezzi pesanti, quello che chiede il movimento Cinque stelle è di «ridurre drasticamente il numero delle auto circolanti in città, creando una mobilità alternativa efficiente che punti sui mezzi pubblici». Per raggiungere l'obiettivo «servono politiche volte ad incentivare anche l'uso delle bici». E ancora: «E' necessario monitorare tutti gli insediamenti industriali presenti sul nostro territorio, in modo da avere un riscontro di quali siano le fabbriche e le industrie potenzialmente più pericolose per la salute».

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Tante volte mi chiedo ma è mai possibile con dati così disastrosi che le amministrazioni pubbliche non prendano decisioni in merito, l'uso della bicicletta risolverebbe tantissime cose, non solo per il PM10 ma anche della salute di ogni singolo. Fermino Lira

Anonimo ha detto...

Purtroppo credo che se qualche politico proponesse la chiusura alle auto, ad esempio, del centro storico di Feltre (cosa, a mio parere, assolutamente da farsi), si ritroverebbe contro comuni cittadini e commercianti.
El mal che se ol, nol dol.