sabato 5 marzo 2011

I VERTICI DEL GSP VANNO AZZERATI (comitato Acqua Bene Comune)


dal Corriere delle Alpi on line
BELLUNO. Tutti giù dalle poltrone i vertici di Bim Gsp, Ato compreso: il «buco» milionario nel bilancio della gestione idrica provinciale ha spinto in piazza il Comitato Acqua bene comune, che ha dato vita a una conferenza stampa pubblica sotto la prefettura. Scelto un luogo simbolo per bandiere e striscioni, la fontana di piazza Duomo, davanti alla quale Valter Bonan e altre persone, tra amministratori e consiglieri comunali e provinciali, hanno chiesto l'«azzeramento» dei vertici delle società coinvolte in una gestione definita «fallimentare»: «E ora vogliono far pagare i loro errori ai cittadini, aumentando le tariffe del 5%». «E' indecoroso il balletto di responsabilità al quale assistiamo», ha esordito Bonan. «Tutti sono responsabili di questa esposizione finanziaria rilevantissima, ma a quanto pare non ci sono padri: va azzerato ciò che è stato inefficace e inefficiente, chi non ha saputo gestire un indebitamento di queste proporzioni deve dimettersi. Si pensi che, a fronte di questa esposizione, è stato realizzato il 25% degli obiettivi del piano di ambito. E' l'indice percentuale di realizzazione più basso nel Veneto». In poche parole, gli acquedotti sono per la maggior parte dei colabrodo. Acqua bene comune ha deciso anche di organizzare un sit-in per sabato prossimo, sotto la sede del Bim, per protestare contro questa situazione. Ieri, nel frattempo, il comitato è stato ricevuto dal prefetto al quale è stata sottoposta anche la «questione Maroni». Il ministro ha fissato i referendum per il 12 giugno, non lo stesso giorno delle amministrative: «Ha paura del voto o delle firme raccolte»? Ma è la questione «falla» a scatenare le critiche contro amministratori pubblici e dirigenti delle società del servizio idrico integrato. Con Bonan anche sindacalisti e i consiglieri provinciali Irma Visalli e Claudia Bettiol: «Ho letto le ultime dichiarazioni del presidente Bottacin», ha detto Bettiol, «dice di voler aumentare le tariffe idriche del 5% anche per un periodo di 31 anni: ma si rende conto di quel che dice? Un rincaro significa scaricare senza pudore sui cittadini il buco di gestione di Gsp. Non
hanno mai amministrato e oggi che i finanziamenti bancari non ci sono più, dicono ai cittadini di pagare. E parlo di un buco fatto per sostenere campagne elettorali, perchè conosciamo tutti le elargizioni fatte». «Il Bim è diventato una costellazione di potere e il settore pubblico deve fare il suo lavoro di controllo», ha chiuso Visalli. «Cosa mai avvenuta». La protesta va avanti anche con la costituzione di un comitato di enti locali per il sostegno ai due sì nei referendum. (cri.co.)

1 commento:

Anonimo ha detto...

Ma quando organizzazioni sindacali, associazioni di consumatori si muovono? Altro che non aumentano le tasse ci raccontano balle azzeriamo Roccon e compani.