sabato 13 febbraio 2010

DUE LETTERE CHE CI SONO PIACIUTE...


CASO ALTANON
DOPO L'APPROVAZIONE DA PARTE DEL CONSIGLIO COMUNALE DI FELTRE DEL PIANO ALTANON
(per avere le delucidazioni del caso cliccare qui)
LUCIO D'ALBERTO HA INVIATO LA SEGUENTE LETTERA AL GAZZETTINO:
«POZZOBON, GRAZIE DAI CITTADINI»
Gentile consigliere comunale Andrea Pozzobon, grazie. Ti ringrazio di aver saputo guardare al progetto Altanon ponendo in primis il bene della città e non gli accordi politici. A parer mio hai saputo comportarti da vero consigliere comunale. Hai dimostrato coraggio, determinazione e soprattutto fedeltà al ruolo che ricoprivi verso noi cittadini. Non conosco le dinamiche della politica per capire la necessità di dimettersi. Immagino ci fosse un accordo di rispetto umano che ti ha fatto abbandonare. Se vi fosse solo una ragione politica noi concittadini non ci meritiamo le tue dimissioni, a parer mio sei l'unico che ha dimostrato di voler anteporre gli interessi della collettività a quelli di marchio politico, sei l'unico che merita di mantenere la "poltrona" di consigliere comunale. Dai giornali apprendo i commenti e le congratulazioni degli altri consiglieri comunali, in parte anche molto squallide che fanno presumere un basso profilo umano e temo anche politico. Leggo che Zatta, dopo averti elogiato di avere onestà e spessore morale ha detto «... ma la sua posizione sull'Altanon era inconciliabile con quella della maggioranza». La preoccupazione sua non è l'inconciliabilità con la cittadinanza, ma con la maggioranza che sembra quindi diventare il fine ultimo dell'essere consigliere. Da Bond apprendiamo che non ha mai visto «un comportamento così corretto»; ricordiamoci di questa frase e staremo a vedere se riuscirà lui stesso in futuro a riconoscere i momenti in cui lui avrà opportunità di comportarsi con così tanta correttezza. Anche Gorza è sulla stessa linea di Bond «dimostra quanto i consiglieri possano essere indipendenti»; speriamo in futuro anche lui abbia l'occasione di dimostrare che sa essere così indipendente. E speriamo che anche Bona sappia sempre riconoscere la dignità di consigliere che ti riconosce. A quanto pare questa è la politica. Non so se hai intenzione di continuare nell'avventura da politico, se stai decidendo di non farlo più ti chiedo però di attuare il tuo impegno e lealtà verso la nostra Città anche da libero cittadino. Ancora grazie.

ED ORA LA LETTERA CHE IL PROF. DANIELE GAZZI HA INVIATO AL CORRIERE DELLE ALPI ..
W LA SOPRESSA
un ragionamento sul panino McItaly DEVO proprio decidermi ad entrare in un McDonald: “La carne utilizzata per i McItaly è carne 100% bovina, di nascita, allevamento e macellazione esclusivamente italiana” (Roberto Masi ad McDonald’s Italia, La Repubblica 4 febbario 2010, p. 19). Accipicchia: in macelleria io trovo la carne bovina sempre dentro un triangolo: bovino nato in Polonia, allevato in Francia, macellato in Italia. Che nei MD ci sia carne 100% italiana è affermazione che dovrebbe far riflettere i Nas. In quanto ad altri prodotti Igp, come la bresaola e lo speck, ma via, non lasciamoci infinocchiare! Igp vuol dire che nella filiera di produzione è sufficiente che un solo passaggio sia fatto nella Val Padagnotta perché una bresaola sia riconosciuta Igp di quella valle: poniamo un manzo francese, trasformato in bresaola in quella valle, e voilà, il gioco è fatto: signori e signore bresaola Igp della Val Padagnotta. Oppure un maiale irlandese lavorato in Val Tracagnotta: speck IGP di quella valle. Se i postulati sono corretti, allora nel suo panino tricolore McItaly, gentile Ministro della Repubblica, io potrei mangiare manzo polacco-francese e maiale irlandese, però profumati da mani di trasformazione italiane. Con il paradosso che alimenti spacciati per Italy non sono passati per allevamenti italiani. Con la conseguenza che i “40 milioni di euro all’anno che MD riversa sui nostri campi” (Luca Zaia, la Repubblica 4 febbraio 2010, p. 19) ingrassano invece campi polacchi, francesi e irlandesi. Perciò vede, gentile signor Ministro della Repubblica, a me non la dà a bere e di conseguenza il suo panino tricolore tanto meno da mangiare. Ciàpelo merlo! W il panino con la soprèssa, meglio se con il filetto. Infine: non so cosa dire circa la foto di marketing di un ministro in maniche di camicia che addenta lupo famelico un panino con una presa a due mani: è un segno dei tempi. Ognuno giudica secondo le sensibilità culturale che è riuscito a maturare. Certo Bonomi e Bisaglia avevano un altro stile (almeno quello bisogna riconoscerglielo).
Daniele Gazzi SEREN DEL GRAPPA

SEMPRE SU QUESTO ARGOMENTO PROPONIAMO UNA RIFLESSIONE DI "RURALISTI"
"'McDonald 'convertito' sulla via di Damasco da super Zaia o Made in Italy McDonaldizzato?" (cliccare qui per leggerlo)

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