mercoledì 5 novembre 2008

PESTICIDI A 100 METRI DALLE CASE

MENTRE PROCEDE MOLTO BENE ANCHE A FONZASO(I MODULI LASCIATI SON PRATICAMENTE COMPLETATI) LA RACCOLTA FIRME PROMOSSA DAL COMITATO "CHIMICA FREE" DI CESIOMAGGIORE, GIUNGONO DAL TRENTINO NOTIZIE CHE NON CI POSSONO LASCIARE INDIFFERENTI
VI RICORDIAMO INOLTRE CHE IL GIORNO 21 NOVEMBRE SI TERRA' A CESIOMAGGIORE UNA SERATA PUBBLICA SULLA QUESTIONE "MELETI INTENSIVI"

Troppi quintali di pesticidi spruzzati dagli atomizzatori vicino alle abitazioni. Occhio e croce, sul territorio di frutteti che circonda Spormaggiore vengono cosparsi non meno di dieci quintali all'anno di prodotti chimici per debellare insetti e parassiti. Così anche a Spormaggiore una ventina di agricoltori hanno aderito ai comitati di valle per il diritto alla salute ed hanno inviato una lettera all'amministrazione comunale nella quale chiedono che sia imposta una distanza di cento metri dalle abitazioni per l'uso delle sostanze chimiche ed anticrittogamici. Il gruppo di famiglie di Spormaggiore, che fa riferimento a Nicoletta Lochner , mette subito in chiaro che intende fare un'opera di informazione e sensibilizzazione sull'opinione pubblica, ben lungi dal voler provocare inutili polemiche; come negli altri paesi dove i comitati di valle hanno già preso piede, si vuol far sapere alla gente come possano convivere l'agricoltura intensiva, l'ambiente ed i centri abitati. Diversi comuni della val di Non hanno già adottato delle ordinanze specifiche che regolano l'utilizzo dei fitosanitari in prossimità di abitazioni, luoghi pubblici e pertinenze private. Le ricerche scientifiche, infatti, dimostrano che, dopo l'impiego di atomizzatori per l'erogazione dei pesticidi, a 50 metri di distanza dai campi trattati ben il 45% di principi attivi supera la soglia di sicurezza per la nostra salute, valore che scende al 3% a 100 metri di distanza. Dal momento che i trattamenti fitosanitari vengono sistematicamente eseguiti per un periodo che va dai sei agli otto mesi all'anno, il gruppo di Spormaggiore, seguendo l'esempio degli altri paesi dove già operano i comitati di valle, ha inviato la richiesta in Comune affinché, già dalla primavera del 2009, venga istituita la fascia di rispetto tra le abitazioni ed i frutteti dove proibire l'irrorazione di antiparassitari ed altre sostanze chimiche. L'associazione nazionale «Medici per l'ambiente», tra l'altro, ha già inoltrato ai ministeri delle politiche agricole e della salute la richiesta per una moratoria completa dell'uso dei pesticidi nelle aree frequentate abitualmente dai bambini ed in tutte le aree pubbliche, indicando in un raggio di almeno 100 metri dal confine delle aree agricole, la distanza di sicurezza per la salute pubblica.L'Adige, 04/11/2008

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