sabato 15 marzo 2008

LETTERA DA FORTOGNA

Il Comitato vuole delle risposte dalla Provincia relativamente alle rilevazioni delle emissioni in atmosfera e al rumore registrato nell’area. I membri del sodalizio: «Se Palazzo Piloni vuole puntare al turismo metta da parte gli slogan e avvii azioni concrete a tutela del territorio»

Il Comitato dei cittadini di Fortogna vuole delle risposte dalla Provincia e chiede un monitoraggio continuo delle emissioni in atmosfera. Mentre persiste il rumore durante il giorno e la notte nei pressi della Metalba e rimangono le emissioni di fumo e vapore in grande quantità.
«Questo è quello che continuiamo a sopportare - affermano - nonostante le promesse di impegno risolutivo da parte del presidente della Provincia e degli altri enti preposti. Siamo preoccupati. In alcune zone come Feltre, Alpago, Belluno, l'aria viene continuamente monitorata e i risultati dimostrano che, dall'inizio del 2008, ad esempio, nel parco Città di Bologna si è registrato già il tredicesimo sforamento dei limiti di legge e i superamenti, nel corso dell'anno, non possono essere più di 35. Sono state monitorate zone al centro delle città, lontane da insediamenti industriali: come mai non viene monitorato un paese come il nostro schiacciato tra una strada statale, altamente trafficata, e una fonderia che lavora a ciclo continuo, sette giorni su sette, giorno e notte? Da anni, inutilmente, chiediamo controlli, non saltuari, ma continui. Continueremo a lottare per i nostri diritti avvalendoci di un supporto legale e tecnico perché le leggi vengano fatte rispettare a tutela della salute delle persone».
Il Comitato aggiunge che «siamo disposti ad accogliere con il sorriso tutti i turisti che arriveranno nella nostra provincia, come vuole il nostro presidente, ma per essere veramente sereni e accoglienti, abbiamo bisogno di sapere che l'ambiente nel quale viviamo è un luogo non solo bello e attraente per il turista, ma anche sano e vivibile per chi ci abita. Purtroppo però, leggendo i giornali, dietro il sorriso, si presenta un futuro diverso: si parla di un inceneritore a S. Giustina, una fonderia a Fonzaso, cementificazione a Falcade... Potremmo andare orgogliosi della nostra provincia se fossimo riusciti a primeggiare per aspetti quali raccolta differenziata spinta diffusa in tutto il territorio, applicazione di fonti energetiche alternative, bioedilizia e invece primeggiamo in tumori e inquinamento, con una pessima qualità della vita. Quindi se davvero si vuole puntare sul turismo e sulle Dolomiti bisogna dare un chiaro segnale in tal senso, non solo a parole e slogan, ma anche a fatti. Come possiamo pensare di sentirsi Dolomiti se le Dolomiti le vediamo attraverso una cappa di fumo?».

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Amare la propria terra..la propria provincia non significa chiudere gli occhi su cio' che non va..ma anche fare le giuste critiche per poter evidenziare i problemi e risolverli assieme

Anonimo ha detto...

da diverso tempo seguo le vostre iniziative, credo sia positivo che abbiate sempre tenuto i toni bassi Ma spero che prima o poi vi deciadiate ad alzare la voce (a Fonzaso come a Fortogna) Prendete come esempio Peppino Impastato o anche (più modestamente) Piero Ricca. Auguri

Anonimo ha detto...

dovrebbero fare un mega cartellone da mettere a inizio provincia, in cui si dice "siamo dolomitici, venite da noi a insediare industrie insalubri, vi accoglieremo con un sorriso"

Anonimo ha detto...

quando facciamo la manifestazione??
dobbiamo invitare tutta la provincia e tutte le zone circostanti!

Anonimo ha detto...

faccio una proposta: che tutti coloro che dicono che una fonderia non crea problemi e non inquina in alcun modo, vadano a vivere nelle case dei componenti del comitato di Fortogna per un mese E poi vediamo. Compreso anche il Sindaco di Fonzaso

Anonimo ha detto...

un grazie a chi farà diventare Fonzaso come Fortogna Che il sindaco si trasferisca a Calderal