giovedì 30 settembre 2010

si torna a parlare della piana di Falcade

dal blog del comitato contro la cementificazione della piana di Falcade

Dopo mesi di silenzio, inquietante perché denso di accuse sottese fatte arrivare a mezza bocca alla gente di Falcade, finalmente qualcuno si prende la briga di dire con chiarezza quello che da tempo qualcuno cerca di inculcare nella mente dei paesani.
Grazie sindaco, almeno ora sappiamo come la pensate, lei e chi la segue.
Falcade dunque sta morendo; gli alberghi chiudono; chiuderà anche il parco; chi ha la conduzione della pista da fondo ha già dichiarato che mollerà.

Insomma la crisi incombe. Tutto imputabile al fatto che non si è costruito sulla Piana! E naturalmente alle decisioni prese quel 9 Novembre 2007.
Sindaco, Si dimetta! Se è convinto di aver sbagliato quella sera, e che la paventata rovina di Falcade sia riconducibile proprio a quella decisione, si dimetta!
Lo spirito speculativo delle affermazioni di questi giorni è davvero evidente, e soprattutto deprecabile.

Affermare con tanta enfasi che Falcade è ridotta così male e che l’unica ancora di salvezza è costruire sulla Piana, è davvero troppo comodo, soprattutto in vista di una futura non lontana campagna elettorale; significa per altro voler negare la reale complessità delle questioni.
Che l’hotel Focobon chiuda è un fatto che fa male al cuore di tutti.

Che l’unica soluzione possibile sia la sua espansione sulla Piana è davvero discutibile; ma soprattutto è il segnale di una visione ottusa e distorta, che nega le reali e complesse dinamiche legate allo sviluppo turistico del paese.
Non basta tutta l’area adiacente alla Statale, dall’ufficio postale alla stradina per il parco, per dare respiro e sufficienti guadagni a chi vuole creare nuove o rinnovate strutture?
Curioso che questa amministrazione così sensibile agli entusiasmi edificativi di chicchessia non abbia promosso quest’area, la cui fatiscenza è per altro sotto gli occhi di tutti, turisti compresi.

Ma la Piana, per favore, la si lasci stare!

E non lasciamoci per altro incantare da quanto casualmente proprio oggi viene riferito dal sindaco in ordine al bando di concorso di idee per la riqualificazione dell’area (sportiva e non) adiacente alla Piana.
Spieghi piuttosto alla gente i motivi per cui non ha nemmeno voluto discutere, e doverosamente far conoscere alla popolazione, un progetto proposto poco più di un anno fa da un cittadino di Falcade, il quale prevedeva una riqualificazione proprio di tutta quell’area, dal laghetto al parco, dal campo di ghiaccio al campo di calcio, investendo del suo, senza chiedere al comune nemmeno un Euro ma soltanto la concessione di quell’area per un congruo numero di anni.

Il Comitato per la piana continua a reclamare informazione, trasparenza e un coerente piano di sviluppo.

e oggi sul Gazzettino anche una lettera (cliccare qui x leggerla)

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