lunedì 27 settembre 2010

INTERESSANTE INCHIESTA SULLA QUESTIONE ACCIAIERIA VALSUGANA

tratto dal blog "VALSUGANA FERITA"

Operazione "Pirati dei Caraibi"

Cosa c'è dietro le passate operazioni finanziarie dell'Acciaieria Valsugana ? Ovvero. Cosa successe ai tempi del passaggio/affitto/riassorbimento di Siderurgica Trentina ? Cosa c'é dietro operazioni societarie/finanziarie che da Trento portano, passando attraverso societá di Lussemburgo, alle Antille Olandesi ed alle Isole Vergini Britanniche, noti paradisi fiscali sulla black list (lista nera) di tutti i governi avanzati e liberali del mondo ? Che ruolo ha avuto la Provincia Autonoma di Trento in tutta questa contorta operazione economico-finanziaria ?
L'indagine è partita dall'operazione del 2000 di (apparente) salvataggio industriale della fonderia (dietro la quale si dice da più parti vi fosse la Provincia, roumor che sembra infondato al di là delle cospicue agevolazioni provinciali/statali...clicca qui). Ma sono emersi dettagli ancora più inquietanti.

La fonderia viene chiusa dai Leali nel 1999 per asserita crisi, vicenda su cui è più che lecito nutrire dubbi visto l'incoraggiante curva di mercato della produzione siderurgica italiana a quell'epoca (vedasi diapositiva N.7). Crisi che, piuttosto, riguarda l'attuale momento visto che, come risulta dalla stessa curva, dal 2006 ad oggi la produzione d'acciaio in Italia è in caduta libera!
Viene affittata l'anno dopo alla neocostituita Siderurgica Trentina S.p.A., che inizialmente viene fondata con capitale minimo di 103.400 Euro e quote paritarie (51.700 Euro) da Roni s.r.l. e Andrea Fedriga, che ne sarà anche amministratore delegato (clicca qui per le visure, parte in alto).

Il capitale è ovviamente ridicolo anche solo per gestire l'azienda di una società (Accieria Valsugana) che ha un capitale di 5 milioni, e infatti i sindacati rumoreggiano. Per questo motivo viene subito deciso di aumentare il capitale a 413.000 Euro, aumento che viene sottoscritto nel giro di qualche mese (siamo a luglio 2000) da due società lussemburghesi, che entrano in Siderurgica Trentina S.p.A., con quote paritarie di 155.100 Euro per un aumento di capitale totale di circa 310.200 Euro (clicca qui per le visure, parte in basso)..

Siderurgica Trentina S.p.A. produrrà 2 milioni di Euro di perdite in poco più di due anni e verrà acquistata per intero dalla Leali S.p.A. con contestuale riduzione del capitale a 172.000 Euro nell'ottobre 2002 (salvo poi lievitare rapidamente quanto magicamente negli anni successivi). Successivamente Siderurgica Trentina S.p.A. si fonderà per incorporazione nelle Acciaierie Valsugana S.p.A. nel 2005.
Con questa operazione i Leali hanno dovuto ripianare le perdite della società che andavano acquistando (magari solo contabilmente, ma tant'è).
È quindi lecito chiedersi :
1. chi è questo imprenditore folle che produce 1 milione di Euro di perdita all'anno ?
2. per quale motivo i Leali ne ripianano i bilanci subentrando nel capitale, visto che Siderurgica Trentina S.p.A. era solo un loro affittuario e quindi avrebbero benissimo potuto rientrare in possesso della loro azienda senza questo consistente esborso ?

È facile capire che Siderurgica Trentina S.p.A., pur nell'assordante silenzio dei media dell'epoca e degli stessi sindacati, altro non sia che uno schermo fittizio. Si tratta di capire :
1. di chi ?
2. perché ?
Sul chi si possono effettuare alcune ipotesi, nessuna lecita. Il perché è invece ovviamente sporco e una ipotesi plausibile potrebbe essere lo smaltimento di rifiuti pericolosi, magari anche radioattivi, di cui vi sono alcune tracce. Proprio nel tentativo di far chiarezza su tale operazione, il senatore Sergio Divina inviò una lettera al presidente della Commissione parlamentare d'inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti, onorevole Gaetano Pecorella (copia della lettera).
Roni s.r.l. esce progressivamente dalla compagine sociale di Siderurgica Trentina S.p.A., rimangono solo Andrea Fedriga, che è l'amministratore, con quota largamente minoritaria, nonché direttore della fabbrica, e i lussemburghesi, proprietari pressoché totalitari

Le società lussemburghesi socie (per oltre il 70%) di Siderurgica Trentina sono la Acierfin Holding S.A. e la Société Financière European pour l'Industrie Siderurgique S.A.
La Société Financière European pour l'Industrie Siderurgique S.A. ha due soci persone fisiche italiani, tali Giuliano Panizzi e Filippo Aleotti. Rispettivamente sono un bancarottiere coinvolto nel crack Parmalat e un collaboratore dei Leali (clicca qui) nonché ex azionista e membro esecutivo del consiglio di Air Dolomiti S.p.A., manager (Presidente) di Investindustrial S.p.A. di Milano. In sostanza, altri due "uomini di paglia".

La Acierfin Holding S.A. ha come soci fondatori (clicca qui per lo statuto) due società anonime (N.V.-Naamenloze Vennotschap) delle Antille Olandesi, Reparade Nominees N.V. e Estournel Nominees N.V. (clicca qui per le visure), e viene fondata il 20 giugno 2000, appena un mese prima dell'acquisto delle azioni di Siderurgica Trentina S.p.A. Chi sono le persone fisiche proprietarie delle due società anonime di Curaçao ?
Dal numero del 26 agosto 2000 della GU del Lussemburgo apprendiamo che la Acierfin Holding S.A. viene posta in liquidazione il 20 giugno 2003 (clicca qui per la liquidazione), appena 8 mesi dopo la conclusione della sua avventura in Siderurgica Trentina S.p.A.
Ma non basta. Liquidatrice viene nominata una società delle Isole Vergini Britanniche e revisore dei conti un'altra società dello stesso paradiso fiscale. La liquidazione, approvazione del bilancio di liquidazione e del rapporto del revisore dei conti vengono approvati contestualmente, dimostrazione che l'intera operazione è meramente contabile e neppure troppo impegnativa.

Anche la Société Financière European pour l'Industrie Siderurgique S.A. viene fondata (clicca qui per lo statuto) poco prima dell'acquisto delle azioni di Siderurgica Trentina S.p.A. e liquidata (clicca qui per la liquidazione e qui) poco dopo che la Leali S.p.A. è subentrata (clicca qui per l'atto).

Queste circostanze confermano che
non si tratta di imprenditori ma di meri schermi.

Vi è da dire che una triangolazione del genere non si giustifica affatto per investire in modo anonimo appena 155.000 Euro a società, dati i costi.

Il che conferma che lo schermo serve solo a proteggere l'autore di un'operazione ambigua e sospetta. Poco importa che si tratti di smaltimento di rifiuti pericolosi, di riciclaggio, di mafia. Di sicuro non stiamo parlando di getto pericoloso di cose. Si parla d'altro.

In ipotesi tutta quanta la costruzione societaria potrebbe in realtà essere riconducibile agli originari proprietari dell'impianto siderurgico, i quali avrebbero appianato due milioni di perdite della Siderurgica Trentina S.p.A. avendone incassati (estero su estero) chissà quanti attraverso la società veramente anonima Acierfin Holding S.A., non a caso liquidata in posto diverso dal luogo di fondazione e dal luogo di provenienza degli asseriti soci... (il forziere). Ma...

Per cosa? Per conto di chi?

Per sgravi fiscali di qualche tipo ? Per smaltire rifiuti pericolosi e/o materiale radioattivo ? Per conto di qualche organizzazione ? La popolazione di un'intera valle, colpita nel giro di un anno da due gravi scandali ambientali, ha diritto di SAPERE ! Ha diritto di RIVENDICARE !

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