lunedì 19 ottobre 2009
RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO "Coltivare Condividendo"
Un brindisi collettivo ha sancito la chiusura della seconda esperienza di banchetto organizzato e auto gestito dai produttori” presso la sagra dei Moroni di Seren del Grappa
Un brindisi all’ottima riuscita dell’iniziativa, ma anche alle molte idee e proposte per far proseguire questa esperienza.. e a chi ha consentito che tutto ciò si realizzasse cioè gli organizzatori della sagra serenese
Il “banchetto” in questione nasce dall’idea di una serie di produttori (alcuni dei quali hanno partecipato alle iniziative di “coltivare condividendo”) desiderosi di costruire spazi e momenti di condivisione di conoscenze, saperi ed esperienze.
Spazi nei quali proporre, direttamente ai “consumatori” i propri prodotti (e quindi ciò non è legato solo ai moroni), prodotti di varietà locali, coltivate con tecniche biologiche, a km. zero. Spazi in cui il produttore interagisce non solo col “consumatore” (agendo in prima persona e mettendoci la faccia) ma anche con gli altri produttori avviando così un percorso di condivisione, costruzione comune e presa di consapevolezza
Ovviamente questa esperienza è destinata a continuare, a coinvolgere altri realtà e singolarità, a trovare sempre nuove forme di espressione e concretizzazione. Molte le idee in cantiere dagli orti solidali a “vetrine su internet” dove ogni produttore propone i suoi prodotti (mettendoci la faccia) per poi stabilire un giorno e un luogo in cui trovarsi e procedere alle vendite. Ma anche serate informative su tecniche di coltivazione biologiche e biodinamiche, sull’ alimentazione e i “pericoli” (per l’ambiente e la salute) delle coltivazioni intensive (siano essi meleti o vigneti) con i loro 30-40 trattamenti chimici l’anno
Un percorso comune che è tutto da costruire e verrà costruito da chi intende percorrerlo e concretizzarlo senza che vi sia nessuno che lo voglia calare dall’alto o guidare e gestire
Un atteggiamento, uno spirito che ha da sempre contraddistinto l’ agire di “coltivare condividendo” (costruito da una miriade di realtà e singolarità bellunesi trentine e trevigiane) e che ha già ottenuto ottimi risultati grazie ad una serie di altre iniziative
Tra queste meritano una citazione la creazione di una “mostra di semi antichi” attraverso il recupero e la classificazione di una miriade di semi tipici della zona (e la loro distribuzione a chi ne fa richiesta in nome della biodiversità), l’essere riusciti a mettere in relazione piccoli e auto produttori (biologici) con vari Gruppi di Acquisto solidale. La partecipazione attiva alla costituzione di un GAS sul fotovoltaico che ha consentito ad altre 130 famiglie di installare un impianto ad un ottimo prezzo e salvaguardando appieno anche l’aspetto etico.
Potremmo poi parlare di altri progetti e idee legate a paesaggio, distretto del biologico, cementificazione, a moltissime persona che hanno avuto modo di incontrarsi, conoscersi, scambiarsi esperienze, contatti, idee.. relazionarsi.. persone che hanno condiviso..
Siamo consapevoli che c’è ancora molto da fare, soprattutto in questo territorio seriamente minacciato da troppi progetti impattanti e devastanti che favoriscono solo pochi a scapito di molti. Siamo certi che avremmo potuto fare molto di più e meglio.. ma anche che, nel nostro piccolo, coi nostri pochi mezzi e la nostra poca saccenza abbiamo avviato un qualcosa dal basso, di auto gestito e auto organizzato (non solo a parole) Un qualcosa che non ha nulla a che vedere con i proclami, le auto celebrazioni e i “filosofeggiamenti” ma è un qualcosa di molto concreto e pratico, di multi forme e diretto. Un qualcosa teso a coinvolgere altri produttori e cittadini. Che non ha certo ambizioni di trovare legittimazioni politiche, partitiche o istituzionali, di ambire a visibilità autoreferenziale Un qualcosa fatto dai cittadini per i cittadini
Un qualcosa che continuerà, che continua giorno dopo giorno ogni qual volta qualcuno che ha attraversato o costruito una parte di questo percorso parlerà dello stesso con qualcun altro, ne condividerà lo spirito
“coltivare condividendo” (per info: coltivarcondividendo@libero.it)
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3 commenti:
Iniziativa molto interessante, Condivido che è sempre più facile criticare e teorizzare che fare concretamente. Bravi!
Credo che bisogna riprendere ad ampliare la questione dell'agricoltura parlando anche di terra da dare ai giovani agricoltori che vogliono essere biologici
Fate bene a parlare di quello che fate anche perchè finalmente qualcuno fa e non critica solamente
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