martedì 31 agosto 2010

INTERESSANTE REPORT SULLA QUESTIONE RIFIUTI (dal blog La voce dei feltrini)












Sui rifiuti Feltre ha rinunciato a Vedelago

La miccia è accesa. La gestione dei rifiuti in città è ancora una polemica rovente. Dopo la delibera della giunta comunale che ha aperto una partita legale (l’ennesima) contro il Centro di Riciclo di Vedelago, gli attivisti feltrini del Movimento Cinque Stelle di Beppe Grillo sono scesi nei giorni scorsi nella cittadina trevigiana per chiedere delucidazioni sulla faccenda. A parlare di fronte ad una telecamera è direttamente la titolare e responsabile del centro, Carla Poli, che getta fiamme e fuoco sull’amministrazione comunale e sull’assessore alle politiche dei rifiuti Raffaele Riposi.
«Noi collaboriamo con enti pubblici e privati. Comuni e aziende vengono dai noi per chiedere di occuparci dello smaltimento dei loro rifiuti a causa dei costi elevatissimi, centinaia di migliaia di euro» dice la responsabile dell’impianto che riesce a riciclare quasi il 99% dei rifiuti che riceve (compresa la parte secca del rifiuto). «Anzi» precisa «non sono rifiuti. Noi dobbiamo eliminare il termine rifiuto. Qui stiamo parlando di materiali che possono essere riciclate per dare vita a nuovi prodotti».
Parlando del bellunese, la signora Poli precisa che «tranne Ponte nelle Alpi e qualche comune, nessuno ha adottato il sistema proposto dal nostro centro». È qui che si accende la polemica: «A Riposi, che è quindici anni che è sopra le sedie, non gliene fregava niente di tutto questo. Ma allora non farmi perdere tempo. Dimmi se il tuo fine ultimo è quello di fare l’inceneritore o la discarica. E non prendermi in giro».
Qui la Poli è particolarmente irritata. Vola anche una parolaccia. Sulla Comunità Montana dice che i dirigenti «sono degli indolenti. Non si accontentavano che venissi ad illustrare loro il nostro metodo e il nostro approccio per fare informazione nelle scuole, ma volevano che io andassi scuola per scuola a spiegare questo sistema. Dovevo fare tutto io. Ma non ce l’hai gente capace di parlare agli studenti? Io non sono di Feltre, non conosco le esigenze, i metodi, la cultura di questo territorio». Poi precisa che «qui non siamo in televisione, non dobbiamo fare spot. Dobbiamo fare cultura. Altrimenti non ci siamo con i concetti primari».

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