domenica 11 luglio 2010

LETTERA DELL'ASSOCIAZIONE ARIANOVA AL SINDACO DI PEDEROBBA

Sindaco Baratto, nonostante le offese ricevute ARIANOVA le tende la mano e rinnova la richiesta di incontri pubblici offrendo piene garanzie per un loro corretto svolgimento

Sig. Sindaco Baratto,
le sue ultime affermazioni verso Arianova riportate dalla Tribuna e poi dal Gazzettino ci hanno lasciati sbalorditi. Non capiamo infatti come lei ci possa definire “terroristi ambientali” (Tribuna, 6 giugno), né come possa pensare che noi vogliamo creare “risse politiche” o dare “rappresentazioni esasperate che vogliono a tutti i costi allontanarsi dai dati scientifici” (il Gazzettino, 6 luglio). Disdicevole e potenzialmente pericoloso inoltre, additare le nostre iniziative come tese a minacciare dei posti di lavoro, perché non è affatto vero e perché chi si sente minacciato potrebbe reagire malamente.
Arianova si è sempre attenuta ai dati scientifici, non ha mai inscenato risse, né ha mai strumentalizzato l'inquinamento a fini politici. Come lei potrà ricordare anche alle ultime Amministrative, Arianova non si è schierata e ha scelto il dialogo con le due liste candidate, sottoponendo a entrambe le proprie proposte. Non a caso oggi Arianova ha nella Commissione Ambiente del Comune due rappresentanti, uno per ogni schieramento.
Capiamo però che lei si sia sentito attaccato quando abbiamo criticato la sua iniziativa di chiedere nuovi monitoraggi di concerto agli altri Comuni della Pedemontana. Ma noi l'abbiamo criticata perché a nostro avviso quanto ha già misurato l'ARPAV è più che sufficiente per suggerire di prendere - PRUDENTEMENTE - qualche serio provvedimento per arginare la situazione: diossina e metalli pesanti nei suoli, idrocarburi policiclici aromatici nell'aria...
Pur non condividendo il suo punto di vista, noi siamo certi che lei è in buona fede, ma lei deve riconoscere altrettanta buona fede al nostro movimento.
Secondo noi di fronte all'inquinamento che si registra nella nostra zona e al progressivo peggioramento delle condizioni ambientali dobbiamo cominciare a pensare a come limitare le fonti inquinanti.
In una zona come la nostra, le Autorità, il Sindaco ma anche Provincia e Regione, DEVONO limitare le fonti emissive e non addirittura ampliarle come invece si sta per fare:
• con due, dicasi due, nuovi grandi impianti di cogenerazione a Pederobba,
• con il progetto di macinare a Possagno 10 milioni di pneumatici da bruciare poi nel Cementificio, che aggiungerà migliaia di passaggi di mezzi pesanti in Feltrina e in Valcavasia
• con il rinnovo dell'autorizzazione della cava di Onigo che era ormai scaduta, che si porterebbe via un altro pezzo dei Colli di Onigo e aumenterà il traffico pesante e i disagi per la popolazione;
• con il progetto della Provincia sempre meno latente, di bruciare a Pederobba anche gli RSU di tutto il trevigiano;
• con la realizzazione a Maser del più grande centro di trattamento di rifiuti speciali tossici che aggiungerà sulle nostre strade altre migliaia di mezzi pesanti con carichi pericolosi, parte di questi transitanti in Feltrina.
Noi comprendiamo che lei è tenuto ad avere “prudenza istituzionale” ma Le chiediamo di capire il nostro di punto di vista: non è ragionevole pensare che il territorio e la popolazione locale continuino a sopportare nuovi carichi di inquinamento senza risentirne. Non si può rispondere a tutto ciò SOLO MISURANDO L'INQUINAMENTO CRESCENTE. Prima o poi bisognerà pur iniziare a limitare, frenare, creare alternative o almeno dirottare altrove iniziative incompatibili con la situazione della Pedemontana. Come c’insegnano i piani di zona per la gestione della qualità ambientale, per limitare l’inquinamento servono un atteggiamento prudente e decisioni di prevenzione primaria: serve agire preventivamente sulle fonti attuali e in progetto.
Non possiamo pensare di agire quando l'inquinamento sarà palese e i danni alla salute innegabili. Allora chi esercita attività inquinanti avrà in mano concessioni decennali, diritti acquisti e giustamente inscalfibili e avranno fatto investimenti che dovranno rientrare.
Arianova le rinnova la richiesta di tenere incontri pubblici per spiegare alla popolazione i motivi per cui non dovrebbe preoccuparsi, perché riteniamo sia giusto consentire alla gente di sapere, di giudicare, di partecipare, di decidere. Per consentire tutto ciò non possono bastare una lettera o un documento scritto.
Ma proprio perché le riconosciamo buona fede, dimostriamo la nostra proponendo una pausa di riflessione a questo momento conflittuale. Capiamo che lei tema che i confronti pubblici possano essere usati per metterla in difficoltà e per questo le offriamo il NOSTRO PIENO IMPEGNO e TOTALE GARANZIA di confrontarci in modo non solo pacifico ma anche leale, civile, pacato.
Per noi la cosa più importante sarà aver ottenuto quello che riteniamo più giusto in una Democrazia: il pieno coinvolgimento della popolazione nella gestione di questa situazione cruciale per il presente e il futuro dei cittadini della Pedemontana.
Le tendiamo la mano Sig. Sindaco perché non ha senso che il futuro di tutti noi si riduca a schermaglie fra due schieramenti e perché vorremmo continuare a dialogare e collaborare con l'Amministrazione per l'interesse comune, come abbiamo fatto fin dalla nascita dell'Associazione, nel 2006.
Dichiarandoci disponibile ad un incontro chiarificatore, consegniamo la presente a Lei e alla stampa e Attendiamo un suo gradito riscontro
Cordiali Saluti
per Associazione Arianova
Daniela Pastega, Antonio Forlin, Claudio DeLucchi, Elena Piccoli, Francesco Borlina, Laura Gabrielli, Maria Giovanna Pavan, Mauro Moretto, Omar Bronca, Riccardo Malacchini ... e tanti altri cittadini

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