martedì 6 luglio 2010

EMERGENZA OZONO


articolo pubblicato sul Gazzettino
AFA E INQUINAMENTO
Le centraline Arpav hanno già registrato ben tre sforamenti

Con il caldo ozono alle stelle Dopo l’emergenza polveri fini dell’inverno ora l’allarme continua


Sale il livello dello "smog estivo": ed è allarme ozono. Nella scorsa settimana, l'Arpav ha rilevato alcuni superamenti della soglia oraria di informazione alla popolazione, fissata in 180 microgrammi per metro cubo. In invernopolveri fini e ora ozono.
Alcune fasce della popolazione, come bambini, anziani, persone asmatiche o soggetti con patologie respiratorie o cardiologiche potrebbero avere dei problemi di salute e avvertire sintomi come «irritazioni agli occhi, al naso, alla gola e all'apparato respiratorio, un senso di pressione sul torace e la tosse - riporta il sito dell'Arpav. I superamenti sono iniziati giovedì 1 luglio, quando sono stati registrati 182 microgrammi, il livello è poi salito venerdì 2 quando sono stati raggiunti 194 microgrammi e, dopo un giorno di tregua, è tornato a salire fino a 187. Le persone a rischio dovrebbero «evitare prolungate esposizioni all'aperto nelle ore più calde della giornata - scrive l'Arpav - e ridurre al minimo, sempre durante le stesse ore, lo svolgimento di attività fisiche affaticanti (passeggiate in bicicletta, gare, attività sportive in genere) che comporterebbero un aumento dell'impegno respiratorio».
Per sopperire alle problematiche che potranno causare le previste ondate di caldo, l'Ulss 2 ha varato il «piano caldo», ma sono a disposizione anche i farmacisti, i quali collaborano a stretto contatto con l'Arpav. «Ogni soggetto è un caso a sè e ha esigenze diverse da soddisfare - dice Marco Bacchini, presidente di Federfarma Veneto - invitiamo i cittadini a non esitare: entrate in farmacia per chiedere consiglio rispetto alle vostre esigenze vitali. Non basta dire di non uscire nelle ore più calde o bere molta acqua, bisogna valutare quali farmaci assume il soggetto, dove vive, quali sono le sue abitudini, anche alimentari. In questi giorni non bisogna davvero sottovalutare nessun aspetto».
RIPORTIAMO DLA SITO DI ALTROCONSUMO
A essere particolarmente a rischio sono i bambini. Hanno infatti una frequenza respiratoria maggiore rispetto agli adulti e quindi assumono più inquinanti. E inoltre i meccanismi di difesa dell'organismo sono meno sviluppati. Secondo vari studi scientifici, un bambino esposto a livelli elevati di ozono rischia di avere uno sviluppo insufficiente dei polmoni e di essere colpito da un maggior numero di infezioni.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Ma il sindaco Vaccari (e gli altri sindaci) che fa?