lunedì 20 aprile 2009

IL FIUME DI RENATA

Non poche le persone che hanno deciso di passare un sabato sera “diverso” Rinunciando alla partita, alla “sbevazzata” al bar o al giro nel locale di tendenza. Alcune decine di persone hanno infatti deciso di passare la loro serata ascoltando Renata.
Renata era una “semplice casalinga e madre di famiglia” quando venne a conoscenza che nel suo comune (Capriana-Val di Fiemme) l’Amministrazione Comunale stava cercando di autorizzare una discarica, proprio nell’ alveo del fiume Avisio
Renata, scandalizzata da questa notizia, preoccupata da questa “folle idea” decise di “darsi da fare”.. di non cedere all’ inerzia e al disinteresse e di buttarsi, anima e corpo in questa battaglia. Una battaglia durata 9anni (e conclusasi nel 2001), una battaglia durissima costellata di minacce, di intimidazioni.. che la ha vista emarginata e infamata.
Molto toccante il suo racconto, il suo commuoversi narrando di una vicenda che le è costata tantissimo in termini di salute, di denaro, di affetti
Se oggi quella discarica (che avrebbe accolto “rifiuti speciali” portati fin lassù dalla mafia calabrese) non c’è è sicuramente merito suo Una battaglia vinta grazie alla sua incredibile determinazione e forza, ma anche all’aiuto di Luigi casanova (CIPRA) che le è stato sempre vicino, la ha sostenuta e supportata. (e che ci ha romanzato il bellissimo libro presentato sabato sera)
La serata, organizzata dal comitato di Arsiè, ha lasciato in tutti noi una serie di sensazioni molto forti ed intense. Innanzitutto una profonda ammirazione per questa donna timida ma determinata che non si è piegata allo strapotere di lobby politiche, affaristiche e mafiose. Ma anche sgomento nel constatare che nel “paradisiaco” trentino, nel tanto celebrato Nord Est non siano rari episodi di EcoMafia che solo la determinazione di cittadini coraggiosi che non accettano compromessi e di piegare il capo) riescono a svelare.
Nella serata arsiedese si è inevitabilmente parlato di smaltimento illecito di rifiuti.. dell eroico comitato di S.Pietro di Rosà, delle discariche “scoperte” recentemente in trentino (es a Marter), ma anche della pericolosità che qualcosa di illecito si nasconda dietro alle tanto diffuse “bonifiche agrarie”. Qualcuno ha anche citato, ponendo una serie di domande, la situazione dei meleti intensivi di Cesio e l’immenso sbancamento fatto (cosa ci preoccupa non poco)
Crediamo che dinnanzi a scenari del genere sia di fondamentale importanza non abbassare la guardia ma anche e soprattutto che sia sempre più forte e sinergico il legame tra quella miriade di comitati, associazioni, realtà, singoli cittadini che hanno a cuore le sorti del paesaggio, della salute, dell’ambiente e del territorio che ci ospita.
Una rete capace di condividere conoscenze, saperi, pratiche, informazioni, contatti e riuscire così a contrastare efficacemente i troppo progetti devastanti e il disinteresse di molte.. troppe amministrazioni
Unica nota dolente della serata i pochi libri a disposizione. Nonostante il grande successo e la richiesta del bellissimo libro “il fiume di Renata” (scritto da L. Casanova) hanno deciso di non ristamparlo ….(vedi link)

1 commento:

Anonimo ha detto...

Una donna straordinaria Renata, che con la sua determinazione e caparbietà ha lottato e ottenuto dei grandi risultati Molti di più de tanti professionisti della ribellione