mercoledì 22 aprile 2009

E' INDISPENSABILE.. VIGILARE !!!!

Molto interessante il pomeriggio passato a Montebelluna (al festival “questa terra è la nostra terra”) vagando tra banchetti di produttori biologici e di comitati che si battono a difesa di territorio, ambiente, salute, paesaggio.. stabilendo contatti e consolidando relazioni Pomeriggio caratterizzato dagli interventi fermi, chiari e decisi di una serie di autorevoli relatori che hanno sbugiardato cioè che viene detto per dimostrare l’utilità di OGM e nucleare , svelandone tutte le loro magagne e dannosità
Da Montebelluna, una delegazione del Comitato Prà Gras ha poi raggiunto la Valsugana dove ha partecipato a una interessantissima serata organizzata dal comitato “Barbieri Sleali” che da qualche mese sta chiedendo spiegazioni e chiarimenti sulle acciaiarie di Borgo. Da tempo c’è un forte e saldo legame tra i due comitati, una sorta di gemellaggio, una condivisione continua di conoscenze, saperi, pratiche, contatti e di mutua assistenza
A caratterizzare la serata importanti presenze, in primis quella del Professore emerito Jobstraibitzer dell’Università di Padova (perito in moltissime cause di natura geologica e ambientale), ma anche il dott. e Sindaco R. Cappelletti e due esperti trentini (in ambito ambientale) di primo piano.
Molto si è parlato della questione acciaierie e della indagine (della forestale) che probabilmente chiarirà l’impatto che questa industria pesante ha avuto e ha sull’ intera vallata. Sconcertante comunque apprendere che i reati legati all’inquinamento ambientale sono troppo spesso puniti con pene irrisorie (anche per coloro che hanno contaminato con diossine e metalli pesanti vaste aree e territori) Da qui l’importanza che ci sia un comitato che svolga un azione di informazione forte, di sensibilizzazione diffusa e di presa di consapevolezza tale da chiedere azioni politiche mirate alla conversione degli impianti
Si è comunque parlato molto anche di feltrino, sia delle recenti dichiarazioni sulla Sapa che su una serie di progetti che so vorrebbero realizzare in questa nostra valle.
Forte e pressante l’appello rivoltoci dagli esperti presenti: FATE MASSIMA ATTENZIONE ALLE COSIDETTE “BONIFICHE AGRARIE”. Sempre più spesso dietro a questa dicitura si nascondono delle vere e proprie cave. Riempite poi con materiali di incerta provenienza e natura.
E’ di fondamentale importanza pertanto che i cittadini, ma anche le istituzioni, gli amministratori e chi di dovere vigili con la massima attenzione e scrupolo
..” troppo spesso per impiantare frutteti, vigneti e quant’altro sono stati fatti sbancamenti di 5-6-10 metri, con mega scavatori che hanno lavorato per mesi e mesi. (un qualcosa di insensato anche dal punto di vista economico).. e spesso si sono notati camion che giungevano in loco all’imbrunire o di notte e scaricavano materiali di riempimento..che solo Dio sa cos’ era..” .. parole che ci hanno fatto sobbalzare e convinti a lanciare un appello a tutti i comitati, alle associazioni.. ai cittadini bellunesi e trentini..

.. E’ VITALE VIGILARE !!! (essere delle vere e proprie sentinelle)

E’ nostra intenzione, quanto prima, dedicare una serata a questa preoccupante situazione che, a quanto pare, andrà a caratterizzare vaste aree del territorio montano e pedemontano con effetti irrimediabilmente devastanti

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Io posso portarti l'esempio di come funziona dalle mie parti, mi auguro che da voi sia diverso!! Nelle mie zone le ultime bonifiche agrarie sono state promosse da immobiliaristi che hanno grosse somme a disposizione: per un piccolo produttore certi investimenti sono proprio impensabili. La mia idea è che gran parte di questi interventi siano assolutamente molto impattanti: si scava molto in profondità alterando completamente gli strati superficiali del terreno (i più fertili) anche qualora questi vengano messi da parte e poi riposizionati in superficie, inoltre si assiste a dei movimenti di terra che modificano proprio la forma di intere colline/versanti. Il terreno fertile superficiale impiega anni e anni a formarsi e a trovare una sua stabilità. Altro aspetto è quello della provenienza dei terreni o dei materiali di riempimento...fidarsi è bene ma non fidarsi è meglio!!
Sono a mio modo di vedere, nella stragrande maggioranza dei casi, interventi in linea con le logiche dell'attuale agricoltura intensiva/industriale: interventi importanti, macchinari enormi per assogettare la natura e i terreni alle esigenze di meccanizzazione ad ogni costo. Talvolta riguardano il recupero di zone che un tempo erano coltivate, ma chiaramente decenni fa i mezzi erano altri e tutto avveniva in un contesto molto più umano, razionale e in armonia con l'ambiente......ovviamente le ore di lavoro manuale necessarie erano ben maggiori, però anche la qualità delle produzioni era di tutt'altro tipo ;).
Per quanto riguarda le cave non saprei dire, posso dire che dalle mie parti ho visto spesso cantieri per la costruzione di abitazioni trasformati in una prima fase in vere e proprie cave di sabbia con scavi molto più profondi del consentito. Buona giornata e a presto! Orfeo

Anonimo ha detto...

Bisogna vigilare su questo e su altro (acqua emissioni ecc..)
Spero che a Fonzao e Arsiè si tengano gli occhi ben aperti

Anonimo ha detto...

oggi ho visto movimentazioni terra a Fonzaso La cosa nn mi lascia tranquilla
Marzia

Anonimo ha detto...

marzia intende forse le ruspe che lavorano sul col bianco ?.....certo che la storia del meleto, una pulce nell' orecchio ce l' ha messa....