LA REPLICA |
Fonzaso deve sapere tutto dei nuovi insediamenti in zona industriale |
Vi scriviamo questa lettera sollecitati dall'articolo comparso sul vostro giornale sabato scorso e riguardante la ditta Forgialluminio . Innanzitutto desideriamo esprimere la nostra soddisfazione. Da un po' di tempo a questa parte si inizia finalmente a parlare dell'insediamento in zona industriale di Fonzaso di una stabilimento della suddetta ditta pedavenese. Auspichiamo che quanto prima si riesca a informare tutta la popolazione fonzasina di quanto sta avvenendo e a chiarire appieno ogni aspetto di tale insediamento. Soprattutto quelli inerenti la salubrità e le metodologie per impedire inquinamenti di ogni genere. Vorremmo poi precisare che in ognuno dei nostri interventi mai e poi mai ci siamo riferiti allo stabilimento di Pedavana ma abbiamo sempre chiesto chiarezza e verità su quello che sorgerà nel nostro paese. Informazioni che forse doveva richiedere l'amministrazione comunale, per fornirle a tutti noi. Non possiamo comunque non esprimere il nostro dispiacere per aver letto alcune frasi alla fine del vostro articolo che parlano di «campagna denigratoria». Ci stupiamo di questo: noi abbiamo sempre riportato nelle nostre prese di posizione citazioni di articoli di legge e notizie fornite dalla ditta stessa. Non è forse vero che l'azienda che verrà insediata a Fonzaso è classificata come «industria insalubre di prima classe» e che la legge definisce tali industrie come «le manifatture o fabbriche che producono vapori, gas o altre esalazioni insalubri o che possono riuscire in altro modo pericolose alla salute degli abitanti» e che «le industrie insalubri di I classe devono essere collocate lontano dalle abitazioni e isolate nelle campagne»?. E a tale proposito ci chiediamo come si intenda agire per tutelare le abitazioni e i locali pubblici che vi sono nelle vicinanze del nuovo insediamento. Non è forse vero poi che nella documentazione fornita dalla Forgialluminio al Comune di Fonzaso è indicato che si spanderanno nell'aria polveri derivanti dalla sabbiatura e smerigliatura dell'alluminio, saranno emessi nell'atmosfera fumi e nebbie oleose, vapori acidi e basici? Si parla poi di emissioni acquose derivanti da alcune lavorazioni e che questi residui saranno poi trattati con un impianto di depurazione. Ma non è specificato dove confluiranno al termine del processo. Non è forse vero che verranno sacrificati oltre 27000 metri quadrati di nostro territorio per occupare 15 operai? Intendiamo comunque ribadire che noi non vogliamo sterili contrapposizioni, ma chiarezza, notizie, delucidazioni e verità (che finora non abbiamo avuto) su di una vicenda che ci tocca molto da vicino. Desideriamo che tutti i fonzasini sappiano e che se si decide di percorrere questa via (per noi sbagliatissima) dell'insediamento, ciò avvenga nel totale rispetto delle leggi a tutela del nostro ambiente e della nostra salute. Ci impegneremo e vigileremo al massimo per conseguire questo nostro obiettivo e garantiamo che non abbiamo nessuna ambizione né mira politica (come è stato malignamente insinuato) ma solo un grande amore per il nostro paese e il nostro territorio. Ringraziamo tutti coloro che ci hanno espresso la loro solidarietà, richiesto e fornito preziose notizie e ricordiamo, per l'ennesima volta il nostro recapito: ariaprotetta@tiscali.it. Gruppo AriaProtetta |
lunedì 26 marzo 2007
da gazzettino 9\03\07
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