lunedì 26 marzo 2007

da gazzettino 4\03\07

Domenica, 4 Marzo 2007


FONZASO
Una strategia industriale che mette a rischio il nostro territorio

Gentile redazione, vi scrivo questa lettera per ringraziarvi sentitamente del risalto che avete dato al volantino che abbiamo distribuito a Fonzaso, riguardante la nostra preoccupazione per l'insediamento in zona industriale di una industria insalubre di prima classe.

Noi siamo un gruppo di cittadini sia di Fonzaso che di altri comuni limitrofi molto preoccupati per la decisione di concedere oltre 27ooo mq di terreno alla Forgialluminio per consentire la realizzazione di uno stabilimento che (a detta della stessa ditta) emetterà nell'aria polveri, nubi oleose e vapori acidi e basici.

Riteniamo pertanto che sia doveroso chiedere innanzitutto chiarezza ma anche il ripensamento di una strategia industriale che mette a repentaglio sia il nostro territorio che la nostra salute (e creera' solo 15posti di lavoro).

È nostra viva intenzione costituire quanto prima un comitato di cittadini che si impegnerà a conseguire detti obiettivi.

Un "mettersi assieme" che è anche occasione di condivisione di conoscenze, di comprensione di normative e un toccare con mano come viene spesso gestito il nostro territorio e le nostre risorse.

Già da un po' di tempo stiamo acquisendo materiale su questa vicenda, sentendo pareri e punti di vista, abbiam buoni contatti con altri comitati che in zone a noi vicine stanno portando avanti battaglie contro industrie insalubri (es il presidio San Pietro di Tezze sul brenta) e con "gli amici di Beppe Grillo".

Sappiamo che, per noi fonzasini e feltrini è molto difficile vincere la innata riluttanza a esporsi, a intraprendere iniziative di rivendicazione e mettersi in gioco ma crediamo anche che questa volta la posta sia molto alta, ne va della nostra salute e di quella dei nostri figli, della qualità della nostra vita e di quella della nostra terra.

Da parte nostra c'è il massimo impegno e determinazione e stiamo già preparando un foglietto che riassume i termini della questione e che diffonderemo in modo capillare ovunque. Speriamo che siano molti i nostri concittadini che aderiscano a questo nostro cammino di condivisione, di consapevolezza, di richiesta di chiarezza e ripensamento.

Vi ringraziamo sentitamente e cogliamo l'occasione per ribadire le nostre coordinate (ariaprotetta@tiscali.it ideelibere@libero.it e a breve disporremmo anche di un numero di telefono per fortune indicazioni e informazioni su questa questione).

Il gruppo

Aria protetta

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