mercoledì 7 settembre 2011

A QUANTO PARE NON E' VERO CHE NON SI PUO' FARE NULLA....

da un articolo del corriere delle Alpi

Sovramonte: Faller la spunta, il ripetitore trasloca


SOVRAMONTE. Non sorgerà alcuna antenna sopra Faller. I ripetitori della Vodafone che secondo il progetto originale dovevano essere posti sopra il paese saranno invece installati da un'altra parte. Dopo la protesta firmata dagli abitanti lo scorso marzo, il comune aveva aperto la trattativa con la compagnia di telefonia cellulare. L'istanza degli amministratori comunali era quella di poter ottenere lo spostamento dell'antenna. Ma l'amministrazione, oltre ad aver avviato un dialogo informale con il gestore, ha voluto anche incontrare a Venezia i rappresentanti di Vodafone, un avvocato e due ingegneri che seguono il progetto nel territorio di Sovramonte, per trovare un accordo.

Una riunione, quella veneziana, che il sindaco di Sovramonte Federico Dalla Torre ha giudicato «costruttiva». Infatti, la settimana successiva all'incontro, gli addetti ai lavori hanno fatto un sopralluogo nella zona del Col Ruaio (nelle vicinanze di Col Falcon) e valutato la possibilità di installare l'antenna in quel bosco. Il nuovo progetto della Vodafone è depositato in comune. Prima di qualsiasi dichiarazione ufficiale, Dalla Torre ha premesso che «il luogo è sotto vincolo ambientale», perciò prima di dire che il caso è risolto bisognerà attendere la decisione degli organi competenti regionali. Il nuovo progetto prevede l'installazione di una nuova antenna di color verde, quindi anche visivamente meno impattante, lontano dal centro abitato. Con la nuova antenna la compagnia di telecomunicazioni sarebbe in grado di raggiungere non solo Faller, ma anche Salzen e Aune, allargando l'offerta dei propri servizi a un bacino di clienti più ampio. D'altro canto, gli abitanti di Faller non sarebbero costretti a convivere ogni giorno con un'antenna sopra le loro teste. Il ripetitore, nelle intenzioni originarie del gestore di telefonia, avrebbe infatti avuto un'altezza di quaranta metri.

Ma come avevano evidenziato i cittadini di Faller che si sono opposti in maniera quasi unanime al progetto tramite una petizione, il paese per le sue particolari caratteristiche ambientali è vincolato dalla normativa europea 2ps ed è stato adottato da Legambiente. Fra le motivazioni del dissenso c'era anche il fatto che a Faller è decollata l'iniziativa dell'albergo diffuso con l'appeal gastronomico delle mele biologiche. Cosa che male si sarebbe sposata con il rischio delle onde elettromagnetiche.

giovedì 1 settembre 2011

UNA RIUSCITISSIMA INIZIATIVA DEL GRUPPO COLTIVARE CONDIVIDENDO

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“Un grazie di cuore a tutte e tutti coloro che hanno contribuito a rendere davvero molto bella, viva intensa la bioFESTA organizzata domenica scorsa in Valle di Seren”


E’ questo ciò che ci sentiamo di dire alle centinaia di persona che hanno partecipato e costruito con noi il riuscitissimo evento.

In molto sono partiti a piedi, sotto l’occhio vigile delle guide del Marzarol, dalla Piazza di Seren e dopo aver sorseggiato l’”acqua delle salute” hanno ascoltato Erminio Fent che raccontava loro di erbe, fiori e piante spontanee. Arrivate all’agriturismo “l’ albero degli alberi” hanno letteralmente divorato una serie di piatti fatti con prodotti locali e biologici

Il pomeriggio è stato allietato da musiche, balli, da un percorso guidato dal botanico Anselmo Vago e da una mostra mercato di prodotti locali.

Molto apprezzato l’erbario e la mostra sulla piante spontanee della Val Cortela di E. Fent

Ottimo riscontro anche per la mostra delle sementi antiche e per l’iniziativa “museo Diffuso” Alcuni degli aderenti al progetto ci hanno già restituito il doppio delle sementi avuto la scorsa primavera a Fonzaso Dopo averle coltivare senza l’uso di chimica di sintesi ed evitando ibridazioni. Sementi che noi ridistribuiremo nei prossimi appuntamenti autunnali stimolando così l’auto produzione con sementi antiche e locali. Evitando così l’ estinzione di queste nostre varietà e consentendo la coltivazione di varietà resistenti e adattate al nostro clima

La vera attrazione della giornata è stato pero’ il banchetto dei ragazzi della Skasera che hanno esposto sia le produzioni del loro “orto comune” che il reportage fotografico delle lavorazioni effettuate E’ bello vedere ragazzi tanto giovani che coltivano assieme e con i frutti della terra auto finanzieranno cineforum, readind di poesie e momenti di riflessione e dialogo

Giornate come queste ci danno forza e consolidano la consapevolezza che le nostre proposte per l’agricoltura, il territorio, l’ambiente.. per questa nostra Terra sono fondate

Da sempre crediamo e costruiamo momenti, iniziative, percorsi basati su un agricoltura senza chimica di sintesi, sulla biodiversità (nostro immenso patrimonio), su un legame stretto tra ruralità e turismo sostenibile .. sulle relazioni.

Anche domenica si è parlato spesso di “agricoltura relazionale”, un agricoltura che va oltre i bollini e la burocrazia e si basa su dialogo e conoscenza diretta, reciproca.. sul controllo reciproco e la condivisione anche di conoscenze, saperi e pratiche

Un agricoltura che, come ricordato anche durante il convegno finale, è elemento centrale sia per quale che riguarda l’alimentazione, la salubrità ma anche per la tutela del paesaggio e del territorio Non ci stancheremo mai di ricordare i danni provocati (alla salute e al territorio) dall’agricoltura intensiva (modello Val di Non o prosecco), dagli OGM e dagli sbancamenti per realizzare vigneti e meleti intensivi

Giornate come quelle di domenica ci ricordano che è possibile portare persona (da tutto il triveneto) a visitare il nostro territorio unendo unicità del paesaggio, tipicità dei cibi e competenze diffuse (il botanico, l’ erborista, la guida, il musicista ecc..) a impatto zero e a costo zero per la comunità. E ciò anche grazie a internet, alla rete di relazioni costruita in questi mesi e al gran lavoro svolto da molti G.A.S.

Un agire molto diretto, pratico dal basso che sta dando ottimi frutti che si è intrecciato con riflessioni molto puntuali e dettagliate proposte da Luigi casanova (CIPRA) e V. Bonan che ci hanno fatto capire come è importante agire su più livelli e modalità per difendere e consentire a questa nostra Terra di esprimere appieno le sue tipicità e potenzialità, che son tutt’altra cosa da quelle immaginate da speculatori e devastatori che purtroppo la minacciano (ma ai quali mai ci arrenderemo)

IL BELLISISMO VOLANTINO DISTRIBUITO ALLA "bioFESTA" DAI RAGGAZZI/E DELLA SKASERA...