RIPORTIAMO ALCUNI ARTICOLI DEL CORRIERE DELLE ALPI CHE CI RACCONTANO DI UNA GRICOLTURA RISPETTOSA DI AMBIENTE, TERRITORIO, SALUTE, PAESAGGIO, BIODIVERSITA'.. BASATA SU RELAZIONI E PROGETTI DAL BASSO.. CHE CI PIACE DAVVERO MOLTO...
Per le aziende locali ottimi risultati
All'interno di un settore partito diversi anni fa con il passaparola e che ora ha spiccato il volo, le aziende bio raccolgono le prenotazioni dei consumatori ancora prima della stagione della semina...
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All'interno di un settore partito diversi anni fa con il passaparola e che ora ha spiccato il volo, le aziende bio raccolgono le prenotazioni dei consumatori ancora prima della stagione della semina e in base alle richieste dei clienti fedelissimi sanno già cosa piantare e in quali quantità. Ormai è un sistema consolidato e che funziona sia grazie all'intermediazione dei Gas (i gruppi di acquisto solidale, ormai diffusi anche in provincia) sia tramite il contatto diretto tra agricoltore e cliente. Chi da sempre porta avanti i progetti dedicati a biologico e filiera corta sostenibile è il gruppo Coltivare condividendo, che conferma come l'agricoltura incentrata sulla biodiversità stia dando «ottimi risultati in termini di occupazione (nascono piccole aziende), reddito e tutela ambientale». E le previsioni sono rosee, almeno in questo settore, perché cresce la consapevolezza di chi acquista e aumenta anche la richiesta di prodotti sicuri e dei quali si conosce la provenienza.
“Chi semina raccoglie” fa il pieno
Biodiversità e biologico spopolano a Fonzaso, l’agricoltura sostenibile fa proseliti
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FONZASO. Quasi mille persone hanno partecipato alla manifestazione “Chi semina raccoglie” di domenica, giornata dedicata alla biodiversità, al biologico e alla sostenibilità ambientale organizzata dal gruppo Coltivare condividendo. I banchetti che hanno colorato il piazzale dei padri canossiani sono stati preso d'assalto dai visitatori e in centinaia hanno camminato da Fonzaso fino all'eremo di San Micel e alla chiesetta di Santa Giustina nelle escursioni accompagnate dal riconoscimento di erbe spontanee e da riflessioni sul paesaggio. Molto intenso si è rivelato poi lo scambio di sementi antiche, che ha visto prendere il via il nuovo progetto di selezione partecipata. Dopo aver raccolto, censito e moltiplicato oltre trenta tipologie di fagioli, una decina di mais e molte altre di cereali, leguminose e orticole, ora il gruppo lancia un'ulteriore sfida con l'aiuto di esperti che hanno predisposto un iter da seguire per chiunque vorrà diventare il custode di una varietà antica
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