TROPPE SPESSO DIETRO A TALI MOVIMENTAZIONI. COME DEL RESTO A BONIFICHE AGRARIE E OPERE CHE COMPORTANO GROSSI SPOSTAMENTI (A VOLTE INSPIEGABILI) DI TERRA O INERTI.. VI E' UN VERO E PROPRIO SMALTIMENTO DI SOSTANZA TOSSICHE E PERICOLOSE !!!!!!!!!!! (che provocano sospetti arricchimenti immediati... )
COME DEL RESTO E' VITALE VIGILARE SULLO SMALTIMENTO DI SCARTI INDUSTRIALI
TEMIAMO CHE LA PAVENTATA DEREGOLAMENTAZIONE CON LO SMANTELLAMENTO O IL RIDIMENSIONAMENTO DI ENTI/ORGANI DI CONTROLLO.. LA POCA COMPETENZA (e a volte solerzia) DEGLI ENTI LOCALI.. L'INGORDIGIA SENZA SCRUPOLI DI CERTI IMPRENDITORI...
CAUSI NON SOLO UNA DEVASTAZIONE IRRIMEDIABILE DEL NOSTRO TERRITORIO..PAESAGGIO..AMBIENTE..MA METTA A REPENTAGLIO ANCHE LA SALUTE DI NOI TUTTI
..COME AL SOLITO ..L'INTERESSE DI POCHI A SCAPITO DI TUTTI!!!!
..E' VITALE VIGILARE !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
ECCO UN CASO CLAMOROSO... MOVIMENTO TERRA + SMALTIMENTO SCARTI DI FONDERIA !!!!!!!
Quell'autostrada è una discarica
per leggere l'articolo cliccare qui
di Paolo Tessadri
Il sospetto che quel materiale non fosse proprio innocuo era sorto quando il cane del signor Giuseppe, nel giugno scorso, si è fermato a bere in uno dei numerosi canali scavati accanto all'infrastruttura in costruzione. Il cane è morto quasi all'istante, ucciso per una sospetta perforazione dell'intestino. Una fine, scrivono gli esperti, "dovuta all'elevato livello di acidità dell'acqua dei canali, a causa della contaminazione per colpa dei rifiuti di acciaieria".
Gli scarti di fonderia sono infatti molto nocivi: contengono dosi di metallo pesante che si disperdono nei terreni e nella falda acquifera, entrando nella catena alimentare. E ce ne sono centinaia di tonnellate sepolte un metro sotto la superficie autostradale che scorre tra le coltivazioni di un Veneto ancora agricolo. Scorie che potrebbero essere state seminate lungo molti dei 54,3 chilometri della Valdastico Sud, l'arteria che collegherà le province di Vicenza e di Rovigo: un'opera da oltre un miliardo di euro.
L'inaugurazione del primo tratto è prevista per maggio, ma al momento i lavori sembrano fermi. Mentre stanno partendo le indagini della magistratura.
Che i cantieri delle grandi opere stradali vengano sfruttati come discariche è un sospetto che circola da anni: le corsie di asfalto sono tombe che nessuno scoperchierà. I primi a intuirne le potenzialità sarebbero stati i soliti camorristi casalesi, padroni per anni del mercato dei rifiuti: nei terrapieni si può infilare ogni genere di detrito, lecito o meno. Voci e supposizioni che non avevano mai ricevuto riscontri. Ma adesso per la prima volta le foto di un appassionato di archeologia, Marco Noserini, sembrano dare corpo alle peggiori ipotesi: pozze tinte di giallo dal cromo e scarti di acciaieria sparsi nei campi dove germogliano filari di mais. Le foto sono state scattate nel tratto della Valdastico Sud tra Torri di Quarterolo e di Pojana Maggione nel Vicentino. Dove Maria Chiara Rodeghiero di Medicina Democratica e l'avvocato Edoardo Bortolotto hanno riscontrato una situazione drammatica: "Di notte arrivano anche trenta camion e scaricano ondate di materiale". Poi di giorno le ruspe lo spianano, preparando la massicciata e disperdendo le sostanze nel terreno.
Ma melle intercettazioni si parlava dei cantieri della Bre.Be.Mi, l'autostrada che collegherà Brescia e Milano senza passare per Bergamo. I pm bresciani, Carla Canaia e Silvia Bonardi, hanno messo sotto sequestro due cantieri per la costruzione del raccordo anulare della Bre.Be.Mi. a Cassano d'Adda (Milano) e Fara Olivana con Sola (Bergamo) perché sotto le carreggiate sarebbero stati accumulati scarti di fonderia. E anche in questo caso viene ipotizzato un ruolo del gruppo Locatelli.
Ma da dove provengono quei camion stracolmi di scorie fotografati nel Vicentino? Quasi tutti sono targati Crotone e Napoli, alcuni hanno le insegne di una ditta trevigiana che è stata coinvolta in traffici di rifiuti ma - recita la denuncia - "seguendo il percorso di un camion, si scopre che la maggior parte proviene da una grossa acciaieria alle porte di Vicenza, la Beltrame spa", una delle più grandi d'Italia. Si sospetta anche che alcuni arrivino direttamente dalla Campania, forse da un vecchio stabilimento chimico. Il via vai di mezzi si lascia alle spalle una coda scura come una colata lavica. E quando piove, l'acqua nerastra cola dai detriti nei campi e nei canali di irrigazione. Le imprese di costruzioni cercano di correre ai ripari e stendono una coperta di tessuto sintetico, ma la posano sopra le scorie e non sotto: una misura più utile a nascondere che a contenere il percolato.
Noserini ha fatto analizzare i detriti. Il laboratorio ha confermato che si tratta di scarti di fonderia: "Contengono metalli pesanti e sostanze chimiche (nitrati, floruri, solfati, cloruri, bario, berillo, amianto, piombo, nichel) in notevole concentrazione", si legge nella denuncia presentata da Medicina Democratica, dall'Associazione italiani esposti amianto e da Marco Noserini. Si sono rivolti prima ai magistrati bresciani, sottolineando i legami con lo scandalo della Bre.be.mi. Ma la procura lombarda ha passato il fascicolo alla Direzione distrettuale antimafia di Venezia dove il pm Rita Ugolini vuole capire chi ha gestito il traffico di camion e ricostruire l'esatta provenienza di tutti i rifiuti. Con il sospetto che quei cantieri nascondano la Gomorra del Nord-Est.
dalla Tribuna di Treviso del 5 gennaio 2012Valdastico, rifiuti tossici nei campi del Vicentino
Inchiesta de «L’Espresso»: sotto il cantiere della nuova autostrada sono sepolti rifiuti tossici delle fonderie
VICENZA. Rifiuti tossici delle fonderie sepolti sotto il cantiere della nuova autostrada Valdastico sud, sui quali indaga la Procura antimafia di Venezia. Lo scrive l'Espresso in un servizio pubblicato nel numero in uscita domani.
L'ombra del sospetto sui rischi per la salute delle scorie che sarebbero state seminate lungo molti dei 54,3 chilometri dell'arteria che collegherà le province di Vicenza e Rovigo - un'opera da oltre 1 mld di euro, il cui primo tratto sarà inaugurato a maggio - è venuta quando il cane di un abitante, che si era fermato a bere in uno dei canali accanto all'infrastruttura in costruzione, è morto quasi all'istante per una sospetta perforazione dell'intestino. Le ruspe che hanno spianato scarti di lavorazione industriale, soprattutto acciaierie, in mezzo alle coltivazioni di granoturco avrebbero riversato del cromo nei canali di irrigazione, facendolo entrare nella catena alimentare.
Secondo il settimanale, si parla di centinaia di tonnellate di scorie sepolte un metro sotto la superficie autostradale. Le foto di un appassionato di archeologia, Marco Noserini, documentano la presenza di pozze tinte di giallo dal cromo e scarti di acciaieria sparsi nei campo tra Torri di Quartesolo e Pojana Maggiore, nel vicentino. Mentre di notte ''anche trenta camion scaricano ondate di materiale'', come denuncia Medicina Democratica, di giorno le ruspe lo spianano, preparando la massicciata e disperdendo sostante nel terreno.
Per l'Espresso, le immagini mostrano i mezzi delle imprese del Gruppo Locatelli (al centro di un'inchiesta per corruzione che ha fatto finire in cella il vice presidente della Regione Lombardia) e della Serenissima Costruzione, che fa capo alla società con capitali pubblici che possiede la concessione dell'Autostrada Brescia-Padova. Quasi tutti i camion, con targhe del sud, hanno le insegne di una ditta trevigiana coinvolta in un traffico di rifiuti e provengono, secondo la denuncia presentata in Procura, dalla Beltrame, una grossa acciaieria alle porte di Vicenza.
Nessun commento:
Posta un commento