Ci sono i buoni e i cattivi. Sempre.
Ci sono comitati e comitati, come c’è (ci dovrebbe essere) politica e politica.
Ci sono quelli che ritengono che spostare rifiuti bruciati di 50 metri e chiamarla bonifica sia una pagliacciata e chi ritiene che sia sensato. Ci sono quelli che sono tranquilli perché tutto è a norma e chi ritiene che le norme siano illegittime e contrarie all’essenza del diritto. Ci sono quelli che da tre anni stanno lanciando l’allarme e quelli che definiscono “allarmisti” chi lancia l’allarme. C’è chi si espone e chi si fa pubblicità.
Allora andiamo oltre e chiariamo meglio queste differenze.
Ci sono quelli che stanno sacrificando tempo e salute in una vana opposizione ad un sistema che nasconde veleni e pianta tumori e poi ci sono quelli che stanno investendo il loro tempo in un progetto di crescita politica ed economica personale.
Ci sono quelli che non ritengono quantificabile la salute e la vita di un territorio e quelli che stanno cercando di sedersi al banchetto delle compensazioni.
Ci sono quelli che perdono sonno e soldi per mettere insieme uomini e mezzi e poi ci sono mezzi uomini .
Ci sono i buoni e i cattivi. Sempre.
Ci sono comitati e comitati, come c’è (dovrebbe esserci) politica e politica.
Come distinguere i buoni dai cattivi? I buoni, quando perdono, piangono, perché hanno sempre da perdere qualcosa, quello in cui credono, quello che hanno a cuore, quello per cui si battono.
I cattivi, invece, non perdono mai.
sabato 12 marzo 2011
riceviamo e pubblichiamo.. UNO SCRITTO CHE FA RIFLETTERE...
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